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messaggio da Padova



Cari amici,
vi giro un messaggio che mi e' arrivato da Padova.

Cordiali saluti
sergio briguglio

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Voglio portare all'attenzione di tutti quelli che si  occupano di
problematiche legate all'immigrazione, un caso che sto seguendo.   Un
cittadino macedone ha presentato tutta la  documentazione prevista dal DPCM
16.10.98 al fine di ottenere il permesso di  soggiorno in sanatoria per
motivi di lavoro subordinato. Nel mese di luglio viene emanata la famosa
circolare  che consente ai cittadini extracomunitari i quali abbiano
presentato domanda di  regolarizzazione di trascorrere le ferie estive
(sino al 15.09) nei propri paesi  di origine. L'unico obbligo previsto
consiste nel presentarsi, in uscita, alle  autorita` di frontiera per darne
comunicazione. Queste DEVONO CONSENTIRE  IL REINGRESSO dalla stessa
frontiera avendo cura di verificare il solo possesso  del passaporto o di
altri documenti di identita` e della ricevuta della  domanda di
regolarizzazione o di prenotazione.  Il 29.07, il macedone, informato della
suddetta  possibilita` dall'Ufficio Stranieri della Questura di Padova,
attraversa  la frontiera al valico stradale di Rabuiese (Tr) presentando al
posto di polizia  sia il passaporto che la "ricevuta", ma senza che gli
venga richiesto l'espletamento di alcuna formalita`. Al momento di
rientrare in Italia (il 26/8) gli viene impedito il  reingresso dallo
stesso valico di frontiera ed applicato il provvedimento di
"respingimento" per essere "sprovvisto di visto valido", con  contestuale
sequestro della ricevuta della domanda di regolarizzazione.  Verbalmente
gli eccepiscono che sulla "ricevuta" manca  il  timbro. L'Ambasciata
italiana in Macedonia, da me ripetutamente interessata dalla  questione
ritieneche, in base alla normativa in vigore, il reingresso possa  essere
concesso solo a chi e` in possesso di permesso di soggiorno. Ricapitolando:
il macedone non puo` andare a ritirare il permesso di  soggiorno ...... se
non esibisce alla frontiera il permesso di soggiorno  !!! Non resta che
ricorrere in giudizio con le inevitabili conseguenze in  termini di tempo e
di denaro. Suggerimenti scaturiti dalla risoluzione di casi analoghi?

Saluti a tutti
Vincenzo Tallarico

P.S.:All'Ambasciata italiana in Macedonia sono  presenti svariati casi
della stessa specie.



==Attach=Converted===

STUDIO LEGALE TALLARICO



Avv. Vincenzo TALLARICO



Padova, 04.09.1999
							
POSTA CELERE
(Anticipata via fax)				

Spett.le
Ambasciata d'Italia
nella Repubblica della Macedonia
Ufficio rilascio visti
SKOPJE (MACEDONIA)


ALLA CORTESE ATTENZIONE DEL SIG. GALLON


Oggetto: Richiesta rilascio visto d'ingresso DEMOSKI NASER



In nome e per conto del sig. DEMOSKI NASER, giusta procura allegata alla
presente e facendo seguito al colloquio telefonico del 3/9 u.s., si invita
codesta Ambasciata a voler rilasciare il visto d'ingresso per l'Italia al
mio assistito al fine di permettergli il ritiro del permesso di soggiorno
alla Questura di Padova.

Infatti il mio cliente, usufruendo della regolarizzazione ex DPCM 16/10/98,
ha presentato regolare  richiesta con tutta la documentazione al fine di
ottenere il permesso di soggiorno in Italia in sanatoria.

Si allega copia di tutta la documentazione presentata presso la Questura di
Padova, in particolare: attestazione del 2/6/99 in merito alla presenza in
Italia prima del 27/03/98 (all. 1), copia comunicazione di ospitalita` (all.
2), copia contratto di locazione dell'ospitante (all. 3), copia autenticata
contratto individuale di lavoro contenente l'autentica delle firme dei
contraenti da parte di un funzionario della D.P.L. di Padova (all. 4), copia
ricevuta domanda di regolarizzazione ex D.P.C.M. 16/10/98 n^ C 684116
rilasciato dalla Questura di Padova (all. 5).

In attesa del rilascio di detto permesso, usufruendo di quanto previsto
dalla circolare emanata dal Ministero dell'Interno, con la quale si
disponeva: "Al fine di consentire ai cittadini extracomunitari che hanno
presentato istanza di regolarizzazione É(omissis)É ai sensi del D.P.C.M.
16/10/98 di trascorrere le ferie estive nei paesi di origine, si ritiene di
poter autorizzare gli stessi ad allontanarsi dal territorio nazionale per un
periodo massimo di 30 giorni (omissis)É", in data 29/07/99 entrava nella
Repubblica Slovena per prendere l'aereo e recarsi in Macedonia, si allega
fotocopia biglietto ferroviario ed aereo del 29/7/99  Compagnia Aerea
AVIOIMPEX n^ 743 4200135113 6 Lubjana Ð Skopje (all. 6 e 7), copia del
passaporto con il timbro del 29.VII.99 (all. 8) nonche' della circolare di
cui sopra (all. 9).

E' opportuno precisare che al valico di frontiera esibiva, su precisa
richiesta, i documenti in suo possesso, passaporto (all. 10) e ricevuta
domanda di regolarizzazione, comunicando l'intenzione di entrare nella
Repubblica Slovena per poi recarsi in Macedonia; gli veniva risposto di
passare senza alcun problema e che non vi era la necessita` di ulteriori
formalita`.

Giorno 26/8/99, al momento del reingresso nel territorio italiano, al valico
di frontiera, gli veniva pero` impedito l'ingresso e veniva adottato nei
suoi confronti il provvedimento di respingimento (all. 11) perche'
:"Sprovvisto di visto valido", adducendo, verbalmente, la motivazione che
mancava il timbro di uscita; a nulla valevano le spiegazioni del mio
assistito, gli veniva ritirata la ricevuta della domanda di regolarizzazione.

NEL MERITO

si evidenzia la macroscopica irregolarita` attuata al valico di frontiera in
quanto la circolare di cui sopra non prevede alcuna formalita` del genere,
anzi, si riporta testualmente: " É(omissis) Le SS.LL. sono, pertanto,
pregate di consentire il reingresso dalla stessa frontiera avendo cura di
verificare il possesso del passaporto o degli altri documenti d'identita` e
della ricevuta della domanda di regolarizzazione É (omissis)É".

In ogni caso, da tutta la documentazione allegata alla presente, risulta
certa la regolarita` della sua presenza in Italia prima della partenza
nonche' la data della stessa.

TANTO PREMESSO

valutando il c.d. "fumus boni juris", nulla dovrebbe ostare al rilascio del
visto d'ingresso nel territorio italiano, anche perche' e` pendente in
Italia il procedimento amministrativo, ormai all'epilogo, per il rilascio
del permesso di soggiorno in sanatoria.

Tra l'altro, lo stesso Ufficio Stranieri presso la Questura di Padova non
avrebbe difficolta` a concedere il nulla-osta favorevole, anche perche' il
mio cliente non si e` macchiato di nessun reato la cui commissione
vieterebbe la concessione del permesso di soggiorno per gravi motivi di
ordine pubblico.

In attesa di un positivo riscontro della vicenda

Distinti saluti

Avv. VINCENZO TALLARICO



All.ti: c.s..