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[TarantoOnLine] Taranto, presa di posizione del consigliere comunale ecologista Fornaro sul futuro di ILVA
- Subject: [TarantoOnLine] Taranto, presa di posizione del consigliere comunale ecologista Fornaro sul futuro di ILVA
- From: Alessandro Marescotti <a.marescotti at peacelink.org>
- Date: Mon, 7 Dec 2020 18:41:27 +0100
Vincenzo Fornaro, consigliere comunale per Taranto Respira ed Ecologisti
Questa settimana potrebbe portare a novità importanti per la vicenda Ilva sulla quale mi spendo da anni insieme a tanti per ripristinare i diritti di chi abita a Taranto, degli operai vittime dell’inquinamento e degli infortuni, di chi ha perso il lavoro perché si è data priorità ad un’economia basata sulla diossina e sul ricatto occupazionale. Esprimo forte contrarietà per le scelte del governo in base a quanto riportato dai media. Si sta perdendo l'occasione di intervenire sul serio per risolvere il problema alla radice dopo la fuga di Arcelor Mittal. Trovo inaccettabile che lo Stato punti a entrare nella proprietà dello stabilimento per riavviare gli altiforni e per portare la produzione a 8 milioni di tonnellate annue mentre sarebbe dovere dello stesso Stato bonificare le aree esterne e interno agli impianti per garantire la salute di tutti noi. Chiedo, come hanno fatto alcune associazioni durante l’incontro con il sindaco Melucci, che il governo renda pubblici i documenti sull’intera operazione che sta facendo in materia di Ilva. Al sindaco Melucci chiedo di spiegare alla città attraverso quali atti amministrativi intenda perseguire la chiusura dell’area a caldo che viene richiesta dal 2012 senza trovare ascolto nei decisori locali e nazionali. Ribadisco che sono disponibile a collaborare per il raggiungimento dell’obiettivo che è sempre quello della chiusura e della riconversione. Continuerò a partecipare a ogni iniziativa volta a costruire le condizioni per attuare la riconversione sul modello Bilbao, Pittsburgh e della Ruhr come faccio dal 2008. La città si mobiliti facendo sentire la sua voce e chiedendo i documenti sia pure nel rispetto della normativa covid19.
Questa settimana potrebbe portare a novità importanti per la vicenda Ilva sulla quale mi spendo da anni insieme a tanti per ripristinare i diritti di chi abita a Taranto, degli operai vittime dell’inquinamento e degli infortuni, di chi ha perso il lavoro perché si è data priorità ad un’economia basata sulla diossina e sul ricatto occupazionale. Esprimo forte contrarietà per le scelte del governo in base a quanto riportato dai media. Si sta perdendo l'occasione di intervenire sul serio per risolvere il problema alla radice dopo la fuga di Arcelor Mittal. Trovo inaccettabile che lo Stato punti a entrare nella proprietà dello stabilimento per riavviare gli altiforni e per portare la produzione a 8 milioni di tonnellate annue mentre sarebbe dovere dello stesso Stato bonificare le aree esterne e interno agli impianti per garantire la salute di tutti noi. Chiedo, come hanno fatto alcune associazioni durante l’incontro con il sindaco Melucci, che il governo renda pubblici i documenti sull’intera operazione che sta facendo in materia di Ilva. Al sindaco Melucci chiedo di spiegare alla città attraverso quali atti amministrativi intenda perseguire la chiusura dell’area a caldo che viene richiesta dal 2012 senza trovare ascolto nei decisori locali e nazionali. Ribadisco che sono disponibile a collaborare per il raggiungimento dell’obiettivo che è sempre quello della chiusura e della riconversione. Continuerò a partecipare a ogni iniziativa volta a costruire le condizioni per attuare la riconversione sul modello Bilbao, Pittsburgh e della Ruhr come faccio dal 2008. La città si mobiliti facendo sentire la sua voce e chiedendo i documenti sia pure nel rispetto della normativa covid19.
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