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Stato scippatore
- Subject: Stato scippatore
- From: Joe <flespa at tiscali.it>
- Date: Tue, 22 Feb 2005 01:56:18 +0100
Da: "Ecumenici" Organizzazione: Gruppo Ecumenici Leonhard Ragaz Data: Mon, 21 Feb 2005 22:08:43 +0100 Oggetto: Informati e tutela il tuo lavoro e il tuo futuro CAMPAGNA NAZIONALE CONTRO LO SCIPPO DEL TFR COSA CAMBIA, COSA VUOL DIRE, COSA FARE Nei prossimi mesi verrà applicata, con il silenzio-assenso dei lavoratori, la famosa Legge "scippo" del TFR (trattamento di fine rapporto=liquidazione). * Opponiamoci da subito a questa Legge sia nel privato che nelle pubbliche amministrazioni (nella scuola c’è già una proposta … ma altre invenzioni si attendono a breve, anche prima della firma dei decreti attuativi … per fregare i lavoratori); ricordiamo che la legge è in vigore dal 6 ottobre ed i decreti attuativi, previsti per il 2005, sono solo la sua applicazione pratica. * Ricordiamoci che se non facciamo niente, il nostro TFR verrà tolto dalla gestione delle nostre aziende o dall’amministrazione ed assorbito in un fondo gestito dall'INPS (per il privato), dall’INPDAP (per il pubblico), dalle aziende o enti locali con proprie proposte; in ogni caso per tutte le categorie. Questo significa molte cose, se non ci mobilitiamo: 1. - non rivedremo mai più il "nostro" capitale, ma solo un vitalizio a fine carriera, di cui non si sa ancora il valore; 2. - molti dei fondi che aderiscono sono in passivo: ad es. quello dei piloti; questi ed altri fondi "pesanti" in passivo non faranno altro che abbassare anche i nostri, che magari non lo sono; ricordiamo il fondo della COMIT (bancari) di fatto fallito con un passivo di 28,5 milioni di euro! 3. - se non si esprime volontariamente il diniego a questo trasferimento, prima possibile, il 100% del TFR verrà definitivamente perso ed incorporato nel fondo comune di cui sopra. Per questo, l’USI vi invita a non attendere i decreti attuativi (previsti per Luglio 2005), ma vi chiede di dare subito un segnale di netto rifiuto. 4. - Se il TFR viene assorbito, non lo si potrà più riavere neppure per motivi di salute o per la ristrutturazione o l'acquisto della casa, come invece avviene adesso. 5. - E’ vero anche che l'assenso o il diniego deve essere deciso dal lavoratore ancor prima di sapere quali saranno le condizioni di tale fondo (tanto vale muoversi subito!). L'UNIONE SINDACALE ITALIANA, per questi motivi, LANCIA UNA CAMPAGNA NAZIONALE CONTRO LO SCIPPO DEL TFR, CHIEDE A TUTTI I DIPENDENTI DEL P.I., DEL PRIVATO, PRECARI, CO.CO.CO O CO.CO.PRO, INTERINALI … DI DICHIARARE PRIMA POSSIBILE E SENZA ASPETTARE EVENTUALI DECRETI ATTUATIVI/FREGATURA IL DINIEGO ALL'UTILIZZO DEL PROPRIO T.F.R. SE NON PER GLI USI PERSONALI (VALE A DIRE OGNUNO DELLA PROPRIA LIQUIDAZIONE CI DEVE FARE QUELLO CHE VUOLE!). Per esprimere il vostro diniego su questa espropriazione indebita, dovete compilare il modulo da noi predisposto e lo dovete spedire al vostro datore di lavoro e alla sede territoriale del vostro Ente previdenziale. Nota: possibilmente da inviare al più presto _____ MODULO PER MANTENERE LA DISPOSIZIONE DEL PROPRIO T.F.R. Data Raccomandata r/r Alla Spett.le Societa’/Azienda/Ente/Amministrazione (per la scuola ed altri enti pubblici che non pagano direttamente occorre inviarla sia al csa provinciale che alla direzione provinciale del tesoro che effettua il pagamento dello stipendio) Via Cap Città All’Ente Previdenziale (vedi nota sotto) (SEDE TERRITORIALE del luogo di residenza del lavoratore) ___________________ OGGETTO: DISSENSO AD ALTRO USO DEL MIO TFR Con la presente dichiarazione il/la sottoscritt ________________________ ______________________ nato/a _________________________________________________________________________ il ________________ residente a ____________________________________________________________________________ ________ in Via __________________________________________________ dipendente ____________________________________________________________________________ ___________ matricola_____________________ N. codice individuale _____________ comunica a codesta Soc./Ente/Azienda/Amministrazione e all’Ente Previdenziale competente di conservare la propria liquidazione accantonata e maturata (T.F.R.) ad uso strettamente personale, inibendo il datore di lavoro ad un uso diverso da quello richiesto con tale dichiarazione. Sono fatti salvi i casi già previsti per legge e su mia esplicita richiesta sottoscritta in calce. IN FEDE ________________________ (FIRMA) (IN TRIPLICE COPIA – una per il lavoratore e 2 copie da inviare per raccom. r/r al datore di lavoro e all’Ente previdenziale di riferimento: INPS, INPDAP, ENPALS)
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