Il digitale terrestre è uno zombie



Dal Blog di Beppe Grillo 

1 Dicembre 2005 
Il digitale terrestre è uno zombie 

I guru mondiali dell’Information Technology: Bill Gates (Microsoft), Steve
Jobs(Apple), Larry Page (Google), Iorma Olilla (Nokia), Gordon Moore (Intel)
si sono riuniti per una intera settimana in una località del Wyoming per
discutere del futuro.
L’incontro è stato trasmesso in televisione come un reality show ed è stato
il programma più seguito negli Stati Uniti.
In sette giorni si è discusso di strategia, di tecnologia, di tutto.
Ma non è mai stato menzionato neppure una volta il digitale terrestre (DTT).
Mi ricordo che a maggio all’incontro della Bagnaia davanti a Gasparri,
Cattaneo, Confalonieri e il subdolo Mentana, (Tronchetti non c’era, si era
chiuso in camera), dissi ad alta voce che il DTT era una tecnologia finta.
Confalonieri, ex compagno di asilo del portatore nano di decoder digitali,
si alzò in piedi e tutto rosso in faccia gridò: “Chi è questo Masaniello che
rompe il cazzo?”
Oggi si è decretato il fallimento del DTT. Sono stati venduti con i
contributi statali, e quindi con i nostri soldi, solo tre milioni (rispetto
ai venti milioni di famiglie italiane) di inutili decoder, e il governo ha
deciso di spostare in avanti di due anni l’adozione obbligatoria del DTT.
Sulla Rete si possono vedere già oggi, se la linea arriva (come negli altri
Paesi), se la linea è veloce (come negli altri Paesi), se ha un costo
ragionevole (come negli altri Paesi) centinaia di canali televisivi.
Chi ci ha guadagnato da DTT? Chi ci sta guadagnando dall’adozione di una
tecnologia zombie? Un giorno dovremo pur farli i conti.
Nel frattempo suggerisco, anche per l’Italia, un bell’incontro di guru
trasmesso in diretta tv, con Landolfi, Stanca, Gasparri, Confalonieri e
Paolo Berlusconi.
A quelli che hanno comprato il decoder-pacco consiglio di portarlo a casa
del papà del progetto, Gasparri, e farsi ridare i soldi