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R: R: stimate conseguenze del riscaldamento globale



concordo che troppa gente possa creare attriti.
però se ben comprendo, anzi faccio la domanda, perchè meglio essere chiari,
noi andremmo a porre limiti alla crescita degli altri?
non mi sembra molto educato se lo facessimo con i nostri vicini di casa,
magari ci maderebbero anche via in malomodo, perchè loro possono farlo,
perchè noi (come cittadini civili) abbiamo dato loro la possibilità per
farlo
(le leggi valide per noi e per loro).
e allora mi stona un poco andare a sindacare sulla crescita della
popolazione
degli altri, almeno nei toni con cui si sta parlando ora.
Non mi stonerebbe se andassimo la a dare quanto a noi è di più, dicendo
loro:
"crescete voi che siete ancora liberi di farlo, non fate la nostra fine!"

Ciao!
Luca

PS al messaggio iniziale di Danilo avevo scritto (riporto perchè così lo
leggete,
anche se visti gli sviluppi del discorso, è già un po' vecchio):

  (domanda per Danilo)
Detto in termini più comprensibili (è una domanda, la mia): controllare le
nascite?
e se poi ci si sbaglia e ne arriva un altro, di figli (o, semplicemente, ne
voglio un'altro)... come faccio? sento se c'è posto?
Ho paura che la "piena consapevolezza demografica" di cui parli assomigli
alle
pianificazioni delle nascite cinesi...

Il problema non è quanti siamo, ma quanto consumiamo.
è distinguere criticamente quello che è utile (che serve), da quello che non
lo è. Con - spesso - un bel sacrificio e la rinuncia.

rileggo ora l'oggetto "Stimate conseguenze del riscaldamento globale"... e
noi stiamo parlando di popolazione... occorre stare attenti che poi non
salti fuori che respiriamo troppo!

Piuttosto spegnamo i condizionatori, andiamo in bicicletta o in treno appena
ci è possibile.

Grazie avermi letto
Luca