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Pace...Vattimo chiede uno sforzo di coerenza al PSE



da www.unita.it
Socialisti europei, ancora un passo
di Gianni Vattimo

In una animata discussione del gruppo del Pse circa una proposta di risoluzione sull’Iraq qualcuno ha ricordato che persino Cox, il liberale irlandese presidente del Parlamento Europeo, ha usato di recente l’espressione «impero americano». Per dire che il gruppo dei socialisti europei rischia (o qualcosa di più) di apparire persino meno audace dei liberali, oltre che del Papa, dei vescovi e di tante organizzazioni religiose di varie confessioni. Uno dei punti controversi, su cui il progetto di risoluzione (approvato all’unanimità dal gruppo, con l’astensione dei pochi laburisti inglesi presenti) appare a molti di noi alquanto tiepido, benché l’abbiamo votato per non spogliarlo di ogni forza, è l’insistenza sul richiamo all’Onu e alle sue decisioni. Insistenza fondata sulla speranza che, nel caso auspicato di una nuova risoluzione del Consiglio di Sicurezza, almeno qualcuno dei membri di diritto, la Francia, eserciti il diritto di veto anche contro una eventuale maggioranza favorevole all’attacco.
E se non succedesse? L’umore prevalente dei socialisti presenti alla discussione era chiaramente contrario alla guerra comunque; un autorevole deputato greco ha parlato anche di una scelta, che prima o poi si imporrà, di chiedere una riforma radicale dell’Onu o di dichiararla defunta. Anche senza pensare a una simile eventualità apocalittica, è chiaro però che nessuno, o quasi, nel gruppo socialista crede davvero al diritto internazionale garantito da questa Onu. Lo stesso richiamo alla risoluzione 1441 che impone le ispezioni all’Iraq , e prima a quelle che lo obbligano a rinunciare alle armi di distruzione di massa, è già inficiato da questa pretesa dell’impero americano, che dispone di tutte le armi di cui vorrebbe spogliare Saddam, ammesso che le abbia davvero (e in questo caso solo perché fornitegli precisamente dalla superpotenza). Certo, la riluttanza a dichiarare che non terremo conto, in caso di decisione favorevole alla guerra, delle decisioni dell’Onu è ampiamente giustificata. L’Onu è l’unica parvenza di diritto internazionale di cui disponiamo. Ma anche noi (noi socialisti, e tanti altri) agitiamo questo spauracchio in modo piuttosti ipocrita, contando sulla ragionevolezza del Consiglio che sia capace di evitare una guerra così assurda come quella che Bush prepara. Non sarebbe ora che i socialisti (la cui Internazionale si riunisce nei prossimi giorni a Roma) dichiarassero senza tante ambagi che questa guerra (non siamo pacifisti imbelli, anche se Gino Strada ha molte buone ragioni) non la vogliono in ogni caso, con o senza l’Onu. Del resto Bush non dice (e non mostra in pratica) ogni giorno che lui la guerra la farà comunque, con o senza il consenso delle Nazioni Unite? Internazionale Socialista, ancora uno sforzo; almeno non meno pacifisti del Papa o dei liberali irlandesi!