" rassegna stampa - Turchia, morti fratello e sorella: " è aviaria.



Notizie allarmanti ma che devono essere prese con le pinze quelle del lancio
dell'agenzia Reuters in merito a due casi di morte dovuti all'influenza
aviaria.
Il fatto che ieri siano state smentite dal ministero della sanità turco e
che oggi siano costretti a confermare la causa della morte nella virosi
aviaria ci fa propendere però per l'attendibilità della notizia.
I sistemi politici di tutti i paesi hanno preso sottogamba il problema
dell'influenza aviaria, come al solito hanno dostorto le soluzioni non per
affrontarlo all'origine e limitarne i danni e la pericolosità, con perfetta
consuetudine l'hanno trasformato in ghiotta occasione per fare girare
montagne di denaro e Borse internazionali attorno al business della
farmaceutica, hanno sventolato sotto gli occhi dell'opinione pubblica la
panacea del vaccino e degli antivirali (Tamiflù o non Tamiflù...)assicurando
che tutto era ed è sotto controllo, che in ogni caso le situazioni di
allevamento e le strutture sanitarie europee non sono paragonabili a quelle
del sudest asiatico. Il semplice titolo - Turchia, morti fratello e sorella:
è aviaria.- è invece sufficente a svelare la fragilità del sistema di
controllo e sicurezza sanitaria europea e a riportarci con i piedi per terra
a fare i conti con un pericolo mortale ed attuale.
Noi non abbiamo le soluzioni del problema ma siamo certi che per affrontarlo
bisogna partire da una ristrutturazione radicale e su scala continentale del
sistema produttivo del ciclo del pollo e degli avicoli in generale, e
bisogna farlo presto!
L'intero sistema politico è responsabile del silenzio e della immobilità in
cui si lascia sviluppare la diffusione del virus influenzale con il suo
strascico di paure, dolore e tragedia per le famiglie colpite. Avevamo
predetto mesi fa, e avremo veramente voluto essere pessime Cassandre, che
con febbraio in mancanza di veri ed efficaci provvedimenti si sarebbe
toccata con mano l'aggressività del virus anche in europa, come al solito,
tragicamente, la
realtà supera la fantasia...
a cura di AltrAgricoltura Nord Est
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tratto da "Corriere.it" - 5/1/06
Turchia, morti fratello e sorella: è aviaria.
Altre sei persone ricoverate nella stessa provincia per sospetto contagio.
La conferma dal ministero della Salute. È la prima volta che un caso di
contagio umano viene registrato in un Paese occidentale.
ANKARA (Turchia) - Alcuni casi di influenza aviaria nell'uomo sono stati
accertati nella zona orientale della Turchia. La conferma arriva dal
ministro turco della Salute, Recep Akdag, che ha annunciato come la morte
avvenuta nei giorni scorsi di un ragazzino di 14 anni, Mehmet Ali, sia da
addebitare proprio al temibile virus dei polli. Lunedì era stato smentito,
sempre da fonti ministeriali, che il decesso del ragazzo fosse dovuto
all'aviaria. Nella notte anche la sorella Fatma si è arresa al virus,
secondo quanto riferito dall'edizione turca della Cnn che ha citato fonti
sanitarie dello stesso ospedale in cui era morto il fratello Mehmet. E' la
prima volta che un caso di contagio umano viene registrato in un Paese
occidentale: tutti i precedenti casi riguardavano l'area mediorientale.
SEI RICOVERI - Dopi i due decessi sono stati segnalati altri sei ricoveri in
ospedale per sospetta influenza aviaria nella provincia orientale di Igdir,
a stessa dei due ragazzini morti, sul confine armeno, appena a nord di Agri.
Anche sette altre persone di Agri erano state ricoverate in precedenza per
presunta influenza aviaria. (REUTERS - 05 gennaio 2006)
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Tratto da "Repubblica.it" - 06/01/06
Nei giorni scorsi erano morti per lo stesso morbo i fratelli di 15 e 14
anni.
Vivevano al confine con l'Armenia e lavoravano in un allevamento di polli.
Turchia, terza vittima dell'H5N1.
In ospedale un bimbo di sei anni.
L'Oms conferma la diagnosi. Alemanno: "Da noi nessun rischio".
ANKARA - Una ragazzina di 11 anni è la terza vittima nella Turchia orientale
del virus H5N1 dell'influenza aviaria. E' sorella della quindicenne e del
quattordicenne morti nei giorni scorsi infettati dal ceppo virale che
colpisce l'uomo. I tre ragazzini vivevano in un villaggio al confine con
l'Armenia e lavoravano in un allevamento di polli. In ospedale resta un
bambino di sei anni, membro della stessa famiglia, anche lui infettato dal
virus H5N1.

E che si tratti proprio di influenza aviaria, è confermato da un dirigente
del ministero della Salute turco: l'uomo, Necdet Unuvar, ha dichiarato
infatti che a confermare la diagnosi è stata l'Organizzazione mondiale della
Sanità.

"La prima ipotesi di lavoro è che i bambini hanno toccato i polli malati,
giocato con essi, e sono stati infettati in questo modo", ha detto la
portavoce dell'Oms Fadela Chaib. Gli esperti dovranno tuttavia vedere "se si
è di fronte a casi di trasmissione interumana", considerata l'elemento
scatenante di una epidemia di influenza. La portavoce ha quindi rivolto un
appello ad evitare "panico superfluo" ed ha sottolineato che l'infezione è
"circoscritta in una provincia" nella Turchia orientale.

Quanto all'Italia, di fronte a qusti nuovi casi il ministro
dell'Agricoltura, Gianni Alemanno, ha ribadito che non ci sono rischi:
"Tutte le carni avicole in vendita qui da noi - ha dichiarato - hanno le
etichette che ne attestano l'origine. Non c'è nessun pericolo di contagio di
origine alimentare per il nostro Paese che, in ogni caso, non importa carni
dai luoghi colpiti dal virus dell'influenza aviaria".
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N.B. se volete essere cancellati da questa lista scrivete a
altragricoltura at italytrading.com
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No virus found in this outgoing message.
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Version: 7.1.371 / Virus Database: 267.14.14/222 - Release Date: 05/01/2006