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R: Missione U'wa



Avete la mia ammirazione e solidarieta'.  Mi piacerebbe avere notizie.
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Sent: Wednesday, June 21, 2000 1:33 AM
Subject: Missione U'wa

Carissimi, siamo Giuseppe De Marzo e Margherita Ciervo e vi vorremmo informare del lavoro che andremo a svolgere in due Paesi dell'America Latina, Ecuador e Colombia, e sulla possibilità di un coinvolgimento di ciascuno di voi. Qui di seguito troverete due piccole sintesi sulle realtà che incontreremo e sul tipo di lavoro che andremo a svolgere.
COLOMBIA.   La Occidental Petroleum Oxy sta cercando di realizzare, nel Nord-Est della Colombia nella foresta delle Ande colombiane, un megaprogetto petrolifero che rischia di distruggere una delle più belle foreste del nostro pianeta e, molto di più, di far sparire il territorio ancestrale della tribù indigena degli U'wa. Le operazioni di scavo provocheranno un immane disastro ecologico e le conseguenze ricadranno anche sui cinquemila indigeni U'wa, che continuano a lottare con mezzi pacifici,  con le parole e con la forza della ragione, per salvaguardare questo territorio che definiscono "il cuore della terra". Gli U'wa abitano queste terre da migliaia di anni e la loro cultura è fondata sull'idea che la terra che li ha nutriti per secoli è sacra e che essi esistono per proteggerla. Gli U'wa sono tanto determinati nella loro opposizione contro il progetto petrolifero che hanno giurato di voler morire in un atto di suicidio collettivo, qualora il progetto dovesse essere portato avanti, convinti che sia meglio darsi alla morte che assistere alla distruzione della loro cultura e della loro terra natia. Ciononostante la compagnia petrolifera e il Governo colombiano proseguono i piani di ricerca. "Non siamo disposti a vendere la nostra Madre Terra, farlo significherebbe rinunciare alla nostra opera di collaborazione con gli spiriti per proteggere il cuore del mondo che sostiene e dà vita al resto dell'universo, sarebbe andare contro le nostre stesse origini e quelle di tutto l'esistente" Dichiarazioni del popolo U'wa, 10 agosto 1998. Per questa causa sono stati sequestrati e brutalmente assissanati tre ecologisti statunitensi.
Saremo in territorio U'wa per diversi giorni nel mese di luglio come inviati della Federazione nazionale dei Verdi e come delegati di altre realtà che hanno in seguito aderito all'appello. Sarebbe auspicabile, se lo ritenete opportuno, portare la solidarietà di più realtà possibili a testimonianza della sensibilità verso la lotta indigena. Quindi, chiunque voglia aderire può inviare una e-mail agli indirizzi sotto riportati.
ECUADOR. Il 21 gennaio è avvenuta in Ecuador la prima insurrezione di ispirazione ecologista e pacifista nella storia moderna dell'America Latina guidata dagli indigeni e dalle fasce della popolazione più povera. Questa terra, come tante altre dell'America Latina, viene sfruttata ormai da decenni dalle multinazionali e dalle ricette del FMI, della BM e dell'OMC. Basti ricordare l'incredibile scelta di politica economica che ha sottoposto l'Ecuador alla dollarizzazione della propria economia. Gli Stati Uniti, l'Europa (con in testa l'Inghilterra) dopo appena tre ore dalla presa del Congresso e della Corte Suprema da parte del popolo ecuadoregno, hanno ritenuto il governo illegittimo e costretto i militari che si erano schierati con il popolo a fare marcia indietro. Il paese versa, oggi, in una crisi politica enorme oltre che tremendamente pericolosa vista l'enorme percentuale di povertà, malnutrizione, analfabetismo e sfuttamento presente.
La CONAIE, che rappresenta la Confedaerazione delle Nazionalità Indigene, conduce su posizioni ecologiste numerose battaglie dal 1986 ed una sua rappresentante, Rosa Alvarado, è stata in Italia invitata da centinaia di associazioni ecologiste, di sinistra, pacifiste, cattoliche, per compiere un viaggio "dell'informazione". A Bari è stato organizzato dal movimento ecologista Greenwich e da Greenpeace Bari un incontro con la stessa Rosa Alvarado. Andremo in Ecuador come osservatori internazionali per incontrare, ascoltare e raccogliere materiale informativo e testimonianze dalle organizzazioni politiche e sociali del posto. Un altro obiettivo è quello di osservare e valutare il ruolo delle multinazionali nello sviluppo socio economico e culturale dell'Ecuador attraverso l'acquisizione di materiale informativo da portare all'attenzione degli organi di stampa europei.
Chiunque voglia ricevere materiale informativo da noi raccolto in Colombia ed in Equador può contattarci via e-mail. Risponderemo al nostro rientro.

Saluti.

Giuseppe  e Margherita.
Fabio Quattrocchi fabioq8@libero.it
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Let's leave our children a living planet
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