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campo OGM clandestino
OGM. Campo clandestino in "casa" di un
ambientalista
Sorpresa negli antichi fondi dei principi Caetani,
all'ombra del castello di Sermoneta, in provincia di Latina. Il padrone
non lo sa, ma nel suo campo sono a dimora barbabietole geneticamente manipolate
per resistere agli antibiotici e ai diserbanti. E "il padrone", in questo caso
il presidente della fondazione Caetani, proprietaria del fondo, e' Arturo Osio,
fondatore del WWF Italia, esponente dei verdi e attuale presidente del parco
nazionale dello Stelvio. Sembra il plot di una commedia all'italiana invece e'
la storia vera che oggi denuncia l'associazione VAS (verdi ambiente e societa')
in un esposto alla procura di Latina, in cui si racconta come l'Agrevo
(attualmente aventis crop science spa) abbia chiesto, si', alla Commissione
interministeriale biotecnologie l'autorizzazione a impiantare due campi
sperimentali nell'azienda agricola Tor tre ponti, e di come questa l'abbia
concessa, ma anche di come i proprietari del fondo fossero all'oscuro che le
"nuove sementi" consistessero in barbabietole geneticamente
modificate.
OGM. Pecoraro: inchiesta su campo clandestino
"La
situazione denunciata dall'associazione Verdi Ambiente e Societa' e' gravissima
ed i primi riscontri confermano notizie gia' note: esistono coltivazioni
illegali". E' quanto riconosce il ministro delle politiche agricole Alfonso
Pecoraro Scanio, che chiede al presidente del consiglio Giuliano Amato "subito
un'inchiesta governativa". "ma occorre anche valutare la necessita' di dimettere
il Comitato interministeriale biotecnologie. Se davvero il comitato fosse
responsabile anche solo di omissioni, spero abbia la sensibilita' di offrire le
propre dimissioni".