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Inaugurata a Dogubeyazit la "Casa delle donne e dei bambini"
- Subject: Inaugurata a Dogubeyazit la "Casa delle donne e dei bambini"
- From: a@ranchdeiviandanti.it
- Date: Sun, 22 Jun 2003 14:59:49 +0200
Inaugurata a Dogubeyazit la "Casa delle donne e dei bambini"
Da: un ponte per ... [mailto: posta@unponteper.it]
venerdi' 20 giugno 2003
COMUNICATO STAMPA
Inaugurata a Dogubeyazit la "Casa delle donne e dei bambini"
E' il primo progetto mondiale di cooperazione internazionale nel Kurdistan
Turchia
E' stata inaugurata oggi a Dogubeyazit, nell'Anatolia del Sud-Est, la
"Casa delle donne e dei bambini", un centro polivalente di servizi sanitari,
educativi e culturali rivolto alle fasce deboli della popolazione dell'area, in
prevalenza kurda. E' il primo progetto mondiale di cooperazione
internazionale avviato nel Kurdistan Turchia e le sue finalita' sono:
a.. contribuire al miglioramento della situazione sanitaria e in particolare
favorire la diminuzione dell'alta mortalita' tra le partorienti e i neonati;
b.. favorire l'accesso dei bambini all'istruzione primaria e dei giovani alla
conoscenza della lingua inglese e dell'uso delle tecnologie della
comunicazione;
c.. sostenere le attivita' volte allo sviluppo culturale locale.
La Casa e' una palazzina di 4 piani, di quasi 1000 mq. Il pianterreno
ospita un ambulatorio medico, attrezzato anche per piccoli interventi
chirurgici, destinato ad attivita' di pre e post-partum e all'assistenza
pediatrica. Il primo piano e' destinato all'istruzione, con un'aula computer
e un'aula per l 'insegnamento dell'inglese. Il secondo ospita un centro
culturale dotato di sala conferenze, teatro, biblioteca. L'ultimo piano della
casa e' destinato all'accoglienza di donne in difficolta', con camere per
l'ospitalita', una sala mensa, un salone per lo svago e TV, e lavanderia.
Erano presenti all'inaugurazione della Casa il Console Italiano di Izmir
consigliere Michele Tommasi, il Governatore di Dogubeyazit, la Sindaca,
signora Mukaddes Kubilay, Fabio Alberti, presidente dell'associazione 'Un
Ponte per...' , l'assessore alle politiche sociali e educative del comune di
Orvieto, Maurizio Negri e la Presidente della Commissione Pari
Opportunita' della Provincia di Pesaro-Urbino, Antonella Amaranti. Questi
ultimi in rappresentanza di alcuni Enti Locali italiani aderenti al CISCASE
(Comitato Italiano di Solidarieta' e Cooperazione per l'Anatolia del
Sud-Est) che ha finanziato il progetto insieme ad altri EELL (Province di
Bolzano e di Genova, Regione Emilia-Romagna ed altri) e in
collaborazione con l' Associazione 'Un Ponte per...'
"Il progetto "Casa delle donne e dei bambini" - ha dichiarato Fabio Alberti
- assume un alto valore simbolico nell'attuale fase storica in Turchia: e'
un piccolo contributo per la pace in quest'area dilaniata da decenni di
guerra, una scommessa di pace nella prospettiva della pacificazione e
della riconciliazione tra il popolo turco e l'etnia kurda".
Nella Casa la formazione del personale medico e paramedico locale
verra' seguito in loco da ginecologhe e ostetriche italiane data l'assoluta
carenza nella regione di figure professionali idonee.
In collaborazione con l'agenzia dell'ONU Local Agenda 21 e il Comune di
Dogubeyazit verranno realizzati workshop sanitari destinati alle donne che
vivono in 24 villaggi della zona, finalizzati alla gestione libera e
consapevole della maternita' e alla prevenzione dei tumori femminili.
Sono in avvio gemellaggi tra scuole italiane e kurde e saranno
organizzati scambi e gemellaggi con centri culturali italiani e turchi,
nell'auspicata prospettiva di pacifica convivenza tra l'etnia turca e la kurda.
Il Kurdistan e' la regione meno sviluppata della Turchia e l'area di
Dogubeyazit, al 79° posto tra le 80 province turche per l'accesso alle
risorse pubbliche, rientra nella categoria dei paesi "a basso livello di
sviluppo umano".
Il tasso di analfabetismo e' molto alto e la disoccupazione supera il 60%;
piu' del 70% della popolazione e' impiegato nell'arretrato settore agricolo.
A Dogubeyazit esiste un solo ospedale per 90.000 abitanti e nella zona
c'e' un medico ogni 2309 persone.
Le donne e bambini sono le prime vittime di questa drammatica realta'.
Secondo l'OMS nell'area la mortalita' infantile e' di 58 per 1000 nati vivi.
Dall'inizio del conflitto interno (1984) sono state chiuse quasi 3500 scuole
elementari in 22 province del Kurdistan.
Roma 20 giugno 2003
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Lello Rienzi
ufficio stampa e comunicazione
tel. 39 066780808 - 3389110373 -
fax
066793968
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