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Re: le volontarie italiane rapite a Baghdad



Può darsi che il signore che ha scritto abbia chiesto l'aiuto di Luttvak o
sia uno della CIA o che ne so io, magari è un semplice provocatore o un
amico di qualche strano personaggio (vedi Scelli...). Magari è solo uno che
è stato perseguitato da Saddam, o magari non è neanche iracheno...Boh! Io
per parte mia gli ho mandato una risposta "diplomatica" (in realtà non
sappiamo mai con chi abbiamo a che fare, meglio essere prudenti...) di cui
riporto un frammento:

"Secondo il mio modesto parere, che è quello di una persona piuttosto
ignorante (e me ne
vergogno...) sulla cultura islamica e sul travaglio che agita tanti popoli
di questa fede, le due ragazze rapite e gli altri volontari che operano i
territori dove regna la guerra sono là solo perchè hanno un grande cuore e
una grande anima e un grande coraggio. Tante persone, italiane e non,
mettono a rischio la loro vita per mettersi a disposizione di chi soffre,
solo per umanità e solidarietà, senza fini politici o economici. Io non so
gli agganci di "Un ponte per..." o di altre ONG con i poteri che governano
gli Stati. .......Le posso assicurare comunque che anche nella
Croce Rossa, dove ho fatto la volontaria per due anni,  si muovono
personaggi che hanno più a cuore le loro tasche che gli interessi di chi
soffre: ovviamente non parlo dei volontari che rischiano la vita sul campo,
ma di alcuni personaggi ai vertici dell'Organizzazione, che ho conosciuto
personalmente. Non sono d'accordo neanche sul mantenere le truppe italiane
in Iraq, perchè siamo al servizio dell'esercito americano, che è andato a
fare una guerra solo per interessi economici (il petrolio...) e ha ancora di
più lacerato un Paese che di tutto aveva bisogno, tranne che di altro sangue
e altra sofferenza. L'Italia, secondo l'art. 11 della Costituzione, ripudia
la guerra come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali: sono
convinta che solo con il dialogo e la convivenza pacifica si possa creare
democrazia e libertà là dove non ci sono."
----- Original Message ----- 
From: "Comitato Paul Rougeau - RM" <prougeau at tiscali.it>
To: <pace at peacelink.it>
Sent: Sunday, September 12, 2004 12:02 PM
Subject: Re: le volontarie italiane rapite a Baghdad


> Concordo con quanto dice Nello e Beatrice, e aggiungo che non sembra che
> persone del genere vogliano aiutare davvero gli ostaggi.
>
> Questo 'musulmano' mi sembra un agente della C.I.A., come Allawi. Non
credo
> sia stato capace di scrivere quella risposta da solo, forse ha chisto
> l'aiuto di un folle tipo Edward Luttwak!
>
> Saluti di pace
> Giuseppe Lodoli
> P. S. Uso la casella del Comitato Paul Rougeau per entrare in lista, ma
> questo e un mio messaggio personale
>
> A 10.58 12/09/2004 +0200, vous avez écrit :
> >A me quanto letto ha fatto venire un pensiero piuttosto cattivo.
> >Quanto dichiarato dall'Istituto Culturale della Comunità Islamica
Italiana
> >sembra più una dichiarazione di appoggio agli Stati che tengono i soldati
in
> >Iraq, che una dichiarazione di solidarietà verso Simona e Simona.
> >A me sembra un mettere le mani avanti per non cadere indietro.
> >Insomma un po' come dire "prima che ci si mettono contro per qualche
motivo,
> >diciamogli che diamo ragione a loro".
> >Poi magari mi sbaglio, ma l'impressione che ho avuto è questa.
> >
> >Ah! Sulle forze di occupazione che si troverebbero lì dietro legittima
> >richiesta del Governo Irakeno... Beh, riengo che quel Governo in Iraq sia
> >legittimo solo in quanto riconosciuto come tale a livello internazionale
(e
> >anche messo lì per volontà internazionale, quindi difficile che non venga
> >riconosciuto da chi ce l'ha messo e difficile che questo Governo vada
contro
> >chi l'ha messo lì... cmq) a livello interno, dubito che riesca ad avere
un
> >"potere" reale.
> >La Democrazia, in quanto tale, non può essere imposta.
> >In Iraq è stata imposta, e infatti non c'è.
> >A mio avviso la Democrazia nasce dal basso e arriva ad organizzarsi
> >attraverso le forme di Governo. Il processo inverso non credo possa
> >funzionare, non si può far nascere la Democrazia dall'alto: da oggi avete
un
> >Governo, quindi siete un paese democratico.
> >Dovrebbe essere: siamo un paese democratico, per cui avremo un Governo
che
> >si muoverà secondo queste leggi e secondo questi principi.
> >Poi, non sono nessuno, e il pensiero su come si arrivi ad essere un paese
> >democratio, lascia il tempo che trova.
> >
> >Beatrice
> >
> >
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