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Africanews Novembre 2000 - Ghana: Miniere d'oro ma velenose



AFRICANEWS - Versione Italiana
Nr.31  - NOVEMBRE  2000

Ghana
Miniere d'oro ma velenose
Di Santuah Niagia

L'egoismo ha dominato le discussioni sollevate da una ricerca sulle
devastazioni causate dalle miniere. Invece di cercar di trovare il
modo migliore per proteggere l'ambiente e fare il bene della
comunita', le parti si sono dimostrate piu' preoccupate di difendere i
propri interessi.


Uno studio intrapreso dall'Universita' del Ghana afferma che il
distretto del Wassa della Regione Occidentale soffre della piu' alta
incidenza di malaria del paese. La ricerca indica che 185 persone su
1000 sono soggette ad attacchi di malaria, un indice che e' il piu'
alto della regione e piu' che 4 volte maggiore di quello nazionale
pari a 40 per 1000. Lo studio attribuisce questa alta incidenza di
malaria alle pozze d'acqua stagnante create dalle miniere a cielo
aperto, che sono diventate fertile terreno di crescita per le zanzare.
La ricerca e' stata eseguita da Thomas Akabzaa, assistente al
Dipartimento di Geologia dell'Universita' del Ghana, finanziata da
Third World Network che e' un'organizzazione patrocinante la difesa
dei diritti che ha gli uffici regionali ad Accra.

Ad un convegno organizzato per discutere i risultati della ricerca di
Akabzaa, rappresentanti di ONG e leaders comunitari si sono scontrati
con i rappresentanti delle societa' minerarie e delle agenzie
governative che difendevano i loro affari ed interessi. Il dottor Yao
Ahorttor, responsabile ambientale della AGC (Ashanti Goldfields
Company), una delle piu' grosse societa' operanti in Guinea e Tanzania
nello sfruttamento delle miniere d'oro, ha contraddetto i risultati
della ricerca in merito all'incidenza di malaria nel distretto del
Wassa Occidentale, affermando che  queste statistiche gli risultavano
nuove. Il funzionario ha detto che il suo villaggio nella regione del
Volta nel Ghana sudorientale e' piu' infestato dalle zanzare dell'area
di Tarkwa nel sudovest dove la ricerca e' stata condotta, affermando:"
nella regione del Volta non potete dormire una notte senza la
zanzariera, mentre sono stato nel Tarkwa tre mesi senza mai dormirci
sotto."

Secondo lo studio di Akabzaa piu' del 70% del territorio nelle aree di
Tarkwa, Prestea, Bogoso e Nsuta nella regione occidentale, una delle
regioni del Ghana piu' ricche in legname e risorse minerarie, e' stato
ceduto in concessione a societa' minerarie. La ricerca indica che le
malattie prevalenti nell'area includono la silico-tubercolosi, le
congiuntiviti acute e le malattie della pelle che causano disordini
mentali, specificando che:" i casi di disordine mentale sono in
aumento, mentre la ricerca ospedaliera ha dimostrato che questi sono
stati osservati in relazione alle dermatiti da arsenico nell'area di
Bogoso dove opera la Bogoso Gold Mines con una miniera d'oro a cielo
aperto."

Lo studio continua affermando che l'aria nella zona interessata e'
molto inquinata da polveri di diossido di zolfo, monossido di carbonio
e fumi neri, mentre le rilevazioni delle polveri nell'aria hanno
dimostrato valori parecchio al di sopra della soglia raccomandata da
EC, WHO ed EPA, i cui valori sono rispettivamente 50 gr-3, 70gr-3,
70gr-3. Questi inquinanti, conclude lo studio, possono causare
malattie cardiache, degli occhi, bronchiti ed altri problemi
respiratori.

Il rappresentante dell'EPA (Agenzia per lo Sviluppo Ambientale), il
signor Albert Boateng, ha comunque criticato i risultati della ricerca
dicendo che lo studio non ha riportato la situazione reale, dal
momento che essa e' stata condotta durante il periodo di picco della
presenza delle polveri inquinanti nell'atmosfera. Boateng ha
sottolineato che negli ultimi due anni la loro stazione di
monitoraggio a Tarkwa ha registrato livelli di concentrazione di
polveri nella norma e nei limiti raccomandati dall'EPA, eccetto che
durante la stagione secca di Harmattan. Per quanto riguarda i livelli
di inquinamento acustico permessi, essi sono stati rilevati piu' bassi
di quelli riportati dallo studio di Akabzaa.

Nana Molobal, il capo degli Abekoase, una delle comunita' colpite
dall'attivita' mineraria, ha affermato che le vibrazioni ed il rumore
causati dalle esplosioni in miniera ha provocato molta paura se non
panico specialmente fra donne e bambini che addirittura cadono a terra
quando le cariche esplodono. Nana Sam Agyekum, capo di Eduapriem, un
villaggio a venti chilometri da Tarkwa, ha criticato le societa'
minerarie per essersi rifiutate di assumere locali adducendo che si
tratta di gente non qualificata, argomento toccato pure dallo studio
di Akabzaa che ha aggiunto che alla gente sono pagate modeste
compensazioni per i loro spostamenti forzati, mentre le costruzioni
per ospitarli sono mal pianificate e mal costruite. Il signor Owusu
Koranteng dell' Associazione Wassa delle Comunita' Colpite
dall'Attivita' Mineraria (WACAM) ha aggiunto che alcuni di questi
edifici sono talmente mal costruiti che e' piu' corretto chiamarli
dei..pollai.

Il capo di Eduapriem ha affermato che lo studio riguardante la
fuoriuscita di cianuro dalle miniere di Tebrebe, tempo fa, non e'
stato preso sul serio e citando un caso in Europa in cui ben quattro
paesi sono insorti contro gli australiani per un incidente similare,
ha aggiunto, con rammarico, che queste stesse societa' non sono
autorizzate a operare nel loro stesso paese, ma sono benvenute in
Ghana. Egli ha anche criticato l'EPA perche' non controlla
adeguatamente le societa' minerarie e la loro attivita'. Il direttore
amministrativo del Consiglio di Coordinamento Regionale della Regione
Occidentale, signor Appiah, si e' unito al coro di accuse di mancanza
di responsabilita' da parte delle societa' minerarie verso una
gestione ambientalmente sicura delle loro operazioni e di fallimento
da parte delle agenzie governative nell'esercizio dei loro compiti di
controllo.

Appiah aveva precedentemente criticato lo studio di Akabzaa,
definendolo di parte, poi, con un dietro front aveva criticato l'EPA
per aver fatto un cattivo lavoro di monitoraggio delle miniere. Aveva
anche contraddetto i risultati dello studio di Akabzaa, che sostiene
che le nove maggiori miniere operanti nell'area sono responsabili
dell'inquinamento dei corsi d'acqua. Appiah, che era sembrato piu'
razionale e pragmatico, aveva viceversa affermato che i maggiori
responsabili dell'inquinamento delle acque erano i circa cinquemila
"galamsey", i minatori illegali che usano metodi tradizionali e ad
utilizzo intensivo di manodopera nelle loro operazioni. Costoro, per
via dei loro mezzi di lavoro estremamente primitivi, si limitano allo
sfruttamento minerario superficiale che lascia pozze di acque
stagnante che a loro volta offrono aree di riproduzione ottimale alle
zanzare. I galamsey, operatori illegali, sfruttano ogni terreno
disponibile, compreso quello che non puo' e non deve esser dato in
concessione.

Lo studio di Akabzaa riporta infine il fatto che la rapida migrazione
di parecchia gente verso l'area in questione, per sfruttarne le
opportunita', ha peggiorato il problema delle malattie sessuali, con
l'AIDS e la sifilide ai primi posti. Sono anche in aumento l'uso di
marijuana e altre droghe, prevalentemente fra i galamsey.

George Ahadzie, della Green Earth Organization, una ONG che lavora
nella responsabilizzazione ambientale, ha espresso il suo disappunto
sull'andamento del convegno, criticando i rappresentanti che a suo
dire erano preoccupati solo di difendere i propri interessi a
discapito della grande maggioranza della gente residente nelle aree
minerarie. Concludendo che e' meglio preservare la nostra
biodiversita' e curare i nostri malanni con le erbe piuttosto che
andare alla ricerca…..del prezioso metallo.

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