Re: Israele



Magdi Allan è un miracolato assunto dai media
gnostici, ovvero la quasi totalità, e Sofri ha
veramente sofferto della prigionia ed è vittima della
sindrome di Stoccolma.
--- "antonelloa71 at libero.it" <AntonelloA71 at libero.it>
ha scritto: 

> Israele cerca un’alternativa alla politica
> unilaterale degli Usa: l’analisi di Magdi Allam
> 
> 
> 
> Ha ripercorso i momenti salienti degli ultimi mesi
> della politica israeliana. Partendo dalla decisione
> del ritiro unilaterale da Gaza, con il cambiamento
> della strategia di Gerusalemme aperta verso nuove
> soluzioni del conflitto mediorientale. Sofri ha
> aggiunto che, soprattutto con le modalità con cui è
> stata raggiunta la tregua di agosto, si scorge il
> tentativo di Israele di aprire di più verso l’Onu ed
> altri organismi internazionali cercando alternative
> alla politica dell’unilateralismo di Washinghton,
> che come ha affermato “si è rivelata un fallimento,
> perché non riesce più a trovare una via d’uscita
> dalla crisi irreversibile venuta a crearsi in
> Afghanistan ed Iraq”.
> In tal senso ha auspicato un maggiore ruolo per
> l’Unione Europea nel processo di pace e ha concluso
> l’intervento affermando che “il conflitto
> mediorientale si risolverà solo quando questa
> regione non sarà così importante per il resto del
> mondo”. Suggerendo una maggiore indipendenza dal
> fattore economico, e più precisamente dal petrolio,
> che condiziona pesantemente l’azione politica per la
> risoluzione del conflitto arabo-israeliano. Nella
> parte finale del convegno è intervenuto il
> vicedirettore del Corriere della Sera, Magdi Allam
> che ha introdotto il tema del pericolo
> fondamentalista islamico sia per la società
> occidentale e sia per il mondo arabo. Dapprima ha
> speso qualche parola per come è mutata la minaccia
> nell’ultimo decennio, e poi ha descritto come è
> deteriorata la situazione. “La globalizzazione ha
> unito il terrorismo islamista nella predicazione
> dell’odio nei confronti di Usa ed Israele.
> Attraverso internet, nelle moschee e nei centri
> culturali si reclutano i robot della morte”. Durante
> il suo intervento, il giornalista egiziano, ha
> esteso l’analisi a ciò che succede nei paesi arabi
> moderati. “Il problema interno dell’Islam è che non
> accetta il pluralismo. Negli anni Novanta ci sono
> stati 150 mila morti in Algeria, perché condannati
> di apostasia, in uno Stato ritenuto infedele”. Nel
> contesto di questa analisi Magdi Allam ha
> riconosciuto che l’Occidente malato di relativismo
> culturale non ha ancora compreso le modalità con cui
> affrontare il rapporto con l’Islam. 
> 
> 


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