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APPELLO PER LA LIBERTA' DI LEYLA ZANA, PRIGIONIERA DI PACE
- Subject: APPELLO PER LA LIBERTA' DI LEYLA ZANA, PRIGIONIERA DI PACE
- From: "Anna Draghetti" <draghettan@libero.it>
- Date: Tue, 6 May 2003 16:19:49 +0200
DONNE IN NERO WILPF UN PONTE PER
APPELLO PER LA LIBERTA' DI LEYLA ZANA, PRIGIONIERA DI PACE.
L'appello č stato inviato dalle tre organizzazioni che lo promuovono
all'ambasciata turca italiana e sarā di nuovo trasmesso con le firme di chi
vorrā sottoscriverlo inviando una mail a:libertaperleylazana@donneinnero.org
specificando nome, cognome e eventuale riferimento d'organizzazione.
Testo appello
[...] non é sufficiente poter dire che ci sono giudici giusti, si deve poter
dire che esiste in Turchia la democrazia e la giustizia. [...] Noi vogliamo
in primo luogo la fraternitā dei kurdi e dei turchi [...]. Se la Turchia
diventa un paese democratico, sarā il centro di democrazia in Medio Oriente
[...]. La bellezza dell'arcobaleno č che arriva dopo la pioggia ed č ricco
di differenti colori. Noi possiamo danzare sotto l'arcobaleno. I Diritti
Umani sono la possibilitā di danzare tutti insieme con molti colori. (dal
discorso di Leyla Zana pronunciato il 28 marzo 2003 ad Ankara alla
riapertura del suo processo).
LA CORTE SUPREMA EUROPEA PER I DIRITTI UMANI (CEDU), IN DATA 17 LUGLIO 2001
HA IMPOSTO ALLA TURCHIA DI RIPETERE IL PROCESSO A Leyla Zana, UNICA DONNA
CURDA ELETTA DEPUTATA NEL 1991, INSIEME A Hatip Dicle, Orhan Dogan, E Selim
Sadak, DEPUTATI CURDI DEL DISCIOLTO PARTITO DEMOCRATICO DEP; TUTTI E
QUATTRO CONDANNATI NEL 1994 DAL TRIBUNALE DI SICUREZZA DELLO STATO DI
ANKARA, A 15 ANNI DI PRIGIONE DOPO UN PROCESSO INIQUO.
TALE PROCESSO E' STATO COSTRUITO SU ACCUSE RELATIVE A CONTATTI E
FREQUENTAZIONI CON UNA PARTE DI ELETTORATO COLLEGATO CON IL PARTITO CURDO
DEI LAVORATORI (PKK); RELAZIONI PERALTRO INEVITABILMENTE CONNATURATE
ALL'ATTIVITA' POLITICA DI PARLAMENTARI ELETTI ANCHE IN RAPPRESENTANZA DELLA
MINORANZA KURDA IN TURCHIA.
IL 28 MARZO 2003 SI E' AVVIATO AD ANKARA, COSI' COME IMPOSTO DALLA CORTE
SUPREMA EUROPEA, IL SECONDO PROCESSO AI QUATTRO PRIGIONIERI DI COSCIENZA.
PARLAMENTARI EUROPEI/E E ITALIANI/E E NUMEROSE DELEGAZIONI INTERNAZIONALI
HANNO ASSISTITO ALLA PRIMA E ALLE SUCCESSIVE UDIENZE ( 25 APRILE, PROSSIMA
FISSATA 23 MAGGIO).
E' IMPORTANTE CHE L'OPINIONE PUBBLICA VIGILI AFFINCHE' SI SVOLGA FINALMENTE
UN PROCESSO EQUO NELLA MASSIMA TRASPARENZA E NEL RISPETTO DEI CRITERI DI
IMPARZIALITA' RICHIESTI DALLA CONVENZIONE EUROPEA PER LA SALVAGUARDIA DEI
DIRITTI UMANI ALLA QUALE LA TURCHIA HA ADERITO E AL CUI RISPETTO E'
VINCOLATA.
PER QUESTE RAGIONI CREDIAMO NELL'ASSOLUZIONE E LIBERAZIONE DI LEYLA ZANA,
PRIGIONIERA DI PACE, E DEGLI ALTRI TRE COIMPUTATI.
Roma, 4 maggio 2003