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Inoltra: comunicato stampa CUB su condanna Leonardi
- Subject: Inoltra: comunicato stampa CUB su condanna Leonardi
- From: "Segreteria RdB CUB Nazionale" <segreteria at rdbcub.it>
- Date: Mon, 21 Feb 2005 16:29:11 +0100
COMUNICATO STAMPA ANCHE LA CASSAZIONE CONFERMA LA CONDANNA A LEONARDI 5 MESI DI RECLUSIONE PER AVER CONTESTATO, NEL 1997, LA LEGGE SULLA RAPPRESENTANZA NEL PUBBLICO IMPIEGO LA QUESTIONE DELLA DEMOCRAZIA NEI LUOGHI DI LAVORO E' TUTTORA UN'EMERGENZA! La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso contro la condanna a 5 mesi di reclusione e al pagamento dei danni inflitta ad uno dei Coordinatori nazionali della CUB per interruzione di pubblico servizio e lesioni. Diviene così definitiva una condanna per un avvenimento relativo alla nascita della legge sulla rappresentanza sindacale nel pubblico impiego voluta dall'allora Ministro della Funzione Pubblica Franco Bassanini. I fatti per cui è stato condannato Leonardi risalgono al settembre 1997 quando circa un centinaio di aderenti ai sindacati di base occuparono la stanza del Ministro Bassanini per chiedere che la legge in discussione, predisposta di concerto con CGIL, CISL e UIL venisse modificata in senso più democratico. I sindacalisti furono sgomberati dalla Polizia, 17 di loro arrestati, uno solo, Leonardi processato e condannato. "Nel ricordare che il giorno dopo l'approvazione da parte del Parlamento della Legge in questione tutti i maggiori quotidiani nazionali titolarono "approvata la Legge anti cobas" - ha dichiarato Umberto Fascetti, Coordinatore Nazionale CUB - vogliamo sottolineare che l'atteggiamento repressivo della magistratura è in piena sintonia con la volontà dei vari esecutivi di eliminare le organizzazioni conflittuali dal panorama sindacale italiano, proprio mentre la questione della democrazia nei luoghi di lavoro sta diventando questione centrale. "Quanto sta accadendo oggi - prosegue Fascetti - con il divieto per le singole RSU di indire assemblee, con il divieto allo svolgimento di ogni attività sindacale per chi non sia firmatario di contratto, in mancanza di uno strumento certo ed esigibile per la validazione degli accordi, è figlio di quella legge che deve essere corretta, ricordando comunque che tutto il mondo del lavoro privato è tutt'oggi senza regole, consentendo così ai padroni di continuare a scegliersi gli interlocutori sindacali di comodo". Roma, 21 febbraio 2005 p/Coordinamento nazionale CUB Umberto Fascetti
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