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Non agli OGM

Sono ben 439 i comuni che hanno approvato delibere contro l'introduzione di
semi transgenici sul proprio territorio e  12 le regioni che hanno preso
provvedimenti analoghi. In questi giorni l'Austria e la Grecia hanno chiesto
all'Unione europea di essere dichiarate Zone libere da Ogm. Qualora
ricevessero risposte positive, i due paesi potrebbero proibire la
coltivazione e l'importazione di semi geneticamente modificati. Sarebbero i
primi recinti anti-Ogm all'interno della Ue, dopo la recente abolizione
della moratoria sul mais transgenico. Il dossier presentato dall'Austria
argomenta la pericolosità dei geni introdotti nelle piante di mais e colza
per combattere i parassiti: oltre a distruggere gli insetti nocivi, i geni
potrebbero avere effetti imprevedibili sugli altri insetti e gli animali
autoctoni delle Alpi. Anche il gene di tolleranza all'erbicida [è il kit di
vendita dei prodotti transgenici: pesticidi e semi, i cui geni sono stati
modificati per resistere a uno specifico pesticida], introdotto dai
laboratori dei giganti del transgenico, può avere un forte impatto sull'
ecosistema circostante. Le piante infestanti prossime alle coltivazioni
transgeniche, una volta contaminate, possono a loro volta sviluppare
resistenza nei confronti dei pesticidi, il che indurrebbe ad aumentare
inutilmente la dose di prodotti chimici con gravi danni sull' ambiente
circostante. Alcune piante transgeniche possono inoltre essere all'origine
di una pericolosissima resistenza agli antibiotici. La decisione di Grecia e
Austria potrebbe comunque creare nuovi elementi di tensione tra l' Unione
europea e gli Stati uniti, che già in occasione della moratoria avevano
denunciato l'Ue alla Wto, accusandola di infrangere le regole del "libero"
commercio. Il governo Italino e in particolare il ministro delle attività
agricole Alemanno, nel suo stile di parlare bene e razzolare malissimo non
ha ancora presentato uno straccio di proposta in materia. Il governo morente
di Berlusconi  anche su questo tema segue il doppio binario che  da un lato
lascia il ministro a fare solenni dichiarazioni contro gli OGM e dall'altro
in sede di commissione europea si fa rappresentare dal capofila della lobby
del Biotek il sottosegretario Scarpa Bonazza Bonora che continua a mirare a
fare del nostro paese il cavallo di troia  degli interessi USA in Europa in
particolare sulla questione degli OGM. Non è un caso a taale proposito  il
voto favorevole  del sottosegretario Bonazza a nome del governo italiano
alla commissione europea al via libera del primo Mais Ogm in Europa, Bonazza
infatti proviene dal veneto una delle ultime regioni italiane  che non vuole
prendere posizione in materia di OGM. L'assessore all'agricoltura del veneto
il Dott Conta, favorevole agli Ogm è  ben sostenuto su questa posizione
oltre che dal presidente della regione veneta Galan e dalla maggioranza di
Forza Italia  nel veneto di cui il sottosegretario Scarpa Bonazza
rappresenta la componente più filo Amerikana. La mobilitazione della
settimana scorsa contro le politiche comunitarie e contro le decisioni del
governo Berlusconi di accelerare con la scelta del disaccoppiamento totale
la crisi del comparto agricolo e l'abbandono delle campagne  ha visto le
forze del movimento gli agricoltori i consumatori e i lavoratori dell'
agroindustria  a darsi una piattaforma di lotta e di  prossime scadenze che
vede la questione degli OGM nella sua centralità.    Le forze del movimento
e del centro sinistra nella ripresa dell'iniziativa contro gli Ogm hanno su
questo tema sia livello comunitario, nazionale e regionale una grande
occasione per invertire la rotta come ha ben fatto l'Austria e la Grecia e
nel operare un contributo alla  stesura del prossimo programma di governo
sia nazionale che regionale.
Guglielmo Donadello

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