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Austria/Grecia. Zone libere da Ogm

Si moltiplicano le regioni di tutta Europa che si dichiarano “libere da Ogm”
. Fino all’aprile scorso, solo in Italia, erano ben 439 i comuni che hanno
approvato delibere contro l’introduzione di semi transgenici sul proprio
territorio, 12 le regioni che hanno preso provvedimenti analoghi. Adesso l’
Austria e la Grecia hanno chiesto all’Unione europea di essere dichiarate
Zone libere da Ogm. Qualora ricevessero risposte positive, i due paesi
potrebbero proibire la coltivazione e l’importazione di semi geneticamente
modificati. Sarebbero i primi recinti anti-Ogm all’interno della Ue, dopo la
recente abolizione della moratoria sul mais transgenico. Il dossier
presentato dall’Austria argomenta la pericolosità dei geni introdotti nelle
piante di mais e colza per combattere i parassiti: oltre a distruggere gli
insetti nocivi, i geni potrebbero avere effetti imprevedibili sugli altri
insetti e gli animali autoctoni delle Alpi. Anche il gene di tolleranza all’
erbicida [è il kit di vendita dei prodotti transgenici: pesticidi e semi, i
cui geni sono stati modificati per resistere a uno specifico pesticida],
introdotto dai laboratori dei giganti del transgenico, può avere un forte
impatto sull’ecosistema circostante. Le piante infestanti prossime alle
coltivazioni transgeniche, una volta contaminate, possono a loro volta
sviluppare resistenza nei confronti dei pesticidi, il che indurrebbe ad
aumentare inutilmente la dose di prodotti chimici con gravi danni sull’
ambiente circostante. Alcune piante transgeniche possono inoltre essere all’
origine di una pericolosissima resistenza agli antibiotici. La decisione di
Grecia e Austria potrebbe comunque creare nuovi elementi di tensione tra l’
Unione europea e gli Stati uniti, che già in occasione della moratoria
avevano denunciato l’Ue alla Wto, accusandola di infrangere le regole del
“libero” commercio. [A.M.]
N.B. se volete essere cancellati da questa lista scrivete a
altragricoltura at italytrading.com