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Re: Le uccideranno... dagli squadroni della morte non si sfugge in vita...
ma no dici cazzate tutti tornerano perché a nessuno conviene loro morte
----- Original Message -----
From: "kowalski" <kowalski at informationguerrilla.org>
To: <pace at peacelink.it>; <forum at liste.bologna.social-forum.org>;
<Lista_di_Geopolitica at yahoogroups.com>
Sent: Monday, September 13, 2004 2:45 PM
Subject: Le uccideranno... dagli squadroni della morte non si sfugge in
vita...
> Fonte: Indymedia
>
> Squadroni della MORTE. Biglietto da visita di NEGROponte.
>
> Inaugurata la nuova strategia di eliminazione dei "nemici interni"
> all'occupazione coloniale.
> NON rivedremo piu' vive Simona-Simona-Ra'ad-Mahanaz, come non rivedremo
> piu' vivi Georges-Christian, come non abbiamo piu' rivisto vivo Enzo.
>
> NELLA nuova gestione del vicere' NEGROponte, si e' passati alla fase
> della guerra SPORCHISSIMA, quella in cui si ELIMINANO i "nemici interni
> all'occidente", mettendo in difficolta', per arruolarli, i "disertori
> della guerra globale al terrorismo".
>
> "DISERTORI" che vanno dagli stati, ai partiti politici, ai movimenti.
>
> NON sono piu' ammesse posizioni diverse da quelle dei fautori armati
> della "democrazia-da-esportazione".
>
> DEI risultati cominciano ad ottenerli, sicuramente sul fronte interno
> italiano.
>
> L'ARRUOLAMENTO strisciante dell' "opposizione" la quale apprezza il
> governo colonialista che per bocca di Berlusconi afferma "...amici del
> governo iracheno, liberate dalle vostre galere coloro che detenete
> INGIUSTAMENTE.....".
>
> VORREI anche vedere che gli consigliassimo di tenerle dentro INNOCENTI
> (chiosa la Rossanda sul Manifesto del 12 settembre).
>
> PERO' l' "opposizione" apprezza questa "coraggiosa" presa di posizione
> di Berlusconi.
>
> SI comincia a dividere il movimento della pace, tra posizioni
> ultrapoliticistiche e posizioni piu' fedeli agli obiettivi di fondo del
> movimento stesso.
>
> LE motivazioni di chi da credito ad un governo occupante, promotore di
> una guerra di occupazione, sono assurde e contorte.
>
> SE i rapitori sono AMICI del governo fantoccio, oppure e' lo stesso
> governo FANTOCCIO iracheno, l'unita' dell' "opposizione" con il governo
> italiano che sostiene i FANTOCCI, e': folle, fuorviante, da stato
> confusionale. (Anche Ramon Mantovani, responsabile esteri di
> Rifondazione, sostiene "...Penso, ripeto penso perche' non ho prove ne'
> vedo come potrei averne, che questi sequestri nascano all' interno del
> campo delle forze occupanti ed irachene favorevoli all'occupazione. ."
> Cose osservate anche da Paolo Cento dei Verdi)
>
> RAMON non pensare troppo, altrimenti metti in rilievo la schizofrenia
> del tuo segretario, non puoi chiedere alla corda di salvare l'
> impiccato.
>
> SE invece i rapitori fossero della galassia di Al Qaeda, se ne fanno un
> baffo dell' embrione di "unita nazionale italiana", anzi la leggono come
> una conferma che non vi puo' essere distinzione tra governi e
> "opposizioni" dei paesi occupanti.
>
> RIDICOLI ed inutili sono tutti gli articoli che dibattono sulle mosse
> degli 007 italiani, o su quelle delle boniver varie, o che si
> interrogano sul fatto che i rapitori "non" hanno lasciato traccia della
> loro operazione.
>
> SE e' come io ne sono convinto, l'inizio della fase della guerra
> SPORCHISSIMA, figurati se la polizia (ex miliziani dei partiti del
> governo FANTOCCIO) "trova" tracce dell' operazione dei loro COLLEGHI,
> tanto piu' se tutto dipende dal vicere' NEGROponte. O SI crede alla
> bufala del "passaggio dei poteri"?
>
> E' UNA constatazione amarissima, ma i dati che si conoscono, basta
> volerli vedere, sull'ultimo sequestro, ed una valutazione a partire
> dall' esecuzione extragiudiziaria di BALDONI, non portano che a questa
> conclusione: dagli squadroni della morte non si sfugge in vita.
>
> L'UNICA risposta decente che possiamo dare e' quella di moltiplicare le
> iniziative di pace, per il ritiro delle forze di occupazione, una
> posizione netta e irrinunciabile, in NETTO contrasto con qualsiasi
> furbizia politicista di "unita' nazionale", o di "unita' anche con il
> diavolo pur di.", le quali "furbizie" si risolvono con lo strisciante
> arruolamento nelle truppe della "democrazia-da-esportazione".
>
> SAPENDO che il ritiro delle truppe italiane (e delle altre) sara'
> determinato solo dallo sviluppo e dalla vittoria della resistenza
> irachena. (Aspettarsi che lo faccia questa "opposizione" e' solo un
> sogno di mezza estate. Perche' verranno le decisioni "collegiali", con
> visto ONU, si scopriranno nuovi fronti, la bomba iraniana, i cattivi
> siriani, ecc, le vie della "democrazia-da-esportazione" sono infinite.)
>
> # # # # #
>
> CHI È JOHN NEGROPONTE, AMBASCIATORE USA IN IRAQ
>
> Il diplomatico di carriera John Negroponte è stato nominato
> Ambasciatore degli Stati Uniti in Iraq. La Commissione per le Relazioni
> Estere del Senato, martedì 27 aprile 2004, ha messo in programma una
> improvvisa seduta per questa nomina e la dirigenza del Senato ha
> previsto il voto a sezione completa per martedì 29 aprile. Sarà a capo
> dell'Ambasciata Statunitense, ammesso che la "sovranità limitata"
> termini il 30 giugno.
> Le note personali di Negroponte lo rendono singolarmente inadatto ad un
> incarico così delicato.
> Negroponte è stato funzionario politico all'ambasciata americana in
> Vietnam dal 1964 al 1968, al culmine della guerra, nel momento in cui si
> verificarono esecuzioni extragiudiziali e gravissime violazioni dei
> diritti umani, tra cui i massacri perpetrati dalla tristemente famosa
> Tiger Force della 101° Divisione Aviotrasportata dell'Esercito.
>
> Negroponte è stato ambasciatore in Honduras dal 1981 al 1985, periodo in
> cui decuplicò il personale, ospitando uno dei più massicci dispiegamenti
> di forza della CIA in America Latina.
> All'epoca, mentì al Congresso sulle informazioni in suo possesso
> riguardo alla famigerata squadra della morte del 316° Battaglione e
> gestì aiuti illegali ai Contras che combattevano il governo del
> Nicaragua, in aperta violazione delle direttive del Congresso.
>
> Negroponte è stato ambasciatore in Messico dal 1989 al 1993, conducendo
> il North America Free Trade Agreement (NAFTA) alla sua approvazione.
> Il NAFTA ha provocato la perdita della terra e dei mezzi di sussistenza
> per un milione di messicani ed ha minato i diritti sindacali ed
> ambientali in Messico, Canada e Stati Uniti.
>
> Negroponte ha prestato servizio come ambasciatore presso le Nazioni
> Unite dal settembre 2001, durante la preparazione dell'invasione
> dell'Iraq, ha mentito alle Nazioni Unite sulle giustificazioni della
> guerra ed ha esercitato pressioni decisive sul Messico e sul Cile che si
> erano inizialmente opposti alla guerra.
>
> L'assenza di credenziali democratiche di Negroponte e il suo curriculum
> di approvazione - o, quanto meno, di una sua solida capacità di 'non
> vedere' gravissime violazioni dei diritti umani -, hanno favorito la sua
> nomina all'ONU del 2001. All'epoca, la Commissione per le Relazioni
> Estere del Senato aveva approvato la nomina in una seduta rapidissima il
> 12 settembre, in fretta e furia durante il caos che era seguito alla
> tragedia del giorno precedente.
>
> A illuminare meglio il quadro della personalità di Negroponte, viene
> riportato un personale contributo, scritto nel luglio 2001, da Suor
> Laetitia Bordes, s.h.:
>
> Nuovi dettagli in una storia di malvagità
>
> "John D. Negroponte, nominato dal Presidente Bush come prossimo
> Ambasciatore alle Nazioni Unite"?! Mi si drizzano le orecchie. Alzo il
> volume della radio e mi metto ad ascoltare con maggior attenzione. Sì,
> avevo ascoltato proprio giusto.
> Bush stava nominando Negroponte, l'uomo che aveva portato la CIA ad
> appoggiare l'apertura della campagna delle azioni degli squadroni della
> morte Honduregni, mentre era ambasciatore in Honduras dal 1981 al 1985.
> I miei ricordi tornano al maggio 1982, quando mi trovai faccia a faccia
> con Negroponte nel suo ufficio all'Ambasciata USA a Tegucigalpa. Io mi
> ero recata in Honduras al seguito di una commissione di inchiesta.
> Volevamo avere delle risposte. Trentadue donne erano fuggite dalle
> squadre della morte di El Salvador per cercare rifugio in Honduras, dopo
> l'assassinio dell'Arcivescovo Oscar Romero nel 1980. Una di queste era
> stata la segretaria di Romero. Qualche mese dopo il loro arrivo, queste
> donne erano state prelevate a forza dai loro appartamenti a Tegucigalpa,
> caricate in un furgone e erano scomparse. La nostra delegazione si
> trovava in Honduras per trovare la verità su quello che era successo a
> queste donne.
>
> John Negroponte aveva ascoltato la nostra esposizione dei fatti. Vi
> erano stati testimoni oculari alle catture e questo l'avevamo ben letto
> nella documentazione che le precedenti delegazioni avevano raccolto.
> Negroponte aveva negato assolutamente di essere a conoscenza dei luoghi
> dove potevano essere state portate queste donne. Aveva insistito sul
> fatto che l'Ambasciata USA non interferiva negli affari del governo
> Honduregno e che per noi sarebbe stato più vantaggioso discutere di
> questa questione con i governanti dell'Honduras. Però i fatti
> sicuramente dimostravano il contrario. Durante l'amministrazione
> Negroponte, gli aiuti militari USA all'Honduras erano passati da $4
> milioni di dollari a $77.4 milioni; gli USA avevano promosso una guerra
> segreta contro il Nicaragua, ne avevano minato i porti e avevano
> addestrato l'esercito dell'Honduras per appoggiare i Contras.
>
> John Negroponte aveva lavorato a stretto contatto con il Generale
> Alvarez, Comandante in Capo delle Forze Armate in Honduras, per
> realizzare l'addestramento dei militari Honduregni nella guerra
> psicologica, nelle azioni di sabotaggio, e in ogni tipo di violazioni
> dei diritti umani, inclusa la tortura e il rapimento. Militari
> dell'Honduras e del Salvador venivano inviati alla Scuola delle Americhe
> per ricevere l'addestramento per movimenti anti-sommossa diretti contro
> la gente della loro stessa nazione. La CIA aveva creato lo scellerato
> Battaglione di Intelligence Honduregno 3-16, che si era reso
> responsabile dell'assassinio di molti Sandinisti. Il Generale Luis
> Alonso Discua Elvir, un insegnante della Scuola delle Americhe, era
> stato uno dei fondatori e dei comandanti del Battaglione 3-16.
> Nel 1982, gli USA avevano negoziato il libero accesso allo spazio aereo
> dell'Honduras e avevano insediato un centro di addestramento militare
> regionale per le forze dell'America Centrale, con lo scopo principale di
> fornire addestramento alle forze dell'esercito del Salvador.
> Nel 1994, la Commissione dell'Honduras sui Diritti Umani sottolineava la
> tortura e la scomparsa almeno di 184 oppositori politici. Inoltre la
> Commissione accusava John Negroponte di numerose violazioni di diritti
> umani.
>
> Ora, ritorniamo nel suo studio in quel giorno del 1982; John Negroponte
> ci aveva assicurato di non avere idea di cosa fosse successo alle donne,
> di cui noi eravamo alla ricerca.
> Ho dovuto aspettare 13 anni per saperlo! In un'intervista al Baltimore
> Sun nel 1996, Jack Binns, il predecessore di Negroponte come
> ambasciatore in Honduras, dichiarava che un gruppo di Salvadoregni,
> molti dei quali erano donne, era stato ricercato, catturato il 22 aprile
> 1981, e selvaggiamente torturato dalla DNI, la Polizia Segreta
> dell'Honduras, prima di essere caricato su elicotteri dell'esercito del
> Salvador.
> Dopo essere partite dall'aeroporto di Tegucigalpa, le vittime erano
> state scagliate fuori dagli elicotteri, nel vuoto.
> Inoltre Binns affermava al Baltimore Sun che le autorità Nord Americane
> erano ben a conoscenza di quello che era accaduto e che questo
> costituiva una gravissima violazione dei diritti umani. Ma questo veniva
> considerato parte della politica di Ronald Reagan contro i movimenti
> insurrezionali.
>
> Ora nel 2001, appaiono nuovi elementi ad agitare le acque di questa
> vicenda.
> Poiché il Presidente Bush ha reso pubblica la sua intenzione di nominare
> John Negroponte, si parla di altre persone che improvvisamente sono
> state fatte "sparire".
> In un articolo pubblicato nel Los Angeles Times il 25 marzo, Maggie
> Farley e Norman Kempster riferivano dell'improvvisa deportazione dagli
> Stati Uniti di parecchi ex membri delle squadre della morte. Questi
> uomini potevano produrre testimonianze distruttive contro Negroponte
> nelle prossime udienze del Senato. Uno di questi deportati di recente
> era proprio quel Generale Luis Alonso Discua, fondatore del Battaglione
> 3-16. In febbraio, Washington aveva revocato il visto al Discua, che era
> Ambasciatore Supplente all'ONU. Da allora, Discua aveva iniziato a
> rendere pubblici particolari relativi all'appoggio USA al Battaglione
> 3-16.
>
> Considerando la storia di John Negroponte in America Centrale, è una
> cosa completamente orrenda pensare che lui possa essere scelto per
> rappresentare il nostro paese alle Nazioni Unite, un'organizzazione che
> si fonda sull'assicurazione dei diritti umani di tutti i popoli che
> dovrebbero ricevere il più alto rispetto.
> Quanti dei nostri Senatori, mi chiedo, lasciando da parte l'opinione
> pubblica USA, sanno veramente chi è John Negroponte ?
>
> da: "Action Center"
> documento fatto circolare da: A.N.S.W.E.R. Coalition (Act Now to Stop
> War & End Racism)
>
>
> --
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>