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R: stimate conseguenze del riscaldamento globale



Dai risaputi guai che il nostro modello di sviluppo sta creando
all'equilibrio vitale del nostro pianeta si possono trarre molti
insegnamenti. Non mi pare, tuttavia, che la questione possa essere
correttamente e seriamente affrontata su di un versante nudamente
demografico, come leggo nel commento qui riportato.
Mi pare, anzi, un approccio del tutto fuorviante poiche', in un contesto
economico-sociale in cui una parte esigua della popolazione mondiale si
accaparra l'80% delle ricchezze disponibili, è responsabile diretto delle
devastazioni e dell'inquinamento, ed ogni suo appartenente consuma in media
50 e più volte di quanto sia concesso ad un "dannato della terra", parlare
di "densita' demografica di riferimento" equivale a dire che la
responsabilità di tutto questo e' di chi affolla oltre ogni "limite" il
pianeta, e cioe', ancora una volta, dei dannati della terra anziche' della
parte sprecona e razziatrice della sua popolazione. Parte sprecona e
razziatrice che ha un modello di sviluppo, un "way of life" che difende con
armi piu' catastrofiche che intelligenti, un sistema economico e sociale che
ha un nome ed un cognome (piaccia o no): Capitalismo occidentale.
Mi pare questo il vero, terribile e durissimo, nodo da sciogliere (prima o
poi). Controlli delle nascite violenti ed eteroprogrammati, finalizzati
esclusivamente a perpetuare il sistema di dominio esistente, e magari ad
estenderne i benefici a qualche ben ristretta elite beneficiata di
carcerieri dei dannati della terra, sono un modo sbagliato, ipocrita e
ingiusto di affrontare e di spiegare i drammatici problemi che il nostro
pianeta quotidianamente ci squaderna.
Infine, mi pare di dover rilevare che i "moloch" sono ben altri che quelli
dell'ambientalismo, con tutte le sue oggettive insufficienze.
Saluti.
----- Original Message -----
From: <528390@hyperlinker.com>
To: <pck-ecologia@peacelink.it>
Sent: Friday, July 21, 2000 10:08 AM
Subject: Re: stimate conseguenze del riscaldamento globale


> On 20/7/00 at 11:18 AM AlessandroGimona wrote:
>
> >E' ufficiale: il pianeta si riscaldera' sensibilmente nei prossimi 50-
> >100 anni e gli USA hanno stilato un rapporto che elenca le conseguenze
> >previste per i loro sistemi biologici.
> >Queste sono piuttosto serie.
>
>
> Pare proprio che i nodi stiano venendo al pettine.
>
> Se mi permettete un'opinione, vorrei dire che mi sembra che i fini
perseguiti finora dalle organizzazioni ambientaliste, anche dai moloch
stessi dell'ambientalismo, siano piuttosto limitati di livello e
circoscritti a poche aree di intervento. Mi pare anzi che si stia
continuando a girare intorno al problema ecologico senza avere il coraggio
di affrontarlo apertamente.
>
> Ad esempio, quanti libri sono stati scritti sulla questione demografica?
Ogni associazione annualmente pubblica una marea di reports sull'argomento,
ma alla fine per lo più si perde in mille chiacchiere inconcludenti. E'
stato mai espressamente chiesto di individuare e stabilire un numero di
abitanti oltre il quale non si debba assolutamente salire ed un numero
ottimale cui far riferimento nella condotta della società? Ed è stata mai
condotta una seria campagna in questo senso?
>
> Che io sappia no, ed è proprio per coprire questa necessità che è stato
scritto un appello alle Forze Politiche ed Enti Governativi Provinciali e
Regionali per la determinazione di una densità demografica locale ottimale,
appello che il nostro piccolo laboratorio di ricerca sociale, pur con le sue
esigue forze ma sempre gioiosamente, sta divulgando in questi giorni nei
diversi ambiti: regionale (nell'Abruzzo, dove risiediamo) ma anche in ambito
nazionale e, a partire da questa settimana, anche europeo.
>
> Sarebbe meraviglioso, ora, se i componenti di questa Lista volessero
sottoscriverlo e provvedere di persona a promuoverlo all'interno della
propria sfera di influenza in maniera da accelerare lo stabilirsi di una
piena consapevolezza demografica. Sarebbe meraviglioso perchè una volta che
si fosse riusciti ad oltrepassare lo scoglio demografico (e la
determinazione di una densità di riferimento è la prima manovra per farlo)
si aprirebbe una nuova era per l'ambiente ed il movimento ambientalista
stesso.
>
> L'appello si trova all'indirizzo:
>
> http://www.hyperlinker.com/spg/
>
>
>
> Con viva cordialità,
>
> Danilo D'Antonio
>
>
> ---
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