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RE: Africanews Novembre 2000 - Malawi: I lavoratori domestici, sfruttati e tremendamente sottopagati



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Grazie,

Ben Parker
Nairobi


> -----Original Message-----
> From: pck-africa-request@peacelink.it
> [mailto:pck-africa-request@peacelink.it]On Behalf Of Africanews
> Sent: 20 November 2000 14:14
> To: pck-africa@peacelink.it
> Subject: Africanews Novembre 2000 - Malawi: I lavoratori domestici,
> sfruttati e tremendamente sottopagati
> 
> 
> AFRICANEWS - Versione Italiana
> Nr.31  - NOVEMBRE  2000
> 
> Malawi
> I lavoratori domestici, sfruttati e tremendamente sottopagati.
> Charles Mkula
> 
> La maggioranza dei lavoratori domestici del paese ha a mala pena di
> che sopravvivere. La poverta' estrema e la mancanza di istruzione sono
> i peggiori mali sociali cui e' soggetta molta parte della popolazione.
> 
> 
> Il rappresentante delle Nazioni Unite in Malawi, Robert Libernthal, ha
> fatto notare recentemente che in questo paese dell'Africa Australe
> senza accesso al mare,  il 60% della popolazione rurale ed il 65% di
> quella urbana vive sotto il livello di poverta'. Nel paese, la cui
> popolazione ammonta ad 11 milioni di persone, con una crescita del
> 3,2% all'anno e con un basso indice di sviluppo umano, solo 1 milione
> di persone, in tutto,  e' impiegata,  nei vari settori.
> 
> Un quarto di questo milione e' registrato nel settore informale, che
> include il lavoro domestico. I lavoratori domestici sono impiegati in
> diversi ambiti, quali  pulizie, cucina, lavanderia, baby sitting,
> giardinaggio ed altre attivita'. Il Sindacato Malawiano dei Lavoratori
> Uniti del Commercio e Industria (CHAWU) ha criticato la comunita'
> asiatica locale perche' paga i lavoratori domestici parecchio meno
> della media nazionale. Victoria Nyirenda, vice presidente del CHAWU,
> si lamenta del fatto che i lavoratori domestici piu' colpiti sono
> quelli impiegati dagli asiatici nelle aree urbane, facendo sapere che
> questi lavoratori prendono dai 2 ai 2,90 dollari al mese (circa 4000
> lire italiane), mentre la paga minima governativa e' di 16,50 nelle
> citta' e 11,60 nelle zone agricole.
> 
> Il Presidente del CHAWU e membro del MCTU (Congresso Sindacale
> Malawiano) il signor Joseph Guwende afferma che gli stipendi dei
> lavoratori domestici malawiani sono da suicidio. Facendo presente che
> il costo mensile di sopravvivenza basica, calcolato per una famiglia
> media malawiana, genitori e cinque figli, ammonta a 261,80 dollari,
> senza considerare i costi di trasporto da e per il posto di lavoro, il
> vitto sul lavoro, le tasse scolastiche , l'affitto, le bollette e il
> vestiario.
> 
> In Malawi la popolazione vulnerabile, composta da bambini di strada,
> mendicanti, orfani, ragazzi dei sobborghi degradati e quella parte di
> popolazione che appartiene a gruppi socialmente ed economicamente
> emarginati e che soffre di discriminazione di genere, e', suo
> malgrado, obbligata a ricorrere al lavoro domestico e minorile. Cio'
> accade per via della poverta' del paese, della mancanza di risorse
> economiche alternative, di una istruzione limitata, di pratiche
> discriminatorie, di un'inefficiente applicazione delle leggi, di
> mancanza di volonta' politica ed di altre difficolta' di carattere
> economico causate da certi sviluppi sbagliati del turismo,
> dell'urbanizzazione e del consumismo.
> 
> Nyirenda sottolinea che il lavoro minorile  sottopagato e'
> diffusissimo nelle famiglie africane, sebbene non sia tenuto nascosto
> ed aggiunge che i lavoratori domestici, specialmente i bambini, nelle
> case in cui prestano servizio sono per lo piu' retribuiti in natura,
> con vestiti, cibo e alloggio. Le paghe dei lavoratori domestici sono
> determinate da un ufficio denominato Consiglio Consultivo sulle Paghe,
> i cui componenti sono il governo, i datori di lavoro ed i sindacati,
> ed agisce sulla base di una legge riguardante il lavoro domestico. I
> sindacalisti si oppongono alle paghe minime fissate da questo ente e
> chiedono che la paga minima nazionale sia modificata e portata per lo
> meno a 45 dollari mensili (90.000 lire italiane). Sempre la Nyirenda
> afferma che il sindacato, considerato l'alto costo della vita, ha
> cercato diverse volte, ma senza successo di fare pressioni e negoziare
> col governo l'aumento della paga minima ad almeno i 45 dollari che si
> e' detto.
> 
> Secondo il presidente Guwende pero' il MCTU e' a buon punto nelle
> trattative col governo per alzare le paghe dei lavoratori, che sono
> state colpite da un aumento del 21% dei prezzi al consumo. Paghe che,
> nel caso del livello piu' basso del dipendente statale, raggiungono
> nel paese i 17 dollari al mese!
> 
> La forte e determinata presa di posizione del CHAWU trova un tremendo
> ostacolo in un'altra legge che consente al datore di lavoro di
> trattenere dalla paga del lavoratore un certo ammontare, quando
> fornisce cibo: "adeguato, sufficiente, o cotto."  La sindacalista
> afferma  che questa legge e' ingiusta e  spinge i lavoratori a
> coalizzarsi e darsi da farein prima persona  in quanto per il
> sindacato e' difficile se non impossibile  controllare e fare
> verifiche in tutte le case del paese. Nyirenda lamenta anche la
> mancanza di istruzione della maggior parte dei lavoratori domestici
> che accettano impieghi senza contratto e adeguata negoziazione
> riguardo gli straordinari, la malattia e le ferie.  L'analfabetismo in
> Malawi viaggia intorno al 68% della popolazione e colpisce soprattutto
> le donne che costituiscono ben il 47% di questa alta percentuale.
> 
> Infine la sindacalista spiega che verificare le condizioni di lavoro
> dei domestici e' difficile, perche' per sua natura questo lavoro e'
> nascosto, i lavoratori sono dispersi e il loro impiego e' molto
> informale. Il loro numero e' impossibile da calcolare, mentre conclude
> lamentandosi dell'alto numero di bambini lavoratori. Maxwell Matewere,
> Presidente dell'ONG Eye of the Child, afferma che la sua
> organizzazione si sta dando da fare per educare la gente alla
> consapevolezza dei danni derivanti dall'esposizione dei bambini ai
> lavori pericolosi. Per via della poverta' i bambini  vanno a lavorare
> per quattro soldi in case e aziende agricole, cadono nei giri della
> prostituzione e della pornografia, senza rendersi conto dei pericoli
> fisici e morali cui vanno incontro.
> 
> Il sindacalista conclude affermando che il Malawi, nonostante sia
> stato il secondo paese a ratificare la Convenzione delle Nazioni Unite
> sul lavoro minorile, non ha messo in atto alcuna politica nazionale in
> questo ambito. Cio' spiega chiaramente anche perche' il suo governo
> non ha neppure riaffermato l'intenzione di applicare la Convenzione
> stessa.
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