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Re: [WWW][MAN] La persecuzione dei serbi "e` una nostra vergogna"



Adesso basta. Non stiamo parlando di fascismo, né di comunismo, ma di
assassini a
piede libero. Prima i Serbi, adesso gli Albanesi. Una curiosità. I Rom
chi li sta
mandando via? I Serbi, o gli Albanesi? Insomma, è ora d'imparare a
vivere in pace,
anziché gridare <<All'armi, all'armi!>>, ogni volta che passa un membro
di
un'etnia diversa dalla propria. I Rom avranno tutti i difetti di questo
mondo
(hanno uno stile di vita non certo in linea con quello di molte delle
popolazioni
con cui vengono in contatto), ma questo non giustifica quello che sta
accadendo in
Kosovo, Kosova, o come diamine volete chiamarlo.
Basta usare il termine "fascista", come etichetta da applicare a tutto
ciò che non è "comunista" e ogni discorso, anche il più stolto, assume
un'improvvisa nota di "dignità veterocomunista". Il "comunismo" non si è
mai
realizzato, da nessuna parte e dove ci hanno provato, i risultati
parlano da sè
(vedi Russia, Ungheria, ecc.). A Cuba non mi pare si stia tanto bene. W
il Che!
Che cazzo ha combinato, mi chiedo. Stalin ha fatto di peggio, d'accordo,
ma almeno
se n'è andato. Fidel quand'è che cambia aria?
Ragionate con la vostra testa e non con il Partito in testa. Per favore,
datemi
retta! Provateci, almeno. Se proprio non potete fare a meno di farvi
condizionare
dalla vostra visione "comunisticizzata" della storia, passata e attuale,
almeno
usate i termini appropriati, invece di riesumare logori, quanto mai
abusati,
termini sessantottini. Cerchiamo di fare una lista per persone in
crecsita,
anziché per fossili. L'articolo sarebbe stato bello, se non lo aveste
"comunisticizzato", ad arte, con quel "lo spettro del fascismo". Perché
non lo spettro di Stalin, o del nazismo? Mussolini non mi pare abbia mai
fatto quello che ha fatto Slobo, né quello che sta facendo ora l'UCK. E'
questa la liberazione? Liberazione da ogni barlume di ragione? In
natura, chi uccide lo fa per sopravvivere. Gli uomini sono capaci di
uccidere per odio. Di fronte a questa tragedia dell'uomo, in quanto tale
e alla sua decadenza a un rango inferiore alle bestie, siete ancora
capaci di strumentalizzare i fatti a vostro favore, per fini puramente
politici!
Riflettete sulle mie parole e discutiamone insieme, se volete.
Riflettete, non fatevi strumentalizzare dalla logica di partito. Siate
liberi pensatori! Solo così, potrete aiutare, veramente, chi ora sta
soffrendo, a recuperare la dignità che gli spetta.

E adesso mi fate il favore di pubblicare in lista questo mio intervento.
Vediamo
se ne avete il coraggio.
Grazie.

Ciao,

Fabio

Marco Trotta wrote:

> _[Ripostato da: Il Manifesto - http://www.ilmanifesto.it ]________________
>  [http://www.ilmanifesto.it/Quotidiano-archivio/28-Agosto-1999/art8.html]
>
> 28 Agosto 1999
>
> Kosovo, lo spettro del fascismo
> La persecuzione dei serbi "e` una nostra vergogna"
> - VETON SURROI -
> Veton Surroi e` il fondatore del quotidiano in lingua albanese Koha Ditore
> di Pristina. E' stato un membro indipendente della delegazione
> kosovaro-albanese ai negoziati di Rambouillet, e tra i firmatari degli
> accordi che ne scaturirono. Durante i bombardamenti sulla Jugoslavia e`
> rimasto nascosto a Pristina ("Non potevo lasciare altri a subire le
> conseguenze di quella firma", ci ha poi detto). Oggi siede, sempre come
> indipendente, nel Consiglio di Transizione del Kosovo. Questo articolo e`
> comparso pochi giorni fa sul quotidiano kosovaro-albanese, prima di essere
> ripreso dal giornale on-line del Institute for War and Peace Reporting
> (Iwpr) di Londra.
>
> Nell'ultimo mese un'anziana signora e` stata picchiata a morte nel bagno di
> casa sua; un bambino di due anni e` stato ferito e la sua mamma uccisa; due
> giovani sono stati uccisi con un lanciagranate e una donna non osa dire il
> suo nome in pubblico per paura che tornino coloro che hanno tentato di
> violentarla. Tutte queste vittime erano serbe.
>
> Purtroppo, questi non sono incidenti isolati. Molti altri serbi del Kosovo,
> quelli che sono rimasti, si sono chiusi nelle loro case, terrorizzati da
> un'atmosfera in cui ogni rumore sembra minaccioso e ogni veicolo che si
> ferma potrebbe portarti la morte. Poi c'e` il caso dell'anziana coppia senza
> nulla da mangiare che ha paura di avventurarsi fuori a comprare del cibo:
> sanno che il loro albanese incerto sarebbe notato. I loro vicini albanesi
> non possono dargli cibo perche' sono stati avvertiti di "non nutrire i serbi".
>
> Io so come si sentono i serbi rimasti in Kosovo, e anche i Rom, perche' io e
> altri due milioni di albanesi eravamo esattamente nella stessa situazione
> solo due mesi e mezzo fa. Riconosco la loro paura. Avevamo appreso dalla
> radio che Belgrado aveva dato alle sue unita` licenza di uccidere a volonta`
> - anche donne, bambini, vecchi. Cosi`, ogni auto che si fermava era un
> potenziale pericolo; ogni rumore inusuale sembrava annunciare l'inevitabile
> morte. Allo stesso tempo, potevamo aspettarci poco o nessun aiuto dai nostri
> vicini serbi.
>
> E' per questo che non posso nascondere la mia vergogna nello scoprire che,
> per la prima volta nella nostra storia, noi kosovari albanesi siamo capaci
> di commettere gli stessi mostruosi atti. Devo parlare forte per chiarire che
> il nostro codice morale, secondo cui donne, bambini e anziani dovrebbero
> essere protetti, e` stato e continua a essere violato.
>
> Conosco l'ovvia scusa: siamo passati attraverso una guerra barbara in cui i
> serbi sono stati responsabili dei crimini piu` odiosi e in cui l'intensita`
> della violenza commessa ha generato un desiderio di vendetta in molti
> albanesi. Ma questa non e` una giustificazione.
>
> Quei serbi che hanno eseguito gli ordini di Belgrado e commesso atrocita`
> contro gli albanesi sono gia` fuggiti, cosi` come altri che temevano la
> vendetta dei parenti delle migliaia di persone ora sepolte nelle fosse
> comuni. La violenza di oggi - oltre due mesi dopo l'arrivo delle forze della
> Nato - e` assai piu` di una semplice reazione emotiva. E' l'intimidazione
> organizzata e sistematica di tutti i serbi semplicemente perche' sono serbi
> e dunque sono considerati collettivamente responsabili di tutto quello che
> e` accaduto in Kosovo.
>
> Questo atteggiamento e` fascista. E' proprio contro questo atteggiamento che
> la gente del Kosovo e` insorta e ha lottato, prima pacificamente e poi con
> le armi, negli ultimi 10 anni.
>
> Il trattamento riservato ai serbi del Kosovo getta vergogna su tutti i
> kosovari albanesi, e non solo su chi commette la violenza. Ed e` un peso che
> dovremo portare collettivamente. Disonora noi e la nostra recente sofferenza
> - che solo pochi mesi fa e` stata mostrata sugli schermi tv di tutto il
> mondo. E disonorera` la memoria delle vittime kosovaro-albanesi, quelle
> donne, bambini e anziani che sono stati uccisi per la loro origine etnica.
>
> La comunita` internazionale probabilmente non ci punira` per non saper
> difendere la multi-etnicita` in Kosovo. Dopotutto, anche prima della guerra,
> il numero dei non-albanesi in Kosovo era analogo a quello del non-sloveni in
> Slovenia: eppure nessuno oggi parla di una Slovenia multietnica. Eppure,
> dopo essere stati le vittime di una delle peggiori persecuzioni dell'Europa
> di fine secolo, ora X-Mozilla-Status: 0009ntando i persecutori. Abbiamo
> permesso allo spettro del fascismo di riapparire.
>
> Chiunque pensi che la violenza cessera` appena l'ultimo serbo sara` stato
> cacciato vive in un'illusione. La violenza sara` solo diretta contro altri
> albanesi. E' davvero per questo che abbiamo lottato?
>
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