rassegna stampa- INDIA: 3000 DONNE BRUCIANO LE SEMENTI OGM



a cura di AltrAgricoltura Nord Est
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tratto da "Green Planet" - 21/04/05
INDIA: 3000 DONNE BRUCIANO LE SEMENTI OGM
Gmwatch, marzo 2005 INDIA: 3000 DONNE BRUCIANO LE SEMENTI OGM
Proteste: le sementi OGM e gli ibridi hanno spinto le popolazioni rurali in
un circolo vizioso di poverta, indebitamento e fame.
Sementi geneticamente modificate bruciate in India da piu di 3000 donne.
Chiedendo che l'Orissa venga dichiarata uno Stato “biologico”, piu di 3000
donne delle etnie locali hanno fatto un falò di semi di cotone e grano
ibridi e OGM.
Camminando lungo le strade della citta, le donne hanno scandito slogan
condannando le sementi GM e il grano ibrido che le hanno spinte in un
circolo vizioso di poverta, indebitamento e fame.
Le donne hanno annunciato che hanno già dichiarato 200 villaggi nella fascia
di territorio statale abitato dalle tribu locali “villaggi biologici”, e
stanno coltivando sementi indigene in piu di 17.000 acri di terreno a
Orissa.
La lettera con le richieste delle donne sottolinea che “a causa dell’
incontrollato uso di prodotti chimici e della meccanizzazione in
agricoltura, il problema della disoccupazione si e molto aggravato, e
potrebbe velocemente sfociare in atti di estremismo e violenza nella
splendido e pacifico stato di Orissa”.
La richiesta di cibo biologico, prodotti forestali ed erboristici sta
crescendo al tasso di almeno il 20% l’anno nel mercato mondiale.
Ci sono dunque grandi possibilita di guadagnare quote di mercato
internazionale promovendo l’agricoltura biologica nello stato ed esportando
le produzioni.
Le donne hanno dichiarato che la<!--StartFragment --> la nuova legge sulle
sementi va esattamente contro la “Plant Varieties Protection and Farmers’
Right Act” del 2001 (PVPFA, la legge per la protezione delle varieta
vegetali e dei diritti degli agricoltori), a chiara dimostrazione
dell'influenza dalle multinazionali delle sementi sul governo.
Orissa Nari Samaj (ONS), l’organizzazione tribale femminile con circa
200.000 iscritte ha chiesto lo stralcio della nuova legge, e pretende dal
governo il riconoscimento dei diritti delle persone sulle sementi locali.
(traduzione di Matteo Civiero - Gmwatch, marzo 2005)
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