Stato scippatore



Da: "Ecumenici" 
Organizzazione: Gruppo Ecumenici Leonhard Ragaz
Data: Mon, 21 Feb 2005 22:08:43 +0100
Oggetto: Informati e tutela il tuo lavoro e il tuo futuro


CAMPAGNA NAZIONALE CONTRO LO SCIPPO DEL TFR

COSA CAMBIA, COSA VUOL DIRE, COSA FARE

Nei prossimi mesi verrà applicata, con il silenzio-assenso dei lavoratori,
la famosa Legge "scippo" del TFR (trattamento di fine
rapporto=liquidazione).

*    Opponiamoci da subito a questa Legge sia nel privato che nelle
pubbliche amministrazioni (nella scuola c’è già una proposta … ma altre
invenzioni si attendono a breve, anche prima della firma dei decreti
attuativi … per fregare i lavoratori); ricordiamo che la legge è in vigore
dal 6 ottobre ed i decreti attuativi, previsti per il 2005, sono solo la sua
applicazione pratica.
*    Ricordiamoci che se non facciamo niente, il nostro TFR verrà tolto
dalla gestione delle nostre aziende o dall’amministrazione ed assorbito in
un fondo gestito dall'INPS (per il privato), dall’INPDAP (per il pubblico),
dalle aziende o enti locali con proprie proposte; in ogni caso per tutte le
categorie. 

Questo significa molte cose, se non ci mobilitiamo:

1.    - non rivedremo mai più il "nostro" capitale, ma solo un vitalizio a
fine carriera, di cui non si sa ancora il valore;
2.    - molti dei fondi che aderiscono sono in passivo: ad es. quello dei
piloti; questi ed altri fondi "pesanti" in passivo non faranno altro che
abbassare anche i nostri, che magari non lo sono; ricordiamo il fondo della
COMIT (bancari) di fatto fallito con un passivo di 28,5 milioni di euro!
3.    - se non si esprime volontariamente il diniego a questo
trasferimento, prima possibile, il 100% del TFR verrà definitivamente perso
ed incorporato nel fondo comune di cui sopra. Per questo, l’USI vi invita a
non attendere i decreti attuativi (previsti per Luglio 2005), ma vi chiede
di dare subito un segnale di netto rifiuto.
4.    - Se il TFR viene assorbito, non lo si potrà più riavere neppure per
motivi di salute o per la ristrutturazione o l'acquisto della casa, come
invece avviene adesso.
5.    - E’ vero anche che l'assenso o il diniego deve essere deciso dal
lavoratore ancor prima di sapere quali saranno le condizioni di tale fondo
(tanto vale muoversi subito!).

L'UNIONE SINDACALE ITALIANA, per questi motivi, LANCIA UNA CAMPAGNA
NAZIONALE CONTRO LO SCIPPO DEL TFR, CHIEDE A TUTTI I DIPENDENTI DEL P.I.,
DEL PRIVATO, PRECARI, CO.CO.CO O CO.CO.PRO, INTERINALI … DI DICHIARARE PRIMA
POSSIBILE E SENZA ASPETTARE EVENTUALI DECRETI ATTUATIVI/FREGATURA IL DINIEGO
ALL'UTILIZZO DEL PROPRIO T.F.R. SE NON PER GLI USI PERSONALI (VALE A DIRE
OGNUNO DELLA PROPRIA LIQUIDAZIONE CI DEVE FARE QUELLO CHE VUOLE!). Per
esprimere il vostro diniego su questa espropriazione indebita, dovete
compilare il modulo da noi predisposto e lo dovete spedire al vostro datore
di lavoro e alla sede territoriale del vostro Ente previdenziale.

Nota: possibilmente da inviare al più presto

_____  


MODULO PER MANTENERE LA DISPOSIZIONE DEL PROPRIO T.F.R.

Data Raccomandata r/r

Alla Spett.le Societa’/Azienda/Ente/Amministrazione

(per la scuola ed altri enti pubblici che non pagano direttamente occorre
inviarla sia al csa provinciale che alla direzione provinciale del tesoro
che effettua il pagamento dello stipendio)

Via 
Cap   Città 

All’Ente Previdenziale (vedi nota sotto) (SEDE TERRITORIALE del luogo di
residenza del lavoratore)

___________________

OGGETTO: DISSENSO AD ALTRO USO DEL MIO TFR

Con la presente dichiarazione il/la sottoscritt ________________________
______________________
nato/a
_________________________________________________________________________ il
________________ 
residente a
____________________________________________________________________________
________ 
in Via __________________________________________________

dipendente
____________________________________________________________________________
___________ 
matricola_____________________ N. codice individuale _____________

comunica a codesta Soc./Ente/Azienda/Amministrazione e all’Ente
Previdenziale competente di conservare la propria liquidazione accantonata e
maturata (T.F.R.) ad uso strettamente personale, inibendo il datore di
lavoro ad un uso diverso da quello richiesto con tale dichiarazione.

Sono fatti salvi i casi già previsti per legge e su mia esplicita richiesta
sottoscritta in calce.

IN FEDE 

________________________
(FIRMA) 

(IN TRIPLICE COPIA – una per il lavoratore e 2 copie da inviare per raccom.
r/r al datore di lavoro e all’Ente previdenziale di riferimento: INPS,
INPDAP, ENPALS)