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IL FALSO FEDERALISMO



Partito Umanista - Comunicato
Roma, 17 settembre 2004

IL FALSO FEDERALISMO

Il Partito Umanista contesta senza mezzi termini e nella sua totalità 
la riforma costituzionale approdata in Parlamento. L'astensione della 
parte più moderata del centrosinistra sul primo articolo la dice 
lunga sull'efficacia di una opposizione che pensa solo a come 
arrivare al potere con le prossime elezioni. 

Ma quale riforma? Siamo di fronte, invece, al chiaro tentativo di 
mettere in serio pericolo l'impianto base della Carta Costituzionale 
così come la conosciamo. La costituzione italiana, così come fu 
concepita subito dopo la vittoria sul nazi-fascismo, è, per molti dei 
suoi articoli, ancora oggi incompiuta, così come la Dichiarazione dei 
diritti dell'Uomo. Se fosse stata rispettata in ogni sua parte, oggi 
l'Italia sarebbe un paese più libero, non sarebbe in guerra e i 
diritti umani dei suoi cittadini sarebbero maggiormente rispettati. 
Ciò che il Parlamento oggi deve esaminare e votare è solo un ammasso 
informe di articoli che hanno il solo obiettivo di camuffare da 
federalismo ciò che tutto è tranne che federalismo. Diciamolo 
chiaramente: è una specie di secessione. Rappresenta ciò che tutta la 
maggioranza, compresi i nazionalisti di AN, deve pagare per 
garantirsi l'appoggio del nuovo partito fascista italiano, cioè la 
Lega.

Il vero federalismo tende ad unire; qui invece l'unica tendenza 
chiara è a dividere. Dividere essenzialmente su criteri di 
disuguaglianza economica, a partire da una fiscalità che favorisce 
proprio le regioni che già partono favorite. E se questa è la base, 
cioè la garanzia fiscale per chi già è agiato, come si possono 
assicurare a tutti i cittadini uguali prestazioni? 
E che dire della totale devoluzione alle regioni dei poteri in 
materia di sanità e istruzione? È tanto difficile prevedere come 
andrà a finire con le disuguaglianze già esistenti tra il trattamento 
sanitario riservato ad un cittadino lombardo e ad un cittadino 
calabrese? Oppure rispetto alle disuguaglianze già esistenti tra uno 
scolaro emiliano e uno scolaro pugliese?

No. Questo falso federalismo non ci piace affatto. Soprattutto perché 
è il chiaro prodotto di menti addestrate e abituate a discriminare e 
a dividere. 
Sarebbe il caso che tutti coloro che intendono opporsi a questo 
disegno si mobilitino al più presto. Anche preparando un referendum 
abrogativo, per esempio. 
In questo caso la Costituzione va difesa a tutti i costi.

       
Carlo Olivieri
Segreteria Stampa Nazionale
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