Insegna a tuo figlio



Dal Blog di Beppe Grillo 

4 Dicembre 2005 
Insegna a tuo figlio 
Frei Betto, un prete di quelli veri, che sta in mezzo alla gente, amico del
presidente del Brasile Lula, mi ha inviato una lettera rivolta a un bambino
brasiliano.
Ma potrebbe essere un qualunque bambino del mondo, anche italiano.
Leggetela, se volete, ai vostri figli.

“ Insegna a tuo figlio che il Brasile può farcela, e che deve crescere
felice di essere brasiliano. Vi sono in questo paese giudici giusti, benché
questa verità possa suonare sgradevole. Giudici che, come mio padre, non
hanno mai dato lavoro ai familiari, pur avendo figli avvocati, che mai hanno
sfruttato il proprio incarico per ottenere un favore e che, imparziali,
hanno dato causa vinta anche ai poveri, contestando ricchi padroni o aziende
che si sono viste obbligate a riconoscere che, per certi uomini, l’onore non
è un bene negoziabile. 

Insegna a tuo figlio che in questo Paese vi sono politici integri,
amministratori competenti, autorità meritevoli che non si lasciano
corrompere, che non nascondono le infamie sotto il tappeto, che non hanno
paura di risultare sgraditi agli amici o di deludere i potenti, che hanno il
coraggio di pensare con la propria testa e di tutelare più l'onore che la
vita.
Insegna a tuo figlio che non avere talento sportivo o viso e corpo da
top-model, che sentirsi brutti a confronto dei vigenti canoni di bellezza,
non è motivo per perdere l'autostima. La felicità non si compra né è un
trofeo che si conquista vincendo la concorrenza; è intessuta di valori e
virtù, e disegna, nella nostra esistenza, quel senso per il quale vale la
pena vivere e morire. 

Insegna a tuo figlio che il Brasile ha dimensioni continentali e le terre
più fertili del pianeta. Non è quindi giustificabile tanta terra senza gente
e tanta gente senza terra. Così come la liberazione degli schiavi ha
tardato, ma è arrivata, anche la riforma agraria avrà il suo momento. E
auguriamoci che sulla sua strada scorra poco sangue. 
Sappia tuo figlio che i senza terra che occupano aree incolte, indebitamente
accaparrate dai latifondisti o abbandonate sono, oggi, chiamati "banditi",
come un tempo la condanna aveva colpito Gandhi, seduto sui binari delle
ferrovie inglesi, e su Luther King che occupava le scuole proibite ai negri.

Insegna a tuo figlio che pionieri e profeti, da Gesù a Tiradentes, da San
Francesco d'Assisi a Nelson Mandela, sono stati invariabilmente trattati,
dalle élite del loro tempo, da sovversivi, malfattori, visionari. 

Insegna a tuo figlio che il Brasile è un paese lavoratore e creativo.
Milioni di brasiliani si alzano presto ogni mattina, mangiano al di sotto
dei loro fabbisogni e consumano la maggior parte della loro vita sul lavoro,
in cambio di uno stipendio che non gli garantisce nemmeno l'accesso ad una
casa propria. E tuttavia questa gente è incapace di rubare una matita
dall'ufficio, un mattone dal cantiere, un attrezzo dalla fabbrica. Ed è
orgogliosa di non cadere in basso, dove allo stesso livello si ritrovano i
banditi dai colletti bianchi ed i piccoli malviventi. É gente fatta della
stessa materia prima di quei netturbini di Vitória che consegnarono alla
polizia dei sacchi pieni di denaro, che rapinatori di banca avevano nascosto
in un secchio. 
Insegna a tuo figlio ad evitare la corsia preferenziale di questa società
neoliberista che cerca di inculcarci che essere consumatore è più importante
che essere cittadino, che incensa chi dilapida fortune, che esalta più
l'estetica che l'etica. Convincilo che la felicità non è il risultato della
somma di piaceri, e che la via spirituale è un tesoro che si custodisce nel
profondo del cuore - chi riesce ad aprirlo godrà di allegrie indescrivibili.
Sappia tuo figlio che il Brasile è la terra degli indios che non si sono
piegati al giogo dei portoghesi, e di Zumbi, Angelim e Frei Caneca, di Joana
Angélica e Anita Garibaldi, dom Helder Câmara e Chico Mendes. 
Insegna a tuo figlio che non deve per forza essere d'accordo con il
disordine stabilito e che sarà felice se si unirà a coloro che lottano per
trasformazioni sociali che rendono questo paese libero e giusto. Trasmetterà
allora a tuo nipote l'eredità della tua saggezza. 
Insegna a tuo figlio a votare secondo coscienza, e a non avere mai disgusto
della politica, in quanto chi agisce così è governato da chi non ne ha, e se
la maggioranza dovesse provarlo, sarà la fine della democrazia. Che il tuo
voto ed il suo siano in favore della giustizia sociale e dei diritti dei
brasiliani immeritatamente così poveri e esclusi, per motivi politici, dai
doni della vita.
Insegna a tuo figlio che ad una persona bastano pane, vino e un grande
amore. Coltiva in lui i desideri dello spirito, il rispetto verso i più
anziani, l’amore per la natura, la difesa dei più fragili. 
Sappia tuo figlio ascoltare il silenzio, rispettare le espressioni di vita e
lasciarsi amare dal Dio che lo abita.”
Frei Betto