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Re: ESERCITO DI PROFESSIONISTI
- Subject: Re: ESERCITO DI PROFESSIONISTI
- From: "francesco iannuzzelli" <francesco at dialogo.org>
- Date: Tue, 28 Sep 1999 11:09:12 +0200
- Organization: centro delle culture
- Priority: normal
> Salve, > credo che perdendo gli obiettori di coscienza come "volontariato coatto" > siate costretti ad assumere questa posizione. Io, come umanista, credo > invece che sia meglio un esercito fatto da gente che voglia fare il > militare e non che sia obbligata a farlo, che voglia fare il volontario non > che sia obbliagata a farlo. Non e' detto che l'obbligatorieta' può essere interpretata solo come una limitazione della propria capacita' di scelta o della propria liberta' personale; questo vale sicuramente in un modello sociale imperniato sull'individualismo, ma credo possiamo aspirare a qualcosa di piu'... Un po' per gioco e un po' per illusione, potremmo anche immaginare un "esercito" che intendesse la difesa della patria come la difesa dei diritti delle persone che vi abitano... con le necessarie priorita'. Utopico? Non mi sembra, visto che esiste gia' e si chiama servizio civile. Certo, a volte e' strumento abusato da chi non ha altre risorse, soprattutto dalle stesse istituzioni; ma questo aspetto negativo ha dei precisi responsabili, da chi ne organizza lo svolgimento a chi lo svolge. E non e' un problema insormontabile, anche se chiaramente non puo' essere affrontato solo nella sua specificita'. Piuttosto la sua obbligatorieta' non mi sembra scandalosa, tanto piu' che diventa una preziosa opportunita' che si incunea in una fase della vita che altrimenti verrebbe ricondotta allo schema produttivo oggi imperante. E in questa opportunita' la propria liberta' di scelta puo' trovare in ogni caso grandi possibilita' di espressione... Il problema mi sembra altrove, in questo modello sociale basato solo su interessi economici di parte, che non a caso richiede un esercito di professionisti. Non solo per essere piu' efficace, ma anche per sbarazzarsi di quell'aspetto timidamente umano che sopravviveva all'interno dell'esercito, ovvero la presenza di gente comune. Una persona pensa, un professionista esegue il suo lavoro e basta. Per inaccettabile che sia l'esistenza di un esercito armato, preferisco pensarlo come un insieme di persone con le quali posso comunque comunicare su valori comuni, umani. ciao! francesco (ah gia', umanista pure io... :-) '_ Francesco Iannuzzelli | ) francesco at dialogo.org __|/ Centro delle Culture \ | http://www.dialogo.org \| <<<<<<<<<>>>>>>>>>>>>>>>>> ' Qui il giorno e' diviso in ventiquattr'ore uguali, incluse anche quelle notturne, e non pi¨ di sei sono destinate al lavoro, tre prima di pranzo e tre dopo il riposo pomeridiano di due ore... (Tommaso Moro, Utopia)
- References:
- ESERCITO DI PROFESSIONISTI
- From: paxchristi - segreteria nazionale <pxitalia at diana.it>
- Re: ESERCITO DI PROFESSIONISTI
- From: Igor Russomanno <umanave at inopera.it>
- ESERCITO DI PROFESSIONISTI
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