unabomber



Può darsi che qualcuno di voi sia finito per sbaglio nella mia rubrica.
FATE CIRCOLARE QUESTO MESSAGGIO!

e-mail  <mailto:giusticlaudio at aliceposta.it>giusticlaudio at aliceposta.it 

16 marzo 2005

16/03/1968             massacro di My Lai in Viet Nam

16/03/1988             massacro di Halabja in Iraq



UNABOMBER



Più che la ferocia dell’analfabetismo forcaiolo mi ha colpito l’insipienza
delle risposte. Favorevoli e contrari alla pena capitale sono accomunati
dalla stessa ignoranza dei fatti e sembra che la lotta alla pena di morte
sia appaltata a patetici incompetenti come quelli di Nessuno tocchi Caino.

Per fare fronte alla situazione mi rendo disponibile a tenere conferenze e
seminari sul tema della pena capitale e del rispetto dei diritti umani.
Sull’argomento ho un’esperienza trentennale e sono il più preparato, come
chiunque può constatare con una rapida ricerca su Internet.

Per quanto riguarda poi Unabomber faccio notare che: l’Italia è uno degli
83 paesi abolizionisti totali, che la maggior parte del mondo non ha la
pena di morte, che questa pena in Europa è vietata, che il nostro paese ha
firmato i trattati che la vietano (Sesto e Tredicesimo Protocollo alla
Convenzione Europea, Secondo Protocollo al Patto Internazionale sui Diritti
Civili e Politici) e che quindi l’idea di reintrodurla può venire in testa
solo a dei poveretti. Rammento che il nostro casereccio Unabomber non
verrebbe condannato al patibolo nemmeno negli USA, dove del resto il vero
Unabomber è all’ergastolo, e che solo delle persone che non sanno di cosa
si parla possono affermare che la pena di morte sia un deterrente per il
crimine. Sono molto interessato a conoscere la legge (ovviamente
retroattiva) con la quale sarà possibile assassinare a sangue freddo il
colpevole di un reato che non faccia morti. Accenno di sfuggita
all’incredibile fatto che il nostro garrulo governo, dopo un decennale
dimezzamento, è riuscito nella non facile impresa di far crescere gli
omicidi di un mirabolante 12 per cento.

Claudio Giusti



Può darsi che qualcuno di voi sia finito per sbaglio nella mia rubrica.
FATE CIRCOLARE QUESTO MESSAGGIO!

Non dimenticate mai che la lotta per i diritti umani e contro la pena di
morte è la stessa in tutto il mondo

COMITATO “3 LUGLIO 1849”
Per i diritti umani, contro la pena di morte
Membro fondatore della World Coalition Against Death Penalty
 c/o
DOTT. CLAUDIO GIUSTI

VIA DON MINZONI 40, 47100 FORLI’. ITALIA
TEL.  39/0543/401562     39/340/4872522
e-mail  <mailto:giusticlaudio at aliceposta.it>giusticlaudio at aliceposta.it 
La Repubblica Romana fu il primo stato sovrano a scrivere nella propria
costituzione l’abolizione totale della pena di morte, il 3 luglio 1849. Il
Comitato, ispirandosi alla tradizione libertaria ed abolizionista del
nostro Paese, si batte contro la pena di morte e per il rispetto dei
diritti  umani indicati agli articoli  2 – 21 della Dichiarazione
Universale.