R: ESERCITO DI PROFESSIONISTI



Salve
Sono nato nell'anno 1955 e sebbene non sia passato tanto tempo(solo 44 anni)
mi hanno obbligato a fare delle cose che ho sempre ripudiato fra cui il
servizio militare....almeno ci hanno provato.
Di fatto quando mi recai al CAR della Spezia dove ero stato chiamato, con
tre giorni di ritardo,mi rifiutai di fare l'adunata di dare il mio nome e di
partecipare a qualsiasi iniziativa di natura militarista; fui molto
fortunato perchè invece di mandarmi in carcere mi mandarono all'ospedale nel
reparto di neuropsichiatria dove riscontrarono la mia dedizione agli
stupefacenti (ho smesso a 24 anni di usare eroina...ora sono libero ).
Ero e sono diverso perchè ero e sono convinto che gli apparati militari
hanno il solo scopo di difendere gli interessi economici di pochi e di
inculcare il senso dello stato, che per me non ha nessun senso....tuttalpiù
sarebbe più corretto sentirsi cittadini di questo pianeta e rispettarci
senza dimenticarci  del terzo mondo o di chi soffre, e io ho sofferto e
capisco chi è solo e emarginato.
Perchè non si rispetta l'individualità? Perchè  nelle scuole non si educano
i giovani al rispetto alla pace invece di fare un'opera di catechizzazione
che rimane fine a se stessa....Forse bisognerebbe cominciare a far capire
che il proprio essere deve esser rispettato e forse si rispetterebbero gli
altri....
Forse amando se stessi si può amare il prossimo, ma molti son convinti che
l'azione coercitiva sia l'unica e obbligare il cittadino a compiere dei
"doveri" fra cui il servizio militare sia giusto.
Chi deciderà di propria iniziativa di fare il militare di carriera sarà
sicuramente nella maggior parte dei casi un'elemento che non ha avuto altre
possibilità nella sua vita di manifestare la sua personalità le sue
peculiarità e allora si butta nella mischia....
raramente può esser un cittadino con il senso della giustizia e il rispetto
delle minoranze.
D'altronde spesso si vedono minoranze che spallegiate da militari diventano
a loro volta oppressori.
Alche stamane mi è venuto il voltastomaco sentendo i finanziamenti che il
governo utilizzerà per l'ennesima volta per combattere la criminalità....ma
nella pubblica istruzione soldi si pensa al riordino dei cicli piuttosto che
migliorare e studiare le problematiche dei giovani in una società che spinge
semprè più l'essere umano all'individualismo e all'egocentrismo, dove il
consumismo è l'aspetto dominante di una società corrotta e decadente.
La vera pace non si raggiunge con gli eserciti o con la polizia, chi è in
pace con se stesso può trasmettere pace.
Chi soffre non è in pace perchè è turbato
Chi pensa solo a se stesso non può creare pace, perchè la pace è anche
solidarietà
In questa società di mega vincite al super enalotto dove l'importante è lo
status simbol è molto importante insegnare la solidarietà il rispetto per le
diverse ideologie, invece si cerca velatamente di mantenere in vita
un'apparato militare che ormai mi pare anacronistico....comunque il Papa
benedice l'equipaggio dell'Esmeralda (nave scuola da guerra Cilena) con dei
retroscena oscuri del periodo di Pinochet.
Creare una cultura di pace è molto più difficile che ripudiare la violenza.
Un primo passo verso la pace :la distruzione di tutte le armi.
Scusate se sono stato un pò provocatorio, ma sino a quando vedrò ingiustizie
non starò a guardare passivamente.
Simone
----- Original Message -----
From: Igor Russomanno <umanave at inopera.it>
To: <pck-armamenti at peacelink.it>
Sent: Saturday, September 25, 1999 3:33 PM
Subject: Re: ESERCITO DI PROFESSIONISTI


> Salve,
> credo che perdendo gli obiettori di coscienza come "volontariato coatto"
> siate costretti ad assumere questa posizione. Io, come umanista, credo
> invece che sia meglio un esercito fatto da gente che voglia fare il
> militare e non che sia obbligata a farlo, che voglia fare il volontario
non
> che sia obbliagata a farlo.
>
> Aspetto risposte,
> Igor Russomanno
> Delegato Gen. del Movimento Umanista

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