Re: Insegna a tuo figlio



Ciao, Francesco

Bellissima la sua carta. Grazie per le belle imagine che hai dipinto del mio
paese, e che, vera e giusta, applicasi per la maggioranza dei brasiliani. Ci
sono, purtroppo, dei punti neri che si fa bisogno conoscere, dinunciare,
combattere e rivelare al mondo. Credo io che Frei Betto li conosca
abbastanza bene, e li esibe al rovescio nessa sua manifestazione.
Una piccola nota - scrivoti con il braccio sinistro rotto e immobilizzato.
Sono caduta - scivolata nel`orina di un cane
lasciata dentro di un`elegante shopping center, dove fu acquistare
collazione. Li sfilano il top della societa di Sao Paolo. Credo che ho
qualcosa per insegnarli, e lo faro nel mio ufficio d`avvocata, con rigore
contra la falsa ordine li imperante.

Saluti,

Priscila Scimidt
Sao Paolo - Brasile

----- Original Message ----- 
From: "Francesco Castracane" <fra.castracane at libero.it>
To: "Francesco Castracane" <fra.castracane at libero.it>
Sent: Sunday, December 04, 2005 9:58 PM
Subject: Insegna a tuo figlio


> Dal Blog di Beppe Grillo
>
> 4 Dicembre 2005
> Insegna a tuo figlio
> Frei Betto, un prete di quelli veri, che sta in mezzo alla gente, amico
del
> presidente del Brasile Lula, mi ha inviato una lettera rivolta a un
bambino
> brasiliano.
> Ma potrebbe essere un qualunque bambino del mondo, anche italiano.
> Leggetela, se volete, ai vostri figli.
>
> " Insegna a tuo figlio che il Brasile può farcela, e che deve crescere
> felice di essere brasiliano. Vi sono in questo paese giudici giusti,
benché
> questa verità possa suonare sgradevole. Giudici che, come mio padre, non
> hanno mai dato lavoro ai familiari, pur avendo figli avvocati, che mai
hanno
> sfruttato il proprio incarico per ottenere un favore e che, imparziali,
> hanno dato causa vinta anche ai poveri, contestando ricchi padroni o
aziende
> che si sono viste obbligate a riconoscere che, per certi uomini, l'onore
non
> è un bene negoziabile.
>
> Insegna a tuo figlio che in questo Paese vi sono politici integri,
> amministratori competenti, autorità meritevoli che non si lasciano
> corrompere, che non nascondono le infamie sotto il tappeto, che non hanno
> paura di risultare sgraditi agli amici o di deludere i potenti, che hanno
il
> coraggio di pensare con la propria testa e di tutelare più l'onore che la
> vita.
> Insegna a tuo figlio che non avere talento sportivo o viso e corpo da
> top-model, che sentirsi brutti a confronto dei vigenti canoni di bellezza,
> non è motivo per perdere l'autostima. La felicità non si compra né è un
> trofeo che si conquista vincendo la concorrenza; è intessuta di valori e
> virtù, e disegna, nella nostra esistenza, quel senso per il quale vale la
> pena vivere e morire.
>
> Insegna a tuo figlio che il Brasile ha dimensioni continentali e le terre
> più fertili del pianeta. Non è quindi giustificabile tanta terra senza
gente
> e tanta gente senza terra. Così come la liberazione degli schiavi ha
> tardato, ma è arrivata, anche la riforma agraria avrà il suo momento. E
> auguriamoci che sulla sua strada scorra poco sangue.
> Sappia tuo figlio che i senza terra che occupano aree incolte,
indebitamente
> accaparrate dai latifondisti o abbandonate sono, oggi, chiamati "banditi",
> come un tempo la condanna aveva colpito Gandhi, seduto sui binari delle
> ferrovie inglesi, e su Luther King che occupava le scuole proibite ai
negri.
>
> Insegna a tuo figlio che pionieri e profeti, da Gesù a Tiradentes, da San
> Francesco d'Assisi a Nelson Mandela, sono stati invariabilmente trattati,
> dalle élite del loro tempo, da sovversivi, malfattori, visionari.
>
> Insegna a tuo figlio che il Brasile è un paese lavoratore e creativo.
> Milioni di brasiliani si alzano presto ogni mattina, mangiano al di sotto
> dei loro fabbisogni e consumano la maggior parte della loro vita sul
lavoro,
> in cambio di uno stipendio che non gli garantisce nemmeno l'accesso ad una
> casa propria. E tuttavia questa gente è incapace di rubare una matita
> dall'ufficio, un mattone dal cantiere, un attrezzo dalla fabbrica. Ed è
> orgogliosa di non cadere in basso, dove allo stesso livello si ritrovano i
> banditi dai colletti bianchi ed i piccoli malviventi. É gente fatta della
> stessa materia prima di quei netturbini di Vitória che consegnarono alla
> polizia dei sacchi pieni di denaro, che rapinatori di banca avevano
nascosto
> in un secchio.
> Insegna a tuo figlio ad evitare la corsia preferenziale di questa società
> neoliberista che cerca di inculcarci che essere consumatore è più
importante
> che essere cittadino, che incensa chi dilapida fortune, che esalta più
> l'estetica che l'etica. Convincilo che la felicità non è il risultato
della
> somma di piaceri, e che la via spirituale è un tesoro che si custodisce
nel
> profondo del cuore - chi riesce ad aprirlo godrà di allegrie
indescrivibili.
> Sappia tuo figlio che il Brasile è la terra degli indios che non si sono
> piegati al giogo dei portoghesi, e di Zumbi, Angelim e Frei Caneca, di
Joana
> Angélica e Anita Garibaldi, dom Helder Câmara e Chico Mendes.
> Insegna a tuo figlio che non deve per forza essere d'accordo con il
> disordine stabilito e che sarà felice se si unirà a coloro che lottano per
> trasformazioni sociali che rendono questo paese libero e giusto.
Trasmetterà
> allora a tuo nipote l'eredità della tua saggezza.
> Insegna a tuo figlio a votare secondo coscienza, e a non avere mai
disgusto
> della politica, in quanto chi agisce così è governato da chi non ne ha, e
se
> la maggioranza dovesse provarlo, sarà la fine della democrazia. Che il tuo
> voto ed il suo siano in favore della giustizia sociale e dei diritti dei
> brasiliani immeritatamente così poveri e esclusi, per motivi politici, dai
> doni della vita.
> Insegna a tuo figlio che ad una persona bastano pane, vino e un grande
> amore. Coltiva in lui i desideri dello spirito, il rispetto verso i più
> anziani, l'amore per la natura, la difesa dei più fragili.
> Sappia tuo figlio ascoltare il silenzio, rispettare le espressioni di vita
e
> lasciarsi amare dal Dio che lo abita."
> Frei Betto
>
>
>
>
> --
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> Si sottintende l'accettazione della Policy Generale:
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