Giovani e volontariato a Bologna




COMUNICATO STAMPA: SU <http://www.bandieragialla.it/>WWW.BANDIERAGIALLA.IT L'INCHIESTA "GIOVANI E VOLONTARIATO A BOLOGNA"

Il giornale on-line Bandiera Gialla (<http://www.bandieragialla.it/>www.bandieragialla.it), che si occupa di informazione sociale nell'area metropolitana bolognese, ha pubblicato l'inchiesta "Giovani e volontariato a Bologna", dedicata all'analisi dell'attuale panorama locale. Molti giovani occupano parte del loro tempo libero con attivita' di volontariato: la percentuale e' molto alta nel campo dell'economia alternativa e dell'ambiente, mentre e' piuttosto bassa in quello della tutela degli animali e dell'assistenza sanitaria. A volte, lo stimolo per i giovani nasce dallo stretto legame con il territorio di appartenenza, ma tutti sono interessati soprattutto a un lavoro concreto e non sempre sono disponibili a frequentare corsi di formazione. Uno dei problemi principali e' che il giovane volontario non sviluppa un senso di appartenenza e di identita' con l'associazione e questo provoca una certa incostanza nell'attivita'. L'inchiesta si snoda attraverso le interviste a giovani volontari e ai responsabili delle loro associazioni, appartenenti a cinque grandi aree di volontariato: l'assistenza sanitaria, la tutela dell'ambiente, la difesa degli animali, la protezione civile e l'economia alternativa.

Massimo Valdiserra, per il Volontariato Assistenza Infermi, sostiene che l'associazione, pur nella sua semplice struttura ed attivita', conta solo un 10% di giovani perche' gli adolescenti sentono poco l'utilita' dell'incontro coi malati. Riccardo Nicoletti, a 23 anni, riconosce infatti che "e' difficile saper ascoltare e concentrarsi sull'altro. Fare volontariato significa assumersi delle responsabilita' per dare senso alla propria vita". A Legambiente invece i giovani sono un buon 45%, perche' "il nostro settore richiede un impegno meno costante e capacita' in diversi ambiti", sostiene il responsabile delle campagne regionali Massimo Becchi. Le giovani volontarie come Maura non mancano e si avvicinano al settore anche per "capire quali possono essere gi interessi per un futuro lavoro in campo ambientale". Per Luciano Giuffrida, presidente provinciale dell' Enpa di Bologna, "i giovani sono piu' sensibili delle vecchie generazioni alla tutela degli animali, ma anche spinti ad agire in modo troppo emotivo e incostante". L'associazione potrebbe garantire la trasmissione di conoscenze utili anche a livello lavorativo, ma spesso "i ragazzi, che sono la meta' dei volontari, dopo pochi mesi si stancano delle attivita' informative e burocratiche", ammette Giada. Nella Protezione Civile e' difficile fare calcoli: "il volontariato e' come una gelatina, perche' i giovani vanno e vengono", dice il presidente della Consulta provinciale Mauro Mazzoni. Per il tipo di attivita' svolta c'e' forte aggregazione e legame col territorio di provenienza, come a San Giovanni in Persiceto, dove molti ragazzi sono impegnati nella tutela dell'ambiente perche' i nonni raccontano delle alluvioni passate. "E' importante che la cultura del rispetto dell'ambiente cresca con la nostra coscienza - sostiene Katia del GEV - e per questo facciamo un gran lavoro di educazione ambientale con i ragazzi delle scuole". Germana, responsabile della Bottega del Mondo di Bologna (Ex-aequo), pensa che "i tanti volontari giovanissimi hanno voglia di venire a fare un lavoro molto manuale e concreto e poco interesse per la vita della cooperativa". Il giovane Bruno conferma che "l'attivita' all'Ex-aequo e' qualcosa di vicino al lavoro, a contatto con un ambiente dinamico e accogliente, mentre e' difficile e impegnativo fare un corso di formazione su come essere volontario per il commercio solidale". Alessandro Martelli, sociologo che si occupa delle giovani generazioni, afferma che il volontariato e' "una forma individuale di ingresso nella dimensione collettiva", vissuto come esperienza concreta che permette un cammino personale di maturazione.


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