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Roma 3/1 - Portiamo una corona al "milite ignaro"
Presidio domani 3/2 a Roma per le vittime delle armi Nato
PIOVONO DIVIETI SULLE MANIFESTAZIONE AL "MILITE IGNARO"
Portiamo una corona al "milite ignaro". Con questo slogan il Coordinamento
Aboliamo l'uranio impoverito, promosso da una rete di voci democratiche tra
cui Liberazione, dà appuntamento domani alle ore 12 davanti al monumento
al milite ignoto in piazza Venezia a Roma. Alla manifestazione di denuncia
contro il silenzio con cui si tenta di seppellire lo scandalo dell'uranio
impoverito hanno già dato la loro adesione numerose organizzazioni,
compresi i Giovani comunisti e la federazione romana del Prc. Ci saranno
anche numerosi militari, molti dei quali in servizio, che hanno deciso di
venire così a portare la loro solidarietà ai reduci ammalati e a testimoniare
l'appoggio ai soldati che sanno e hanno paura di parlare. Ma il ministero
della Difesa già annuncia: "Proibito portare la corona". Gli fa eco la
Questura: "Non autorizziamo la manifestazione davanti ai cancelli". La
manifestazione ci sarà comunque.
(da Liberazione di oggi 2 febbraio)
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Dal Coordinamento Aboliamo l'Uranio Impoverito
Portiamo una corona al "milite ignaro".
Sabato 3 febbraio - ore 12
Appuntamento a Roma, piazza Venezia
davanti all'Altare della Patria - monumento al milite ignoto.
Una corona per i militari vittime dell'uranio, inviati nei Balcani senza nessuna
protezione.
Una corona anche per le popolazioni colpite, nell'immediato e per un tempo
indefinito, dagli effetti di armi che le convenzioni esistenti sono già sufficienti
a bandire.
Iraq (1991), Somalia (1993), Bosnia (1994-95), Jugoslavia (1999).
L'utilizzo delle armi all'uranio configura un crimine contro l'umanità. Altro che
operazioni umanitarie, guerre chirurgiche, armi intelligenti! Hanno inaugurato
invece la guerra nucleare di bassa intensità.
Bisogna impedire che possano continuare.
Le morti per leucemia o affezioni simili di reduci dai Balcani hanno
contribuito finalmente a squarciare la coltre del silenzio che ha circondato
questi crimini per tanto tempo.
Adesso non lasciamo sole le vittime. Non lasciamo impuniti i responsabili.
Ministri e alti vertici militari sono stati colti in flagranti contraddizioni.
Hanno ignorato a lungo quello che assolutamente non potevano e non
dovevano ignorare.
Hanno cambiato più volte versione, adattandola alle circostanze che via via
emergevano.
Hanno cercato e cercano di scaricare su altri le loro responsabilità o di
minimizzare i fatti.
Chi è colpevole deve pagare e deve intanto subito essere allontanato dagli
incarichi che ricopre.
Devono essere prese misure immediate per risarcire e per assistere dal
punto di vista sanitario sia i militari e i civili italiani, sia le popolazioni colpite.
Coordinamento aboliamo l'uranio impoverito
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