Re: CONAD - demonizzare la RSI o deminizzare l'impresa profit?]



Il 12 Feb 2005, alle 18:58, Nicoletta Landi ha scritto:

> Diciamo che e' da tempo che vlevo discutere su questo in lista RES.
> Gia' piu' volte Saroldi ha cercato di farmi entrare nella zucca il
> concetto che impresa profit e' male per definizione (che ne e' dei
> perdenti nella competizione, ecc). Ma io c'ho la zucca dura e vivo nel
> 2005. Riprovate, magari questa volta entra  :).

forse è vero quello che ti dice andrea, o forse non lo è del tutto...
questo ragionamento mi interessa e mi piacerebbe sentire anche 
altri punti di vista. Non ho risposte, ma vorrei sviluppare queste idee 
in lista.

faccio questo ragionamento: l'impresa profit "compete" nel 
mercato. come nella legge della giungla (estremizzo), il più forte 
(perchè ha prodotti migliori, o perchè li sa promuovere meglio, o 
perchè qualcuno l'aiuta) vince. e il perdente? a casa: chiude o viene 
"assorbito" da qualcun altro.

ora, molti di noi, immagino, lavorano in imprese "profit". anche il 
contadino da cui, per esempio, vado a prendere le carote, o la 
cantina dove compro il vino sono, che lo vogliamo o no, imprese 
profit. piccole ma profit.

allora: c'è un limite in cui il "profit" è accettabile? e se c'è, qual'è il 
limite? il fatturato? il numero dei dipendenti? o che altro?

per la coop, credo, il discorso sia simile. se la coop decide di fare 
un percorso "virtuoso", possiamo accettarlo come consumatori 
critici? o diciamo che, nonostante tutto, non ci interessa?
io credo che occorrerebbe, in questo caso, vedere quali iniziative 
costringe a prendere la SA8000. poi potremo decidere se ci basta.

ciao
patrizio