Re: Consumo di carne



Grazie a Franz per la sua chiara esposizione di punti di vista che mi trovano completamente d'accordo.

Infatti io non ho mai parlato di consumo di carne come di qualcosa di strettamente indispensabile per la nostra vita e alla quale nessuno possa rinunciare (a parte, ripeto, i bambini, il cui equilibrio di crescita secondo me è troppo delicato per consentire di farli crescita con una dieta vegana: penso che un certo rischio di malnutrizione ci sia, a meno che la dieta non sia seguita da un vero esperto, non sempre a disposizione di chiunque), bensì ho contestato alcuni dati "scientifici" portati in questa mail list per "dimostrare" che

1) di carne si muore
2) consumare solo  vegetali rispetta l'ambiente


Oltre alle aziende agricole biologiche stanno prendendo piede sempre più anche allevamenti "etici e biologici", nei quali le mucche sono libere di pascolare e il latte viene loro preso come una volta, senza schiavizzare gli animali come in molti allevamenti. Il fatto è che la gente consuma troppo cibo, per questo nascono allevamenti/agricolture intensive, la causa di disastri ecologici e estinzioni !!! Ma, come già ho detto e come ha ripetuto Franz, anche l'agricoltura intensiva causa danni e porta morte agli animali, a causa di deforestazioni, concimazioni, diserbazioni, desertificazione a causa del fatto che gli agricoltori pensano alla tecnica rotativa col maggese una perdita di tempo. Queste conseguenze non sono meno trascurabili, sulla morte animale e estinzioni di varie specie, di quello che portano gli allevamenti.

Tu, Gianluca, avrai sicuramente più oggettività di me nel poter scegliere fra un tipo di aliemntazione e un altro, però non puoi pensare di avere più oggettività di me o di Franz nel guardare globalmente la cosa, prendendo in considerazione che, rispondendo ai due punti principali della mail list sopra riportati:

1) anche di vegetali si muore e SICURAMENTE (dati scientifici e pubblicazioni scientifiche) più spesso che di carne, considerato il rischio aflatossine e gli alcaloidi contenuti nelle piante e il fatto che causino molte più allergie di quanto possa fare la carne

2) anche l'agricoltura fa i suoi morti, e ne fa molti, ma tanti, così tanti da non poter sentirsi a posto con la coscienza riguardo la morte e la sofferenza degli altri animali.


Non si tratta di arroccarsi su posizioni sterili: si tratta piuttosto di non chiudere gli occhi sugli aspetti di un argomento (danni dell'agricoltura) solo perchè li si è aperti prima su altri (danni alla salute e morte animale causati dalla carne).

Anche gli spunti e le strade che ho indicato io si possono approfondire su internet...


Giorgio












qwavem at libero.it wrote:

qui nessuno sta difendendo la produzione intensiva di carne!

vorrei fare un pò di chiarezza dal punto di vista ecologico su molte affermazioni avvenute in questa  discussione

l'animale più simile a noi il Pan paniscus o scimpazè bonobo (da non confondere con  il pan troglodites o scimpanzè comune) integra la sua alimentazione nutrendosi di insetti e larve e raramente (ma forse è solo un vizio della modalità di osservazione) caccia in modo cooperativo piccoli roditori e ungulati, dividendo poi la carne tra gli individui che hanno partecipato alla caccia...

la specie umana dal punto di vista ecologico è un onnivoro opportunista, con divisione dei compiti, ossia può assimilare alimenti di varia origine (animale e vegetale) rispondendo alle variazioni ambientali (sia stagionali che geografiche), all'inizio ella nostra evoluzione siamo stai cacciatori raccoglitori, poi pastori nomadi e solo dopo agricoltori...questo si riflette anche nei corredi enzimatici per la digestione degli alimenti

non possiamo essere veri vegetariani in natura perchè non siamo in grado di digerire la cellulosa e la lignina, cosa che i veri erbivori fanno (il loro stomaco diviso in più comparti con batteri simbionti lo permette), l'aumento della percentuale di vegetali nella dieta dipende da un aumento di livello tecnologico che permette la cottura dei cereali e la conseguente assimilazione degli amidi..
il nostro intestino è più lungo di quello dei carnivori, ma è più corto di quello dei carnivori...
animale uomo è fra i pochi che conservano caratteristiche del cucciolo nell'adulto (neotenia) ossia le proporzioni corpo testa, le dimensioni degli occhi, l'assenza di pelo (soggettiva ;-)), questa "mutazione" ha permesso per esempio, la conservazione della lattasi anche nell'adulto, successiva alla scoperta della pastorizia e alla conseguente abbondanza di un alimento ricco come il latte...

i dati di produzione agricola a cui si riferiscono lo stime dell'enorme spreco di cerali necessari all'alimentazione animale si rifanno allo produttività di un'agricoltura intensiva che rispetto l'ambiente è altrettanto criminale della zootecnia "moderna", concimi chimici, pesticidi, diserbanti, fitofarmaci, lavorazioni meccaniche...
purtoppo le rese del biologico non sono uguali, qui dove vivo io sono esattamente la metà rispetto il convenzionale...
in più gli ibridi ad alta produttività che sono stati selezionati recetemente non sono così sani (il tenore di glutine del grano si è alzato in modo enorme, per esigenze puramente produttive e commerciali, con "somma gioia" dei celiaci che stanno aumentando...), le verdure prodotte in modo intensivo in serra non credo siano così complete dal punto di vista alimentare...
A livello agronomico poi la cosa si complica e molto...
per non impoverire i terreni devo praticare delle rotazioni e tenerli a riposo, cosa che mi riduce ancora le rese (oggi si spande NPK e si semina, un anno dopo l'altro)
stessa cosa avvenuta per le selezioni dei principali animali allevati per carne dove sono stati privilegiate la crescita veloce e le alte rese in grasso e carne, per avere carcasse pesanti, non si è pensato ad una selezione di animali dalle caratteristiche più salubri..

scusate la lunghezza
franz



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