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Re: Fw: A CUBA non muore di FAME nessuno (((( giugno2004))) fonte sito in italiano:: http://www.inocentes.org/cuba_in_cifre.htm



Subject: Re: Fw: A CUBA non muore di FAME nessuno (((( giugno2004))) fonte
sito in italiano:: http://www.inocentes.org/cuba_in_cifre.htm

questa realtà non la sentite nella vostra realtà

http://www.gruppokaos.it/pagine/Documenti/Globalizzazione%20e%20sviluppo/discorso_fidel.htm
http://www.italia-cuba.it/cuba/discorsi_fidel/discorso_9_2000.htm

DISCORSO PRONUNCIATO DAL DOTT. FIDEL CASTRO RUZ, PRESIDENTE DEI CONSIGLI DI
STATO E DI MINISTRI DELLA REPUBBLICA DI CUBA  AL VERTICE DEL MILLENIO,
NAZIONI UNITE, NEW YORK, IL 6 SETTEMBRE 2000.

"Eccellenze,

Nel nostro mondo  regna il caos dentro e fuori le frontiere.  Leggi cieche
vengono presentate come norme divine che porteranno la pace, l'ordine, il
benessere e la sicurezza che tanto necessita il nostro pianeta.  Questo è
ciò che vogliono farci credere.

Tre decine di paesi sviluppati e ricchi che monopolizzano il potere
economico, tecnologico e politico si riuniscono qui con noi per offrirci
ancora altre delle solite ricette che sono servite soltanto a farci
diventare ogni giorno più poveri, più sfruttati e più dipendenti.

Non si parla nemmeno di riformare in modo radicale questa vetusta
istituzione, nata più di mezzo secolo fa quando solo esistevano alcuni,
pochi, paesi indipendenti, e trasformarla in un organo che rappresenti
veramente gli interessi di tutti i popoli del mondo senza che esista per
nessuno  l'irritante e antidemocratico diritto di veto, e  iniziare un sano
processo che implichi l'ampliamento del numero di membri e la
rappresentatività del Consiglio di Sicurezza come organo esecutivo
subordinato all'Assemblea Generale, la quale dovrebbe prendere le decisioni
su temi tanto vitali come  l'intervento e l'uso della forza.

E' necessario finalmente stabilire con tutta fermezza che il principio della
sovranità non può essere sacrificato per un ordine sfruttatore e ingiusto
nel quale, facendo uso del proprio potere e della propria forza, una
superpotenza egemonica pretende di decidere tutto. Questo Cuba non lo
accetterà mai.

Le cause fondamentali degli odierni conflitti sono la povertà e il
sottosviluppo che prevalgono nella stragrande maggioranza dei paesi, e la
sperequazione nella distribuzione della ricchezza e delle conoscenze che
impera nel mondo.  Non si può dimenticare che il sottosviluppo e la povertà
di oggi  sono le conseguenze della conquista, della colonizzazione, della
schiavitù e del saccheggio della maggior parte della Terra dalle potenze
coloniali, della nascita dell'imperialismo e delle guerre sanguinose per
nuove ripartizioni del mondo.  Oggi hanno l'obbligo morale di risarcire i
nostri paesi  per il danno cagionato ad essi duranti secoli.

L'umanità deve essere consapevole di ciò che siamo stati e di ciò che non
possiamo continuare ad essere.  Oggi la nostra specie ha acquisito
conoscenze, valori etici e risorse scientifiche sufficienti per andare verso
una nuova tappa storica di vera giustizia e umanesimo.

Niente di quanto esiste nell'ordine economico e politico serve agli
interessi dell'umanità.  Non si può sostenere.   Bisogna cambiarlo.  E'
sufficiente ricordare che siamo già più di 6 miliardi di abitanti di cui
l'80% è povero.  Malattie millenarie dei paesi del Terzo Mondo quali la
malaria, la  tubercolosi, e altre ugualmente mortifere, non sono state
sconfitte; nuove epidemie quale l'AIDS minacciano di estinguere la
popolazione di intere nazioni, mentre i paesi ricchi investono somme
favolose in spese militari e in lussi, e una piaga vorace di speculatori
scambia monete, azioni e altri  valori reali o finti, con somme che
ascendono a trilioni di dollari ogni giorno.  La natura viene distrutta, il
clima cambia in modo evidente, le acque per il consumo umano vengono
inquinate e scarseggiano; nei mari le fonti di alimenti per l'uomo si
esauriscono, risorse vitali non rinnovabili  vengono sprecate in lussi e in
vanità.

Qualsiasi persona capisce che l'obiettivo fondamentale delle Nazioni Unite,
nel secolo incalzante che comincia, è quello di salvare il mondo non solo
dalla guerra ma anche dal sottosviluppo, dalla fame, dalle malattie, dalla
povertà e dalla distruzione dei mezzi naturali indispensabili per
l'esistenza umana.  E deve farlo con premura prima che sia troppo tardi!

Il sogno di raggiungere norme veramente giuste e razionali che guidino i
destini umani a molti sembra impossibile.  La nostra convinzione è che la
lotta per l'impossibile deve essere la divisa di questa istituzione che oggi
ci raduna!

Tante grazie. "