Pedofilia mediatica



Dal blog di Beppe Grillo

2 Dicembre 2005 
Pedofilia mediatica 
Ricevo la cronaca di un esempio di pedofilia mediatica da parte di un
ragazzo oggetto di insane attenzioni, eccola…
“Caro Beppe Grillo,
sono un ragazzo di 18 anni di Roma che la sera del 28/11 ha avuto
l'occasione di partecipare all'incontro con Marco Tronchetti Provera
organizzato dall'Osservatorio Giovani-Editori che lei credo conosca molto
bene. Spero lei legga questa lettera e magari mi risponda perché alla fine
di tutto ciò che sto per raccontare sono stato colto da una grande tristezza
e un grande disamore per il giornalismo, del quale in futuro vorrei far
parte, e un suo commento potrebbe farmi tornare il buon umore.
Le scrivo per raccontare di come una semplice domanda fatta da me a
Tronchetti Provera abbia suscitato molti mugugni da parte degli
organizzatori, Andrea Ceccherini e Pietro Calabrese, e del diretto
interessato. Ma parto dal principio: splendido il Grand Hotel nel centro di
Firenze, sala impeccabile, servizio dei migliori e le note di "Una vita da
mediano" di sottofondo perl'entrata in scena di MTP.
Sul palco davanti a noi siedono lui, Ceccherini e Calabrese. Ceccherini
comincia con un'introduzione che sa di ode per MTP (impressionante la
somiglianza con Berlusconi, sia nell'atteggiamento che nella
parlata!!!):"Uno che si è fatto da solo, uno che la notte dorme tranquillo,
uno che serve da esempio per voi giovani". Poi è il momento del direttore di
Panorama che rassicura noi ragazzi "Sciolgo il ghiaccio con qualche domanda
poi ampio spazio alle vostre curiosità".
Morale della favola: 35' di domande per Calabrese, 20' per noi. Il dibattito
è durato 55'
su 75' previsti. C'erano ragazzi venuti da molto lontano con anche 8 ore di
treno dietro.
Queste domande puzzano di preconfezionate e quando MTP risponde sul valore
della famiglia scrivo sul mio foglio una domanda che non potrò fare "Cosa ne
pensa dei matrimoni di convenienza?". Poi si parla ancora di Dignità, casse
sane per Telecom, innovazione all'avanguardia, esempio di gestione
manageriale-imprenditoriale impeccabile: insomma, tutto assume i connotati
di una farsa, una splendida cornice per un personaggio potente che deve
essere idolatrato.
Passiamo alle domande dei ragazzi che sembrano più generali dove MTP può
tranquillamente dire ciò che vuole sfoderando la classica mentalità
perbenista e moralista di una classe dominante che ha i suoi scheletri
nell'armadio ma occhio a tirarli fuori. "Lei è il mio mito,come è diventato
così ricco senza essere disonesto?" oppure "Che consigli mi dà per fare
carriera come lei?". 
A questo punto mi ricordo perché sono lì:
una discussione riguardo l' uso dei quotidiani in classe e dell'informazione
con il proprietario di diverse quote del Corriere della Sera. Chiedo il
microfono, Calabrese mi concede una domanda e comincio:
" Buonasera a tutti. Sono Ludovico Schiavo del liceo Giulio Cesare di Roma.
Cito Ceccherini "leggere serve a crescere" ma credo che bisogna vedere cosa
si legge. Personalmente, per informarmi su fatti, accadimenti e notizie che
possono risultare scomode al potere politico, manageriale e imprenditoriale,
di cui Lei è il massimo esponente, amo utilizzare i canali, purtroppo poco
conosciuti, della controinformazione e le faccio un esempio: Beppe Grillo,
che Lei, Mtp e tutto l'osservatorio dovreste conoscere bene, almeno credo.
Cosa ne pensa di questa scelta mia e di molti miei coetanei? "
MTP( diventato nero in volto mentre Ceccherini si risistema sulla sedia
imbarazzato): "Mah, Beppe Grillo è un talento sprecato. Passiamo a un'altra
domanda."
Ludovico (mi riprendo il microfono e proseguo): "Scusi, io mi aspettavo una
risposta più condita, se possibile."
MTP (Calabrese mi fa segni di smetterla):"Cosa dire su Beppe Grillo?!
Potrebbe."
Ludovico( lo interrompo): "Forse non mi sono espresso bene, la domanda era
un'altra e Grillo era solo un esempio. Riformulo la domanda in 4 parole:
cosa ne pensa della controinformazione?"
MTP(dopo qualche secondo di riflessione):"La controinformazione non esiste.
E' un'invenzione. Uno strumento che serve durante i regimi e in Italia il
regime non c'è. Noi dobbiamo formarvi come nuova classe dirigente e dovete
affidarvi a ciò che vi viene detto dai quotidiani in classe, Il resto non
esiste.."
Lascio a lei le conclusioni ma queste cose forse le diceva Hitler. Non è
forse grave dire che devono "formare una nuova classe dirigente" seguendo
loro come modelli? Ma che siamo robots? Androidi? Macchine? 
A questo punto mi viene in mente il libro di Lopez e Travaglio, del quale
lei ha scritto la postfazione "REGIME". Dietro la copertina c'è una frase di
Montanelli riguardo la dittatura e l'avrei volentieri rammentata a MTP, ma
non mi è stato concesso. Insomma: mi levano il microfono e
Calabrese,imbarazzato, tronca il dibattito dicendo che MTP deve partire.
Bene: baci e abbracci e tanti saluti.
L'applauso per la risposta alla mia domanda è stato quanto mai forzato tanto
che se alle prime risposte tutti avevano applaudito, in quel momento solo
alcuni hanno espresso il loro consenso (sincero???). Cosa dire quindi???
Grazie a te conosco molte cose che altrimenti non conoscerei. Ma l'altra
sera ho capito che questo ambiente fa schifo.
Altri ragazzi si sono complimentati con me per la domanda ma non credo di
aver fatto nulla di che. Era una domanda legittima e sono stato liquidato
con poche parole. Avremo mai la possibilità di far sparire dal potere gente
come questa che sta rovinando noi e questo Paese? Mi sono disamorato,
ripeto, e mi serve un'iniezione di coraggio. Spero che lei risponda a questa
mia lettera perché, chissà quanti te lo dicono, per me è importante. Lei dà
sempre spazio a tutti e ogni partecipante del tuo blog si sente tale e
importante quanto gli altri: questo è uno dei suoi tanti pregi.
Ora la saluto e la ringrazio per l'attenzione. Arrivederci.”
Ludovico Schiavo