in merito alla provocazione che riceviamo da
Nonluoghi...
la proposta è in effetti un poco utopistica. sono
convinto però che alcune scelte si possano fare anche nel quotidiano senza
compromettere più di tanto i rapporti con il lavoro.
* Scegliere mezzi alternativi quando realmente
l'auto è un capriccio
* limitare i propri consumi: non in modo acritico o
radicale, ma anche dandosi degli obiettivi raggiungibili e realizzabili (che
peraltro danno coraggio e il cui successo spinge verso nuovi
impegni)
Sosentere e promuovere un movimento di massa,
credo, troverà molte persone subito entusiaste per la novità (e bontà
ovviamente) dell'idea, ma poche di esse saranno veramente motivate, e saranno in
grado di continuare anche dopo diverso tempo.
Lavorando sul quotidiano, invece, magari in piccoli
gruppi, è più semplice il confronto, il reciproco aiuto.
Il vero anello di forza saranno le eventuali
relazioni che questi gruppi dovranno tenere tra loro: utilizzando mailing list
come quelle di peacelink, organizzando incontri (o anche solo occasioni per
stare insieme), etc.
Penso che non si debba mai perdere la dimensione
del quotidiano, perchè è nella vita di tutti i giorni che noi acquisiamo le
nostre abitudini e rafforziamo i nostri valori.
Non posso però negare a Nonluoghi che sono
importanti anche le utopie, anzi fondamentali...
sono sempre necessarie provocazioni come
queste!
Luca Bresciani
Porto Mantovano (MN)
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