Domandina personale: hai mai lavorato al tornio in un''industria
strategica' sorvegliato dalle telecamere? Vuoi forse dire che un
operaio, una volta partita la campagna mediatica, esce dallo
stabilimento e se ne va a cuor leggero da qualche giornalista o
qualche no-RWM a dichiarare che lui quella lettera non l'ha nè mai
vista nè sottoscritta? Io per segnalare la 'probaile commistione'
azienda-sindacati-asl in occasione di un controllo inail al cantiere
monfalconese Fincantieri (cantiere svuotato in mezz'ora prima
dell'arrivo della comitiva, 4000 evacuati da nave e banchina)) sono
stato segnalato al direttivo Fiom regionale e quindi segnalato alla
direzione Fincantieri come provocatore, alias terrorista. Mi hanno
mandato la digos a chiedere per quale motivo ho rotto i coglioni. Se
vuoi i documenti e foto...
Jure
Il 05/08/2017 20:47, rossana123 ha
scritto:
In realtà della lettera ne parlano tutte le testate sarde.
Personalmente non mi stupisce che sia stata organizzata una
azione simile:
http://www.unionesarda.it/articolo/cronaca/2017/08/04/i_dipendenti_rwm_rompono_il_silenzio_non_siamo_noi_a_causare_le_g-68-630365.html
https://www.gazzettadelsulcis.it/rwm-lettera-aperta-dei-lavoratori-basta-strumentalizzazioni-lavoriamo-nel-rispetto-delle-leggi/
Il 05/08/2017 19:55, jure LT (via
disarmo Mailing List) ha scritto:
"mi pare faccia il paio con il comunicato sindacale già passato
qui: "
Poco ma sicuro. Mi sembra l'avevo inviato io, ma non c'entra.
Ma, mentre quello era su carta intestata Confindustria Sardegna
ed era firmato esplicitamente Confindustria Sardegna
Meridionale, Cgil-Filctem e Cisl-Femca, questa breve ANSA non ha
nulla che ne possa determinare il reale sostegno dei singoli
lavoratori e nemmeno dell'RSA. Non mi pare differenza da poco,
potrebbe pure indicare che qualcuno lì è in difficoltà e che la
RWM e lo stato italiano cerchino forzature.
Jure
Il 05/08/2017 18:22, rossana123 ha
scritto:
Il 05/08/2017 18:10, jure LT (via disarmo Mailing List) ha
scritto:
Mi pare evidente che il comunicato ANSA, che riporti in
altra mail, è un estratto, utile al governo e alla RWM, di
una fantomatica lettera 'dei lavoratori' (nessuna firma,
solo affermazioni numeriche incerte, spedizione tramite
e-mail aziendali). La lotta continua, avanti Avvenire.
mi pare faccia il paio con il comunicato sindacale già passato
qui:
Cagliari, 13 Lug 2017 – In occasione della convocazione in
via straordinaria per oggi 13 luglio del Consiglio Comunale di
Iglesias per discutere del tema “Stabilimento Rwm”,
Confindustria Sardegna Meridionale e le organizzazioni
sindacali, Cgil-Filctem e Cisl-Femca del Sulcis Iglesiente
ribadiscono fermamente il diritto dei lavoratori e della
società Rwm Italia SpA ad esercitare serenamente il diritto al
proprio lavoro e alla iniziativa economica.
Nel rispetto delle libertà di espressione si ritiene
necessario e doveroso evidenziare come, soprattutto in un
territorio già pesantemente colpito da dismissioni industriali
e crisi occupazionali senza precedenti e per cui non si vedono
all’orizzonte concrete prospettive di inversioni di rotta,
occorra tutelare in ogni modo possibile tutte le realtà
industriali legittimamente autorizzate ed operanti nel pieno
rispetto delle leggi vigenti, quali la Rwm Italia SpA.
Confindustria Sardegna Meridionale, Cgil-Filctem e Cisl-Femca
si dissociano fermamente da ogni iniziativa del “Comitato di
Riconversione Rwm” che, se realizzata, avrà l’unico risultato
di provocare la chiusura dello Stabilimento Rwm Italia di
Domusnovas ed il suo trasferimento in un altro Paese dell’UE.
Considerato che tutti i “fantomatici” progetti di
riconversione industriale in Sardegna non sono mai stati
attuati, questa iniziativa che si stigmatizza avrà come
diretta conseguenza che non ci sarà più lavoro per le 270
famiglie che oggi vivono grazie allo stabilimento né per le
future famiglie che avranno un lavoro grazie agli investimenti
che la società sta eseguendo nel territorio, né per le
numerose imprese di appalto che oggi vivono quasi
esclusivamente del lavoro fornito loro dalla Rwm Italia SpA.
E chi avrà perso alla fine saranno solo, ancora una volta, i
lavoratori sardi e le imprese.
Si fa quindi appello al Sindaco della Città di Iglesias, al
Consiglio ed alla Giunta Comunali affinché adempiano con senso
di responsabilità al proprio ruolo di tutela dei cittadini e
di garanti del diritto costituzionale al lavoro nel
territorio, sostenendo, nel pieno rispetto delle leggi, a cui
ogni realtà industriale deve sottostare, la crescita e lo
sviluppo di una delle pochissime realtà industriali ancora
rimaste nel Sulcis Iglesiente.
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