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Le uccideranno... dagli squadroni della morte non si sfugge in vita...



Fonte: Indymedia

Squadroni della MORTE. Biglietto da visita di NEGROponte.

Inaugurata la nuova strategia di eliminazione dei "nemici interni"
all'occupazione coloniale. 
NON rivedremo piu' vive Simona-Simona-Ra'ad-Mahanaz, come non rivedremo
piu' vivi Georges-Christian, come non abbiamo piu' rivisto vivo Enzo. 

NELLA nuova gestione del vicere' NEGROponte, si e' passati alla fase
della guerra SPORCHISSIMA, quella in cui si ELIMINANO i "nemici interni
all'occidente", mettendo in difficolta', per arruolarli, i "disertori
della guerra globale al terrorismo". 

"DISERTORI" che vanno dagli stati, ai partiti politici, ai movimenti. 

NON sono piu' ammesse posizioni diverse da quelle dei fautori armati
della "democrazia-da-esportazione". 

DEI risultati cominciano ad ottenerli, sicuramente sul fronte interno
italiano. 

L'ARRUOLAMENTO strisciante dell' "opposizione" la quale apprezza il
governo colonialista che per bocca di Berlusconi afferma "...amici del
governo iracheno, liberate dalle vostre galere coloro che detenete
INGIUSTAMENTE.....". 

VORREI anche vedere che gli consigliassimo di tenerle dentro INNOCENTI
(chiosa la Rossanda sul Manifesto del 12 settembre). 

PERO’ l’ “opposizione” apprezza questa “coraggiosa” presa di posizione
di Berlusconi. 

SI comincia a dividere il movimento della pace, tra posizioni
ultrapoliticistiche e posizioni piu’ fedeli agli obiettivi di fondo del
movimento stesso. 

LE motivazioni di chi da credito ad un governo occupante, promotore di
una guerra di occupazione, sono assurde e contorte. 

SE i rapitori sono AMICI del governo fantoccio, oppure e’ lo stesso
governo FANTOCCIO iracheno, l’unita’ dell’ “opposizione” con il governo
italiano che sostiene i FANTOCCI, e’: folle, fuorviante, da stato
confusionale. (Anche Ramon Mantovani, responsabile esteri di
Rifondazione, sostiene “…..Penso, ripeto penso perche’ non ho prove ne’
vedo come potrei averne, che questi sequestri nascano all’ interno del
campo delle forze occupanti ed irachene favorevoli all’occupazione. …”
Cose osservate anche da Paolo Cento dei Verdi) 

RAMON non pensare troppo, altrimenti metti in rilievo la schizofrenia
del tuo segretario, non puoi chiedere alla corda di salvare l’
impiccato. 

SE invece i rapitori fossero della galassia di Al Qaeda, se ne fanno un
baffo dell’ embrione di “unita nazionale italiana”, anzi la leggono come
una conferma che non vi puo’ essere distinzione tra governi e
“opposizioni” dei paesi occupanti. 

RIDICOLI ed inutili sono tutti gli articoli che dibattono sulle mosse
degli 007 italiani, o su quelle delle boniver varie, o che si
interrogano sul fatto che i rapitori “non” hanno lasciato traccia della
loro operazione. 

SE e’ come io ne sono convinto, l’inizio della fase della guerra
SPORCHISSIMA, figurati se la polizia (ex miliziani dei partiti del
governo FANTOCCIO) “trova” tracce dell’ operazione dei loro COLLEGHI,
tanto piu’ se tutto dipende dal vicere’ NEGROponte. O SI crede alla
bufala del “passaggio dei poteri”? 

E’ UNA constatazione amarissima, ma i dati che si conoscono, basta
volerli vedere, sull’ultimo sequestro, ed una valutazione a partire
dall’ esecuzione extragiudiziaria di BALDONI, non portano che a questa
conclusione: dagli squadroni della morte non si sfugge in vita. 

L’UNICA risposta decente che possiamo dare e’ quella di moltiplicare le
iniziative di pace, per il ritiro delle forze di occupazione, una
posizione netta e irrinunciabile, in NETTO contrasto con qualsiasi
furbizia politicista di “unita’ nazionale”, o di “unita’ anche con il
diavolo pur di…”, le quali “furbizie” si risolvono con lo strisciante
arruolamento nelle truppe della "democrazia-da-esportazione". 

SAPENDO che il ritiro delle truppe italiane (e delle altre) sara’
determinato solo dallo sviluppo e dalla vittoria della resistenza
irachena. (Aspettarsi che lo faccia questa “opposizione” e’ solo un
sogno di mezza estate. Perche’ verranno le decisioni “collegiali”, con
visto ONU, si scopriranno nuovi fronti, la bomba iraniana, i cattivi
siriani, ecc, le vie della "democrazia-da-esportazione" sono infinite.) 

# # # # #

CHI È JOHN NEGROPONTE, AMBASCIATORE USA IN IRAQ

 Il diplomatico di carriera John Negroponte è stato nominato
Ambasciatore degli Stati Uniti in Iraq. La Commissione per le Relazioni
Estere del Senato, martedì 27 aprile 2004, ha messo in programma una
improvvisa seduta per questa nomina e la dirigenza del Senato ha
previsto il voto a sezione completa per martedì 29 aprile. Sarà a capo
dell’Ambasciata Statunitense, ammesso che la "sovranità limitata"
termini il 30 giugno.
Le note personali di Negroponte lo rendono singolarmente inadatto ad un
incarico così delicato.
Negroponte è stato funzionario politico all'ambasciata americana in
Vietnam dal 1964 al 1968, al culmine della guerra, nel momento in cui si
verificarono esecuzioni extragiudiziali e gravissime violazioni dei
diritti umani, tra cui i massacri perpetrati dalla tristemente famosa
Tiger Force della 101° Divisione Aviotrasportata dell'Esercito.

Negroponte è stato ambasciatore in Honduras dal 1981 al 1985, periodo in
cui decuplicò il personale, ospitando uno dei più massicci dispiegamenti
di forza della CIA in America Latina.
All'epoca, mentì al Congresso sulle informazioni in suo possesso
riguardo alla famigerata squadra della morte del 316° Battaglione e
gestì aiuti illegali ai Contras che combattevano il governo del
Nicaragua, in aperta violazione delle direttive del Congresso.

Negroponte è stato ambasciatore in Messico dal 1989 al 1993, conducendo
il North America Free Trade Agreement (NAFTA) alla sua approvazione.
Il NAFTA ha provocato la perdita della terra e dei mezzi di sussistenza
per un milione di messicani ed ha minato i diritti sindacali ed
ambientali in Messico, Canada e Stati Uniti.

Negroponte ha prestato servizio come ambasciatore presso le Nazioni
Unite dal settembre 2001, durante la preparazione dell'invasione
dell'Iraq, ha mentito alle Nazioni Unite sulle giustificazioni della
guerra ed ha esercitato pressioni decisive sul Messico e sul Cile che si
erano inizialmente opposti alla guerra.

L'assenza di credenziali democratiche di Negroponte e il suo curriculum
di approvazione - o, quanto meno, di una sua solida capacità di 'non
vedere' gravissime violazioni dei diritti umani -, hanno favorito la sua
nomina all'ONU del 2001. All'epoca, la Commissione per le Relazioni
Estere del Senato aveva approvato la nomina in una seduta rapidissima il
12 settembre, in fretta e furia durante il caos che era seguito alla
tragedia del giorno precedente.

A illuminare meglio il quadro della personalità di Negroponte, viene
riportato un personale contributo, scritto nel luglio 2001, da Suor
Laetitia Bordes, s.h.:

Nuovi dettagli in una storia di malvagità

“John D. Negroponte, nominato dal Presidente Bush come prossimo
Ambasciatore alle Nazioni Unite”?! Mi si drizzano le orecchie. Alzo il
volume della radio e mi metto ad ascoltare con maggior attenzione. Sì,
avevo ascoltato proprio giusto.
Bush stava nominando Negroponte, l’uomo che aveva portato la CIA ad
appoggiare l’apertura della campagna delle azioni degli squadroni della
morte Honduregni, mentre era ambasciatore in Honduras dal 1981 al 1985.
I miei ricordi tornano al maggio 1982, quando mi trovai faccia a faccia
con Negroponte nel suo ufficio all’Ambasciata USA a Tegucigalpa. Io mi
ero recata in Honduras al seguito di una commissione di inchiesta.
Volevamo avere delle risposte. Trentadue donne erano fuggite dalle
squadre della morte di El Salvador per cercare rifugio in Honduras, dopo
l’assassinio dell’Arcivescovo Oscar Romero nel 1980. Una di queste era
stata la segretaria di Romero. Qualche mese dopo il loro arrivo, queste
donne erano state prelevate a forza dai loro appartamenti a Tegucigalpa,
caricate in un furgone e erano scomparse. La nostra delegazione si
trovava in Honduras per trovare la verità su quello che era successo a
queste donne.

John Negroponte aveva ascoltato la nostra esposizione dei fatti. Vi
erano stati testimoni oculari alle catture e questo l’avevamo ben letto
nella documentazione che le precedenti delegazioni avevano raccolto.
Negroponte aveva negato assolutamente di essere a conoscenza dei luoghi
dove potevano essere state portate queste donne. Aveva insistito sul
fatto che l’Ambasciata USA non interferiva negli affari del governo
Honduregno e che per noi sarebbe stato più vantaggioso discutere di
questa questione con i governanti dell’Honduras. Però i fatti
sicuramente dimostravano il contrario. Durante l’amministrazione
Negroponte, gli aiuti militari USA all’Honduras erano passati da $4
milioni di dollari a $77.4 milioni; gli USA avevano promosso una guerra
segreta contro il Nicaragua, ne avevano minato i porti e avevano
addestrato l’esercito dell’Honduras per appoggiare i Contras.

John Negroponte aveva lavorato a stretto contatto con il Generale
Alvarez, Comandante in Capo delle Forze Armate in Honduras, per
realizzare l’addestramento dei militari Honduregni nella guerra
psicologica, nelle azioni di sabotaggio, e in ogni tipo di violazioni
dei diritti umani, inclusa la tortura e il rapimento. Militari
dell’Honduras e del Salvador venivano inviati alla Scuola delle Americhe
per ricevere l’addestramento per movimenti anti-sommossa diretti contro
la gente della loro stessa nazione. La CIA aveva creato lo scellerato
Battaglione di Intelligence Honduregno 3-16, che si era reso
responsabile dell’assassinio di molti Sandinisti. Il Generale Luis
Alonso Discua Elvir, un insegnante della Scuola delle Americhe, era
stato uno dei fondatori e dei comandanti del Battaglione 3-16.
Nel 1982, gli USA avevano negoziato il libero accesso allo spazio aereo
dell’Honduras e avevano insediato un centro di addestramento militare
regionale per le forze dell’America Centrale, con lo scopo principale di
fornire addestramento alle forze dell’esercito del Salvador.
Nel 1994, la Commissione dell’Honduras sui Diritti Umani sottolineava la
tortura e la scomparsa almeno di 184 oppositori politici. Inoltre la
Commissione accusava John Negroponte di numerose violazioni di diritti
umani.

Ora, ritorniamo nel suo studio in quel giorno del 1982; John Negroponte
ci aveva assicurato di non avere idea di cosa fosse successo alle donne,
di cui noi eravamo alla ricerca.
Ho dovuto aspettare 13 anni per saperlo! In un’intervista al Baltimore
Sun nel 1996, Jack Binns, il predecessore di Negroponte come
ambasciatore in Honduras, dichiarava che un gruppo di Salvadoregni,
molti dei quali erano donne, era stato ricercato, catturato il 22 aprile
1981, e selvaggiamente torturato dalla DNI, la Polizia Segreta
dell’Honduras, prima di essere caricato su elicotteri dell’esercito del
Salvador.
Dopo essere partite dall’aeroporto di Tegucigalpa, le vittime erano
state scagliate fuori dagli elicotteri, nel vuoto.
Inoltre Binns affermava al Baltimore Sun che le autorità Nord Americane
erano ben a conoscenza di quello che era accaduto e che questo
costituiva una gravissima violazione dei diritti umani. Ma questo veniva
considerato parte della politica di Ronald Reagan contro i movimenti
insurrezionali.

Ora nel 2001, appaiono nuovi elementi ad agitare le acque di questa
vicenda.
Poiché il Presidente Bush ha reso pubblica la sua intenzione di nominare
John Negroponte, si parla di altre persone che improvvisamente sono
state fatte “sparire”.
In un articolo pubblicato nel Los Angeles Times il 25 marzo, Maggie
Farley e Norman Kempster riferivano dell’improvvisa deportazione dagli
Stati Uniti di parecchi ex membri delle squadre della morte. Questi
uomini potevano produrre testimonianze distruttive contro Negroponte
nelle prossime udienze del Senato. Uno di questi deportati di recente
era proprio quel Generale Luis Alonso Discua, fondatore del Battaglione
3-16. In febbraio, Washington aveva revocato il visto al Discua, che era
Ambasciatore Supplente all’ONU. Da allora, Discua aveva iniziato a
rendere pubblici particolari relativi all’appoggio USA al Battaglione
3-16.

Considerando la storia di John Negroponte in America Centrale, è una
cosa completamente orrenda pensare che lui possa essere scelto per
rappresentare il nostro paese alle Nazioni Unite, un’organizzazione che
si fonda sull’assicurazione dei diritti umani di tutti i popoli che
dovrebbero ricevere il più alto rispetto.
Quanti dei nostri Senatori, mi chiedo, lasciando da parte l’opinione
pubblica USA, sanno veramente chi è John Negroponte ?

da: "Action Center"
documento fatto circolare da: A.N.S.W.E.R. Coalition (Act Now to Stop
War & End Racism)