rischio appalti



fonte il manifesto  del 6\07\2002


rischio sta negli appalti»
Parla Giorgio Molin, segretario Fiom Cgil di Venezia
A. CAM.
«C'è un' illegalità diffusa, che rischia di diventare legalità, se in
Parlamento passassero le modifiche proposte dal governo alle norme che
regolano i lavori in appalto». Giorgio Molin, segretario della Fiom Cgil di
Venezia, proprio nei giorni scorsi ha chiesto all'azienda Fincantieri di
istituire un protocollo per la legalità, a prevenzione dei tanti illeciti
commessi dalle ditte appaltatrici presenti nel cantiere. Una richiesta
appoggiata anche dall'amministrazione comunale, respinta però da Fincantieri
. «Prendiamo la legge 1369, del 1960 - continua Molin - che il governo ha
deciso di abrogare come indicato nella legge delega sul mercato del lavoro.
Grazie a quella norma, di tutte le irregolarità retributive e contributive
commesse ai danni dei lavoratori è tenuto a rispondere, in solido con
l'appaltatore, anche il committente. Fatto fondamentale in una realtà come
Fincantieri, dove la maggior parte delle imprese sono sottocapitalizzate. Se
questa legge viene abrogata, chi potrà rispondere di queste violazioni? A
Porto Marghera sono in atto furti sistematici di contributi. Ci sono
lavoratori di Mestre che dalle carte dell'Inps risultano in trasferta,
perché magari la sede dell'azienda è fuori regione. Così l'impresa non paga
gli oneri sociali. E quei lavoratori non avranno diritto alla pensione».

«Quanto agli infortuni - conclude Molin - l'azienda Fincantieri non ci ha
mai voluto comunicare quanti sono esattamente quelli registrati ai danni dei
dipendenti delle seconde, terze, e quarte ditte. E dire che negli ultimi due
anni, in Veneto, a fronte di una stabilizzazione dell'indice di crescita
degli infortuni sul lavoro, gli incidenti nel settore metalmeccanico sono
aumentati dell' 8, 11 %. Basta un esempio per dare un'idea del problema. Nei
cantieri navali di Monfalcone, su una nave in allestimento si è sviluppato
un incendio. I dipendenti Fincantieri hanno immediatamente evacuato
l'imbarcazione utilizzando le uscite di sicurezza. Gli altri non sapevano
dove erano dislocate, e si sono buttati in mare».