APOCALISSE E
CATARSI
l'11 settembre è
MORTO IL FONDAMENTALISMO PROGRESSISTA RICOMINCAMO A DISCUTERE DEL FUTURO <Tutti noi siamo infine obbligati a rivedere il concetto stesso di progresso, questo totem in cui la cultura borghese incarnava la supremazia della scienza e della tecnica su tutte le altre forme di conoscenza e di creatività. C'era un elemento impressionante che accompagnava la globalizzazione, il fanatismo, l'arroganza dei suoi apologeti ultraliberisti. La loro euforia era tale che per descriverla evocavano una parola tremenda come rivoluzione. Il feticismo del mercato, il culto dogmatico delle sue leggi cieche, il mito della new economy, della forza miracolosa di internet e della tecnologia digitale. Questo pensiero ultralibersita non riusciva a camuffare il suo carattere isterico e fondamentalista; teorizzava infatti come grandioso l'appetito cannibalesco all'accumulazione di profitto, considerava legittima la brama infame del puro guadagno, quali che fossero le sue conseguenze sul corpo sociale. Sosteneva che debbono essere abbattuti tutti gli ostacoli di natura nazionale, civile, culturale, etica e politica. Ogni controllo statuale sarebbe stato pernicioso e letale. Non ce ne accorgevamo ma eravamo oltre il pensiero liberale. Eravamo nel territorio di un anarchismo borghese, nichilista, ossessivo, appeso al feticcio del denaro e della ricchezza materiale. > da : http://www.voceoperaia.it |