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COMUNICATO STAMPA
- Subject: COMUNICATO STAMPA
- From: Catherine Dickehage <c.dickehage at icsitalia.org>
- Date: Mon, 22 Sep 2003 19:27:06 +0200
In allegato Per info Catherine Dickehage Relazioni Esterne ICS Tel 06 85355081 Fax 06 85355083 comunicazione at icsitalia.org Cell 348 5814954 COMUNICATO STAMPA Bratislava, Budapest, Vukovar e da oggi a Novi Sad Continua il viaggio della Nave del "Danubio, l'Europa si incontra" La nave con i partecipanti all'iniziativa "Danubio, l'Europa si incontra", iniziativa promossa da Osservatorio Balcani e ICS Consorzio Italiano di Solidarieta', e' giunta a Bratislava il 14 settembre dove si e' svolto l'incontro sul commercio equo e solidale ed ha proseguito poi per Budapest, Vukovar e da stasera sara' a Novi Sad. L'intervento del direttore del German Marshall Fund, Pavol Dames, esce dal tono compassato dei saluti ed esce dal seminato. Il tema della giornata infatti e' il commercio equo, attraverso i confini. Ma la nave, partita da Vienna il 12 settembre, e' diretta a Belgrado, nei Balcani, ed e' questo luogo, fisico e simbolico, ad informare di se' tutti gli incontri che si svolgono lungo il fiume. L'esempio della Slovacchia, e delle associazioni che da soli due anni a Bratislava hanno iniziato a lavorare nel campio del commercio equosolidale, mostra che anche lo sviluppo del commercio alternativo, verso e attraverso l'Europa puo' davvero contribuire alla integrazione dal basso dei Balcani, al suo sviluppo, abbattendo i confini in modo 'solidale'. La tappa a Budapest ha visto invece un confronto su acqua e ambiente. E su una nuova idea di Europa. Il titolo eloquente della tappa dedicata all'ambiente è: "Nuove strategie per aumentare la consapevolezza sulle tematiche ambientali e sulla gestione partecipata delle risorse idriche nel quadro del processo di allargamento della Unione Europea." In questo caso, il lavoro organizzativo di Osservatorio Balcani è supportato da Legambiente e dal Comitato Italiano per il Contratto Mondiale sull'Acqua, insieme al Centro Regionale per l'Ambiente (REC), che ospita la iniziativa nella sede centrale della organizazzione a Szentendre (Budapest). Dopo gli interventi introduttivi e la presentazione di Marta Szigeti Bonifert, direttrice del Rec, hanno preso la parola Mara Silina in rappresentanza dell'European Environmental Bureau, coordinamento di organizzazioni non governative che lavorano su tematiche ambientali, e Philip Weller, della Commissione Internazionale per la Protezione del Danubio (ICPDR). "Il Danubio - ha dichiarato Weller - raggiunge naturalmente da secoli quello che stiamo cercando con fatica di conseguire politicamente, la unione delle comunita' locali che si affacciano lungo il corso del grande fiume." E' un'area nella quale vivono 82 milioni di persone, di 18 paesi diversi, 10 dei quali attraversati direttamente. Il direttore della Commissione ha ricordato gli scopi della organizzazione da lui rappresentata, prevalentemente di coordinamento e monitoraggio. Weller ha ricordato che il primo giugno 2004 verra' celebrata la prima "giornata internazionale del Danubio", evento che verra' contrassegnato da diverse iniziative a livello locale e internazionale. Nel pomeriggio, al centro regionale di Szentendre, il livello dei ragionamenti assume un taglio meno tecnico e piu' politico. Mentre un panel riunisce i partecipanti attorno alla questione "Democrazia degli ecosistemi fluviali: strategie per la gestione sostenibile delle risorse idriche", il secondo incontro si occupa di "Acqua e diritti nella nuova Europa". E' attorno a questa questione, quella della "nuova Europa", che si catalizza l'interesse dei viaggiatori della nave, oltre 60 persone provenienti da paesi Ue, paesi che accederanno l'anno prossimo e paesi che "forse". Il gruppo è stato raggiunto a Budapest da un nutrito gruppo di esponenti di associazioni e organizzazioni non governative ungheresi, croate e slovacche. "L'Europa si incontra", infatti. Ma quale Europa? Emilio Molinari, vicepresidente del Contratto Mondiale sull'acqua, entra subito nel vivo del discorso: "Oggi siamo di fronte a due emergenze. Da un lato siamo in presenza di un trend insostenibile: l'acqua, già oggi, e' un bene raro. L'altra emergenza - prosegue Molinari - e' costituita dalla tendenza alla privatizzazione dei servizi idrici. La crisi ambientale si riversa così sul terreno sociale e politico. Su questo siamo chiamati ad esprimerci come cittadini del mondo. Il WTO oggi a Cancun pone come prioritaria la questione della liberalizzazione dei servizi idrici pubblici." decidere l'utilizzo delle risorse secondo un modello partecipativo. Opporsi al neoliberismo non vuol dire proporre lo statalismo. C'e' una concreta possibilita' di affermare un modello nuovo di democrazia partecipativa, dal basso." Vukovar e poi Novi Sad, da stasera, saranno le prossime tappe del viaggio. Dal 18 settembre Belgrado.
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