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Missione U'wa
Carissimi, siamo Giuseppe De Marzo e Margherita
Ciervo e vi vorremmo informare del lavoro che andremo a svolgere in due Paesi
dell'America Latina, Ecuador e Colombia, e sulla possibilità di un
coinvolgimento di ciascuno di voi. Qui di seguito troverete due piccole sintesi
sulle realtà che incontreremo e sul tipo di lavoro che andremo a
svolgere.
COLOMBIA. La Occidental Petroleum Oxy sta cercando di
realizzare, nel Nord-Est della Colombia nella foresta delle Ande colombiane, un
megaprogetto petrolifero che rischia di distruggere una delle più belle foreste
del nostro pianeta e, molto di più, di far sparire il territorio ancestrale
della tribù indigena degli U'wa. Le operazioni di scavo provocheranno un immane
disastro ecologico e le conseguenze ricadranno anche sui cinquemila indigeni
U'wa, che continuano a lottare con mezzi pacifici, con le parole e con la
forza della ragione, per salvaguardare questo territorio che definiscono "il
cuore della terra". Gli U'wa abitano queste terre da migliaia di anni e la loro
cultura è fondata sull'idea che la terra che li ha nutriti per secoli è sacra e
che essi esistono per proteggerla. Gli U'wa sono tanto determinati nella loro
opposizione contro il progetto petrolifero che hanno giurato di voler morire in
un atto di suicidio collettivo, qualora il progetto dovesse essere portato
avanti, convinti che sia meglio darsi alla morte che assistere alla distruzione
della loro cultura e della loro terra natia. Ciononostante la compagnia
petrolifera e il Governo colombiano proseguono i piani di ricerca. "Non siamo
disposti a vendere la nostra Madre Terra, farlo significherebbe rinunciare alla
nostra opera di collaborazione con gli spiriti per proteggere il cuore del mondo
che sostiene e dà vita al resto dell'universo, sarebbe andare contro le nostre
stesse origini e quelle di tutto l'esistente" Dichiarazioni del popolo U'wa, 10
agosto 1998. Per questa causa sono stati sequestrati e brutalmente assissanati
tre ecologisti statunitensi.
Saremo in territorio U'wa per diversi giorni nel
mese di luglio come inviati della Federazione nazionale dei Verdi e come
delegati di altre realtà che hanno in seguito aderito all'appello. Sarebbe
auspicabile, se lo ritenete opportuno, portare la solidarietà di più realtà
possibili a testimonianza della sensibilità verso la lotta indigena. Quindi,
chiunque voglia aderire può inviare una e-mail agli indirizzi sotto
riportati.
ECUADOR. Il 21 gennaio è avvenuta in Ecuador la prima insurrezione
di ispirazione ecologista e pacifista nella storia moderna dell'America Latina
guidata dagli indigeni e dalle fasce della popolazione più povera. Questa terra,
come tante altre dell'America Latina, viene sfruttata ormai da decenni dalle
multinazionali e dalle ricette del FMI, della BM e dell'OMC. Basti ricordare
l'incredibile scelta di politica economica che ha sottoposto l'Ecuador alla
dollarizzazione della propria economia. Gli Stati Uniti, l'Europa (con in testa
l'Inghilterra) dopo appena tre ore dalla presa del Congresso e della Corte
Suprema da parte del popolo ecuadoregno, hanno ritenuto il governo illegittimo e
costretto i militari che si erano schierati con il popolo a fare marcia
indietro. Il paese versa, oggi, in una crisi politica enorme oltre che
tremendamente pericolosa vista l'enorme percentuale di povertà, malnutrizione,
analfabetismo e sfuttamento presente.
La CONAIE, che rappresenta la
Confedaerazione delle Nazionalità Indigene, conduce su posizioni ecologiste
numerose battaglie dal 1986 ed una sua rappresentante, Rosa Alvarado, è stata in
Italia invitata da centinaia di associazioni ecologiste, di sinistra, pacifiste,
cattoliche, per compiere un viaggio "dell'informazione". A Bari è stato
organizzato dal movimento ecologista Greenwich e da Greenpeace Bari un incontro
con la stessa Rosa Alvarado. Andremo in Ecuador come osservatori internazionali
per incontrare, ascoltare e raccogliere materiale informativo e testimonianze
dalle organizzazioni politiche e sociali del posto. Un altro obiettivo è quello
di osservare e valutare il ruolo delle multinazionali nello sviluppo socio
economico e culturale dell'Ecuador attraverso l'acquisizione di materiale
informativo da portare all'attenzione degli organi di stampa
europei.
Chiunque voglia ricevere materiale informativo da noi raccolto in
Colombia ed in Equador può contattarci via e-mail. Risponderemo al nostro
rientro.
Saluti.
Giuseppe e Margherita.