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Comunicati Legambiente



24 Settembre 2000 

CITTA' CHIUSE AL TRAFFICO: BISOGNA FARE SUL SERIO... 

    "Caro Bordon, "Città senza la mia auto" è una bella iniziativa,
peraltro di respiro europeo; un momento importante per coinvolgere i
cittadini in una giornata di mobilità migliore. Proprio per questo non
meritava di essere celebrata con scarso impegno e misure di facciata, come
purtroppo accaduto in molte grandi città italiane" Con queste parole
comincia la lettera aperta che oggi Legambiente indirizza all'attenzione
del ministro dell'Ambiente Willer Bordon. Oggetto dell'intervento
dell'associazione ambientalista la cattiva riuscita della giornata
senz'auto di venerdì 22 settembre. Secondo Legambiente il volto di molte
grandi città italiane il 22 settembre sarebbe stato simile, se non
addirittura peggiore, a quello di molti altri ordinari giorni feriali di
cattiva mobilità: traffico, smog e rumore. Troppo piccole le aree chiuse al
traffico, scarsi i controlli, limitati gli orari di divieto di accesso,
pochi i mezzi pubblici che avrebbero dovuto garantire ai cittadini
un'alternativa all'auto privata. "Giornate come quella di venerdì - si
legge nella nota di Legambiente - non dovrebbero essere prese alla leggera;
il fatto che i cittadini percepiscano con un senso quasi festoso la
chiusura alle auto dei centri storici non vuol dire che le misure di
riduzione del traffico privato siano provvedimenti folkloristici o
scarsamente significativi. Anzi, proprio i cittadini si sono espressi negli
ultimi sondaggi con grande favore verso iniziative analoghe a quella di
venerdì scorso, come le Domeniche senz'auto promosse dall'ex ministro
Ronchi e proprio da lei proseguite con successo: sono 4 su 5 gli italiani
che preferiscono respirare un'aria migliore e lasciarsi alle spalle il caos
del traffico urbano. L'attuazione che molte città italiane hanno dato del
blocco del traffico non è quindi solo una presa in giro, una soluzione di
facciata per amministrazioni che vorrebbero presentarsi attente ai temi
dell'ambiente mentre continuano di fatto a non garantire ai cittadini un
vero diritto alla salute; è soprattutto un episodio che va in
controtendenza con quanto i cittadini chiedono in maniera sempre più
inequivocabile. Per questo, caro Ministro, le chiediamo che atteggiamenti
di maniera nella lotta al traffico, fatti tutti di parole ma di scarsa
incisività come quelli di venerdì scorso, non abbiano a ripetersi domenica
1 ottobre, con la prima chiusura domenicale al traffico di questa nuova
stagione. Le adesioni dei comuni ad iniziative come queste crescono
costantemente. Ma bisogna vigilare, bisogna garantire che non vi sia
opportunismo ed interesse politico dietro gli impegni delle
amministrazioni, e che si dia ai cittadini una prima risposta ai problemi
dello smog e della qualità ambientale urbana. Per questo compito
Legambiente conta anche sul suo impegno."  
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OGGI L'ITALIA E' UN PO' PIU' PULITA 

    Roma e Cutrofiano, Palermo e Riomaggiore, Bolzano e Corleone, da domani
saranno un po' più pulite. E insieme a loro anche altri 1500 comuni sparsi
in tutta la Penisola dove si è svolta la settima edizione di Puliamo il
Mondo di Legambiente. Un edizione che ha battuto tutti i record di adesione
registrati gli scorsi anni e dove più di 3.600 aree sono state ripulite da
centinaia di migliaia di cittadini. Piazze, strade, giardini, parchi,
sponde di fiumi e perfino fondali marini sono stati liberati dal degrado e
restituiti alla collettività grazie ad una mobilitazione che ha visto la
partecipazione di tantissimi gruppi, comitati di quartiere, scout, di
intere famiglie, singoli cittadini, pescatori, e di tantissimi altri ancora
che hanno risposto all'invito di Legambiente per migliorare, in prima
persona, la qualità del nostro Paese.. "Un'analisi affrettata della realtà
italiana - ha commentato Ermete Realacci, presidente nazionale di
Legambiente - porterebbe a concludere che il nostro Paese stia
attraversando una fase di sostanziale depressione dell'organizzazione e del
protagonismo sociali. Questa considerazione, fondata se si limita lo
sguardo ai luoghi e agli strumenti tradizionali della partecipazione - i
partiti, i movimenti sociali - viene però smentita dalla grande fioritura
di esperienze e forme di organizzazione che nella società civile,
nell'economia, nella scuola, propongono risposte nuove, avanzate ai
problemi in campo. Sempre più spesso queste espressioni di vitalità sociale
portano un forte segno ambientalista, anche per lo sforzo costante di
Legambiente rivolto ad incrociare la propria azione con quella di gruppi e
movimenti che nascono per rispondere a bisogni concreti della nostra
società. E una delle conferme della forza di questo movimento è data da
Puliamo il Mondo e dalle centinaia di migliaia di volontari che rendono
questa la più importante giornata di volontariato ambientalista. Questa
stessa forza deve darci adesso la volontà di puntare tutta la nostra
attenzione sui grandi nodi ambientali del Paese: l'abusivismo che
impoverisce e saccheggia il nostro paesaggio; l'aggressione al territorio,
con un un conseguente dissesto idrogeologico oramai allarmante; le
ecomafie, le criminalità organizzate che si arricchiscono attraverso la
devastazione delle risorse ambientali; ed il traffico e lo smog, che nelle
nostre città sono divenuti assolutamente insostenibili. Su queste emergenze
bisogna agire subito e con grande decisione." A sottolineare l'importanza
di questa edizione di Puliamo il Mondo è arrivato, nei giorni scorsi il
telegramma del Presidente della Repubblica Carlo Azelio Ciampi, in cui
sottolinea l'importanza del volontariato ambientalista. "L'iniziativa di
Legambiente - questo un brano tratto dal testo del telegramma - rappresenta
un'occasione importante per riflettere sul ruolo che l'ambientalismo può
svolgere, all'inizio del terzo millennio, per orientare le scelte dei
governi e della società civile. Il nuovo ambientalismo "umanista" di cui il
movimento di Legambiente si è fatto interprete rappresenta una delle
risposte più convincenti per progettare una "modernità dal volto umano.
L'entusiasmo e il forte impegno civile che animano il vasto mondo del
volontariato rappresentano elementi indispensabili per diffondere la
consapevolezza che è necessario adottare politiche di sviluppo
ecocompatibili, ma anche lavorare per la riscoperta e la tutela della
nostra storia e del suo insostituibile patrimonio culturale." Parole,
queste del presidente, che testimoniano ancora una volta come la Presidenza
della Reppublica sia oggi l'istituzione italiana più attenta e vicina alla
sensibilità dell'ambientalismo ed agli impegni del volontariato. Le
iniziative, come dicevamo si sono svolte lungo tutto lo Stivale. La
classifica delle regioni con il maggior numero di adesioni è guidata dalla
Lombardia con il 22,4% di comuni iscritti, seguono la Toscana con il 12% e
la Campania con il 9,3%. Fanalino di coda il Trentino Alto Adige con lo
0,3% di adesioni. Il comune che ha registrato in percentuale il maggior
numero di adesioni è Allai, in provincia di Oristano, dove ben 88 cittadini
sui 440 dell'intera popolazione si sono rimboccati le maniche e messi al
lavoro con Legambiente. Da segnalare una straordinaria partecipazione di
bambini, che sia con le scuole che con le famiglie si sono resi
protagonisti delle operazioni di pulizia in molte città italiane. Altra
significativa presenza dell'edizione di quest'anno di Puliamo il Mondo è
stata quella degli immigrati, che coordinati dall'Arci e da altre
associazioni di rappresentanze straniere, hanno dato il loro contributo al
recupero di zone degradate. Ovunque ci sono state iniziative particolari: a
Roma, ai Fori Imperiali, set delle due dirette televisive della Rai,
insieme ad Ermete Realacci, e al Sindaco di Roma Francesco Rutelli, hanno
partecipato alla giornata anche più di 100 ambasciatori in rappresentanza
delle nazioni in cui, durante il week-end, si svolto in contemporanea
l'internazionale Clean up the World. I diplomatici hanno dato vita ad una
singolare "Olimpiade della spazzatura", con tanto di podio e medaglie per
chi ha raccolto più rifiuti. Insieme a loro anche molti personaggi del
mondo dello spettacolo, della politica e della cultura. Prezioso il
contributo dato alla giornta dall'AMA, l'azienda della nettezza urbana, che
ha messo ha disposizione mezzi e uomini e da Corepla, il consorzio
nazionale per il riciclo della plastica che ha portato a via dei Fori
Imperiali dei bidoni per la raccolta delle bottiglie di plastica. A Milano,
festa per tutti con l'animazione degli artisti di strada (circensi,
cantastorie, musicisti e burattini) al parco Trotter, dove insieme alle
operazioni di pulizia è stato organizzato un raduno di monopattini con la
premiazione di quello più vecchio. Insieme ai rappresentanti di Legambiente
è intervenuto Roberto Formigoni ed esponenti del mondo dello spettacolo. Un
edizione speciale di Puliamo il Mondo si è svolta anche a Soverato, dove
insieme ai volontari di Legambiente, è intervenuto anche il Ministro
dell'Ambiente Willer Bordon. "Puliamo il Mondo - ha dichiarato il ministro
durante la diretta della manifestazione - è una grande iniziativa, perché è
una giornata nazionale di volontariato; per giunta si tratta di
volontariato ambientale, ed oggi tutelare l'ambiente, pulirlo e
valorizzarlo è sempre più importante. È una giornata bellissima questa; e
qui a Soverato, dove pure i problemi sono molti, ha un senso ancor più
positivo, perche comunica la Soverato che ci piace, quella che reagisce con
la solidarietà e la voglia di fare" A Cagliari la giornata si è svolta
nelle antiche saline della città. A Torino i punti di ritrovo principali
sono stati in piazza S.Carlo (chiusa al traffico) e piazza Carlo Alberto.
Inoltre, le numerose associazioni extracomunitarie presenti in città hanno
partecipato alla pulizia delle sponde della Dora, di piazza Borgo Dora e
dei giardini adiacenti. Anche a Genova i volontari si sono impegnati nel
ripristino di un sentiero che attraversa una pineta posta sulle alture di
Genova Pegli. A La Spezia i volontari, in collaborazione con il gruppo sub
AEQUA, scandaglieranno il fondo marino della baia di Ca di Mare alla
ricerca di rifiuti. A Perugia l'appuntamento è stato lungo le spone del
Tevere, colpito da siccità cronica e moria di pesci. Con le scuole e il
patrocinio del comune si ripuliranno gli argini, obiettivo è quello di
attirare l'attenzione dei cittadini sul neonato parco fluviale del Tevere,
non ancora operativo. A Firenze, oltre alla pulizia delle strade cittadine,
si è scelto di concentrare l'opera dei volontari sulle rive dei torrenti. A
Napoli, nella zona di Porta Capuana, è stato allestito uno sportello per
gli immigrati e sono stati ripuliti i fossati e i giardini vicini alle mura
storiche. Alla fine delle operazioni di pulizia si è svolta una partita di
calcio fra gli immigrati e i ragazzi del quartiere. A Nisida l'iniziativa
si è rivolta al recupero dei minori a rischio e dell' area penale esterna.
I ragazzi sono stati impegnati sul campo nel ripristino della
sentieristica, attraverso la valorizzazione delle risorse naturali
esistenti. A Catania sforzi ambientalisti concentrati all'interno del parco
regionale dell'Etnea. Sempre in Sicilia, numerose iniziative - a Corleone,
Monreale, Piana degli Albanesi, S Giuseppe Jato, San Cipirrello - si sono
svolte in collaborazione con l'associazione Libera, per restituire a
pubblica fruibilità molte aree confiscate alla mafia. Poderoso il
contributo del mondo dei parchi a questa edizione di Puliamo il mondo. Le
operazioni di pulizia si sono svolte nei comuni di 13 Parchi Nazionali e in
75 aree protette, dalle Dolomiti Bellunesi al Gran Sasso, dalle Cinqueterre
a Punta Campanella, dal Delta del Po all'Etna. Le operazioni di pulizia si
sono trasferite anche sott'acqua. Centinaia di subacquei volontari insieme
ai pescatori della Lega Pesca si sono immersi per riportare in superficie
una quantità di rifiuti impunemente abbandonati sul fondali. Un premio
speciale per i volontari-tifosi di calcio è arrivato dalle squadre
dell'Inter, Milan, Roma, Lazio, Lecce, Brescia, Vicenza, Bologna,
Fiorentina, Verona e Atalanta che hanno regalato un abbonamento per il
prossimo campionato a chi ha raccolto più bottiglie e lattine di plastica.
Dal resto del mondo arrivano notizie dalla Polonia dove oltre alle
operazioni di pulizia sono stati ripiantati 3000 alberi e dove in alcune
zone dove il ricavato della vendita dei rifiuti riciclabili sarà utilizzato
per acquistare cibo per i bambini più poveri. In Francia, Clean-up riscuote
ogni anno un grandissimo successo, grazie anche alla collaborazione con una
grande catena di magazzini che sponsorizza l'iniziativa. A Singapore, le
operazioni di pulizia si sono concentrate sui litorali e lungo i canali
navigabili, così come alle Mauritius dove l'iniziativa ha interessato ben
35 km di costa e 15 km di canali di scarico. In Zimbabwe oltre alle
operazioni di Clean up sono stati lanciati diversi progetti che prevedono
la tutela della vegetazione locale e il rimboschimento di diverse aree. In
Argentina, per coinvolgere anche i più giovani all'iniziativa di Clean up,
sono stati attuati programmi di educazione ambientale diretti alle scuole
elementari e contemporaneamente viene lanciata una gara tra le scuole con
l'obiettivo di motivare gli alunni alla raccolta rifiuti. L'edizione
italiana dell'internazionale 'Clean-up the World' - organizzata
dall'associazione ambientalista con il sostegno della RAI e con il
patrocinio dell'Anci, del ministero dell'Ambiente e della Federazione
Italiana Gioco Calcio - ha avuto insomma molte facce, così come gli
appuntamenti nel mondo. Si stima che 120 paesi - dall'Australia agli Usa,
da Israele al Togo, dalla Francia alle Filippine - abbiano dato vita
contemporaneamente a questa giornata nata a Sidney l'8 gennaio 1989, quando
40.000 volontari ripulirono dai rifiuti la spiaggia vicino al porto.