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un po' di democrazia
- Subject: un po' di democrazia
- From: "e.pey" <e.pey at libero.it>
- Date: Thu, 4 Nov 2004 15:46:16 +0100
Copio, per evidenziarlo, questo brano da un articolo di Edurado Galeano sulle
elezioni in Uruguay, vinte per la prima volta dalla sinistra, e sul referendum
sulla privatizzazione dell'acqua.
Enrico Peyretti
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(...) Anche il referendum sull'acqua è stato una vittoria contro la paura.
L'opinione pubblica uruguaiana è stata bombardata da estorsioni, minacce
e bugie. Votando contro la privatizzazione dell'acqua, avremmo sofferto
la solitudine e il castigo e saremmo stati condannati ad un futuro di
pozzi neri e di putridi acquitrini.
Come nelle elezioni, anche nel referendum ha vinto il buon senso. La
gente ha votato confermando che l'acqua, risorsa naturale scarsa e
peritura, dev'essere un diritto di tutti e non un privilegio di chi se
lo può pagare. E inoltre la gente ha confermato di non essere fessa e di
sapere che più prima che poi, in un mondo assetato, le riserve d'acqua
saranno ambite anche più delle riserve di petrolio. Noi paesi poveri, ma
ricchi d'acqua, dobbiamo imparare a difenderci. Più di cinque secoli
sono trascorsi da Cristoforo Colombo. Fino a quando continueremo a
scambiare oro con fondi di bottiglia?
Non varrebbe forse la pena che altri paesi chiamassero il popolo a
pronunciarsi sul tema dell'acqua? In una democrazia, quando è vera, chi
deve decidere? La Banca mondiale o i cittadini di ciascun paese? I
diritti democratici esistono davvero, o sono le fragole che guarniscono
una torta avvelenata?
Anche alcuni anni fa, nel 1992, l'Uruguay era stato l'unico paese al
mondo a indire un referendum sulla privatizzazione delle imprese
pubbliche. Il 72% votò contro. Non sarebbe democratico indire ovunque
referendum sulle privatizzazioni, tenendo conto che compromettono il
destino di varie generazioni? (...)
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