Re: Affrontare la poligamia islamica.



Caro Lodoli, non basta suscitare una discussione, bisogna portarla a buon termine; cioè a principi e conclusioni di giustizia anzitutto; dove le legge sia salvaguardata, e con essa la dignità e il diritto della persona umana, in particolare della donna, oppressa e sfruttata dal maschio.
Un saluto fraterno da Arrigo Colombo


----- Original Message ----- From: "Giuseppe Lodoli" <g.lodoli at tiscali.it>
To: <dirittiglobali at peacelink.it>
Sent: Thursday, December 17, 2009 10:50 AM
Subject: Re: Affrontare la poligamia islamica.


Sono contento di aver prodotto una discussione
sul messaggio iniziale di Arrigo Colombo.

Magari potevo usare toni piu' pacati ma non mi
pento del mio intervento in lista.

Cari e fraterni saluti ad entrambi
Giuseppe Lodoli

At 00.56 17/12/2009, you wrote:
Come ho già detto...capirei se la donna
manifestasse problemi di sottomissione o
comunque qualche tipo di obbligo ad accettare la
situazione (che non vuol dire necessariamente
schiava, ma solo una delle concubine), ma se a
lei va bene così e crede che sia più giusto così
allora non è più una questione di etica o di
pari dignità (come dici tu) ma solamente culturale...
Alcuni popoli potrebbero dire che è "eticamente"
scorretto che le donne vadano in giro in
minigonna mostrando le loro gambe, che il marito
non provveda a mantenere anche la moglie che in
fondo è quella che si occupa della casa e dei
figli o che la donna corra tanto dietro alla moda di una linea perfetta.
No caro Arrigo, qui siamo di fronte solo a un
problema culturale, ma capisco che qualcuno la
può vedere in maniera diversa. Siamo qui apposta per confrontarsi.
Però i giudizi a volte possono far danni, ricordatelo.
Riguardo all'espulsione...non capisco se è
proprio un problema di legge allora perchè
discriminare lo straniero rispetto agli
italiani? O sistema la sua situazione in maniera
non "bigama" oppure dovrebbe andare in prigione come qualsiasi altro.
Ma comunque il matrimonio davanti allo stato
italiano è niente di più che un contratto tra
persone: ci sono cerimonie di matrimonio che per
lo stato non hanno valore legale, per cui se i
due vanno a vivere insieme sarebbero solo una coppia di fatto.
Allo stesso modo basterebbe che lo stato
italiano non riconoscesse lo status di
matrimonio tra più persone che uno si porta
dall'estero, sarebbero solo più persone sotto lo
stesso tetto ma senza i diritti civili di una
coppia sposata (tipo agevolazioni da enti pubblici o come tasse ecc.).
Faccio notare che se un uomo di cittadinanza
italiana vuole andare a vivere con due donne
italiane e avere una relazione con entrambe, la legge non glielo impedisce.
Il punto semmai allora è un altro: cercare di
scoprire quelle situazioni in cui la donna è
veramente schiava e sottomessa e non vorrebbe
vivere quella situazione con il marito (e questo
potrebbe valere tranquillamente anche per una
famiglia non bigama) cercando di farla
emancipare e farle avere una vita normale da
sola in Italia ricominciando da zero.

Ciao,
Davide


Il 17/12/2009 0.35, Arrigo Colombo ha scritto:
Caro Davide, ho risposto a Lodoli.
Che cos'è l'etica? Sono i vincoli che astringono insuperabilmente la
coscienza umana. "Non uccidere", ad esempio. Vincoli universalmente
umani, come la pari dignità di donna e uomo; che la poligamia infrange.
Il moralismo non c'entra. Se poi alla donna va bene essere schiava, ciò
non muta il vincolo che l'astringe a rispettare la sua dignità di
persona, né quello che astringe il maschio allo stesso rispetto. O no?
L'espulsione può diventare necessaria, dicevo, in caso di famiglia
poligamica consolidata, con figli ecc.. Che il poligamo che non accetta
la costituzione e legge del paese ospite, ritorni al suo paese, dove può
vivere la sua poligamia.
Un saluto fraterno da Arrigo Colombo


----- Original Message ----- From: "Davide Bertok"
<davide.bertok at tiscali.it>
To: <dirittiglobali at peacelink.it>
Sent: Thursday, December 10, 2009 10:55 PM
Subject: Re: Affrontare la poligamia islamica.


Appoggio l'intervento di Giuseppe e rispondo ad Arrigo: la Costituzione
è una cosa, come si interviene è un'altra cosa.
Arrigo tu mi parli di etica, ma che cos'è l'etica? Nelle tue parole vedo
solo un moralismo che si distacca da tutto il resto. Chi siamo noi per
giudicare quando persino delle nostre usanze possono risultare "strane"
ad altri?
Mi sta bene che si tuteli la donna, se il matrimonio è stato imposto, ma
se alla donna va bene questa situazione e ci crede in quel caso
possiamo fare più male che bene.
Le espulsioni sono una politica di destra perchè tutti siamo esseri
umani e abbiamo diritto a poter circolare in questo pianeta.
E se qualcuno commette un reato non vedo il problema di farlo punire
come un cittadino italiano.

Ciao,
Davide




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