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Re: Fw: A CUBA non muore di FAME nessuno (((( giugno2004))) fonte sito in italiano:: http://www.inocentes.org/cuba_in_cifre.htm



Bellissimo.
Ma al di là dei discorsi di propaganda, mi sembra che il succo del discorso
non sia cambiato.
A Cuba c'è una dittatura.
Abbassiamo il livello della discussione.
Non sono una persona particolarmente colta. Non sono una persona stupida.
Guardo le cose riducendole all'osso per capirle.
E io, qui, dalla mia sedia sfondata, riesco a vedere solo questo: uomini,
umanità, gente, folla, esseri che vivono.
Esseri viventi che hanno dei diritti, che hanno il diritto a una vita libera
e dignitosa. Libera davvero. Dignitosa davvero.
Io, qui, sempre da questa sedia sfondata, vedo quando questi esseri viventi
non sono liberi, ma sono schiavi.
Che differenza fa se sono schiavi nel corpo o nella mente?
Uno schiavo non rimane uno schiavo?
Che differenza fa se quello schiavo è massacrato nel corpo, nell'anima,
nell'intelletto, nella cultura, da un uomo che si chiama Bush o che si
chiama Castro, da un dittatore di destra o da un dittatore di sinistra?
Che differenza  fa per me, seduta su questa sedia?
Credi davvero che la domanda corretta da porsi sia: la sua idea politica
tende a destra o a sinistra?
Credi davvero, Pierluigi, che le parole di un dittatore, per quanto belle,
facciano la differenza?
Che importa chi è il dittatore? Che importa da che parte sta?
Importa solo chi quella dittatura la subisce, il resto son chiacchiere e
filosofia per chi ha voglia di farla.
Io non ne ho mai avuto voglia.
Io so che c'è gente muore per i motivi sbagliati, sempre che motivi ce ne
siano.
Io so che c'è gente che viene privata della libertà personale. Gente che
viene massacrata, torturata.
E quando lo so, non mi domando mai: è stato uno di destra o uno di sinistra?
Che differenza fa? un afflitto è più afflitto se il carnefice è un nazista?
No.
Un afflitto è un afflitto.
E l'unica domanda da porsi è e rimane: cosa possiamo fare?
La politica la facciano i politici.
La propaganda la facciano gli uomini di partito.
Il nostro compito, o il nostro intento qui, quale è?
Posso dirti il mio: ricordarmi che esistono gli oppressi, ed esistono! E io
non mi domando di che colore hanno la pelle, di che religione sono, di che
partito politico sono, no, non me le domando queste cose.
Perchè un uomo, prima di ogni altra cosa è un uomo.
Per riflesso alla mancanza di queste domanda, manca in me, la fase in cui si
può idealizzare qualcosa o qualcuno, o annientarlo.
Non mi fanno schifo gli americani.
M'impressiono per un ragazzo americano morto in guerra, tanto quanto per un
ragazzo iracheno. M'impressiono per la vita che conducono i cubani, come per
quella dei cinesi e quella di mille altri popoli.
In questa visione, ma veramente si può giustificare un oppressore solo
perchè "sta dalla parte politica giusta"?
Giustifichi Castro perchè è comunista.
Lo sai che anche i discorsi di Hitler erano molto apprezzati?
Anche quelli di mussolini.
E quelli di qualsiasi altro dittatore.
I dittatori hanno per la maggior parte dei casi una caratteristica comune:
il carisma.
Ma è uno specchio per le allodole.
Tu sei un'allodola?

Torniamo su un piano umano, torniamo sul piano degli uomini.
Per carità di Dio.

Beatrice

----- Original Message -----
From: "Pierluigi Ferrara" <p.ferrara12 at virgilio.it>
To: <dirittiglobali at peacelink.it>
Sent: Wednesday, July 07, 2004 2:29 AM
Subject: Re: Fw: A CUBA non muore di FAME nessuno (((( giugno2004))) fonte
sito in italiano:: http://www.inocentes.org/cuba_in_cifre.htm


>
> Subject: Re: Fw: A CUBA non muore di FAME nessuno (((( giugno2004))) fonte
> sito in italiano:: http://www.inocentes.org/cuba_in_cifre.htm
>
> questa realtà non la sentite nella vostra realtà
>
>
http://www.gruppokaos.it/pagine/Documenti/Globalizzazione%20e%20sviluppo/dis
corso_fidel.htm
> http://www.italia-cuba.it/cuba/discorsi_fidel/discorso_9_2000.htm
>
> DISCORSO PRONUNCIATO DAL DOTT. FIDEL CASTRO RUZ, PRESIDENTE DEI CONSIGLI
DI
> STATO E DI MINISTRI DELLA REPUBBLICA DI CUBA  AL VERTICE DEL MILLENIO,
> NAZIONI UNITE, NEW YORK, IL 6 SETTEMBRE 2000.
>
> "Eccellenze,
>
> Nel nostro mondo  regna il caos dentro e fuori le frontiere.  Leggi cieche
> vengono presentate come norme divine che porteranno la pace, l'ordine, il
> benessere e la sicurezza che tanto necessita il nostro pianeta.  Questo è
> ciò che vogliono farci credere.
>
> Tre decine di paesi sviluppati e ricchi che monopolizzano il potere
> economico, tecnologico e politico si riuniscono qui con noi per offrirci
> ancora altre delle solite ricette che sono servite soltanto a farci
> diventare ogni giorno più poveri, più sfruttati e più dipendenti.
>
> Non si parla nemmeno di riformare in modo radicale questa vetusta
> istituzione, nata più di mezzo secolo fa quando solo esistevano alcuni,
> pochi, paesi indipendenti, e trasformarla in un organo che rappresenti
> veramente gli interessi di tutti i popoli del mondo senza che esista per
> nessuno  l'irritante e antidemocratico diritto di veto, e  iniziare un
sano
> processo che implichi l'ampliamento del numero di membri e la
> rappresentatività del Consiglio di Sicurezza come organo esecutivo
> subordinato all'Assemblea Generale, la quale dovrebbe prendere le
decisioni
> su temi tanto vitali come  l'intervento e l'uso della forza.
>
> E' necessario finalmente stabilire con tutta fermezza che il principio
della
> sovranità non può essere sacrificato per un ordine sfruttatore e ingiusto
> nel quale, facendo uso del proprio potere e della propria forza, una
> superpotenza egemonica pretende di decidere tutto. Questo Cuba non lo
> accetterà mai.
>
> Le cause fondamentali degli odierni conflitti sono la povertà e il
> sottosviluppo che prevalgono nella stragrande maggioranza dei paesi, e la
> sperequazione nella distribuzione della ricchezza e delle conoscenze che
> impera nel mondo.  Non si può dimenticare che il sottosviluppo e la
povertà
> di oggi  sono le conseguenze della conquista, della colonizzazione, della
> schiavitù e del saccheggio della maggior parte della Terra dalle potenze
> coloniali, della nascita dell'imperialismo e delle guerre sanguinose per
> nuove ripartizioni del mondo.  Oggi hanno l'obbligo morale di risarcire i
> nostri paesi  per il danno cagionato ad essi duranti secoli.
>
> L'umanità deve essere consapevole di ciò che siamo stati e di ciò che non
> possiamo continuare ad essere.  Oggi la nostra specie ha acquisito
> conoscenze, valori etici e risorse scientifiche sufficienti per andare
verso
> una nuova tappa storica di vera giustizia e umanesimo.
>
> Niente di quanto esiste nell'ordine economico e politico serve agli
> interessi dell'umanità.  Non si può sostenere.   Bisogna cambiarlo.  E'
> sufficiente ricordare che siamo già più di 6 miliardi di abitanti di cui
> l'80% è povero.  Malattie millenarie dei paesi del Terzo Mondo quali la
> malaria, la  tubercolosi, e altre ugualmente mortifere, non sono state
> sconfitte; nuove epidemie quale l'AIDS minacciano di estinguere la
> popolazione di intere nazioni, mentre i paesi ricchi investono somme
> favolose in spese militari e in lussi, e una piaga vorace di speculatori
> scambia monete, azioni e altri  valori reali o finti, con somme che
> ascendono a trilioni di dollari ogni giorno.  La natura viene distrutta,
il
> clima cambia in modo evidente, le acque per il consumo umano vengono
> inquinate e scarseggiano; nei mari le fonti di alimenti per l'uomo si
> esauriscono, risorse vitali non rinnovabili  vengono sprecate in lussi e
in
> vanità.
>
> Qualsiasi persona capisce che l'obiettivo fondamentale delle Nazioni
Unite,
> nel secolo incalzante che comincia, è quello di salvare il mondo non solo
> dalla guerra ma anche dal sottosviluppo, dalla fame, dalle malattie, dalla
> povertà e dalla distruzione dei mezzi naturali indispensabili per
> l'esistenza umana.  E deve farlo con premura prima che sia troppo tardi!
>
> Il sogno di raggiungere norme veramente giuste e razionali che guidino i
> destini umani a molti sembra impossibile.  La nostra convinzione è che la
> lotta per l'impossibile deve essere la divisa di questa istituzione che
oggi
> ci raduna!
>
> Tante grazie. "
>
>
>
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