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Re: sul terrorismo



Mi pare che non sia chiara la qualificazione del personaggio che avrebbe
scritto questo pezzoche gira da un po' di tempo: certamente NON e' un
vescovo cattolico...
Giuseppe


A 21.33 02/12/2002 +0100, vous avez écrit :
>Carissima/o Amica/o,
>vorrei proporti un simpatico giochino (che ti ruberà solo qualche minuto),
>che consiste nel leggere la lettera che si trova di seguito e indovinare chi
>l'ha scritta. In fondo alla pagina vi darò la soluzione.
>
>
>"SIAMO BERSAGLIO DEL TERRORISMO PERCHÉ SOSTENIAMO TUTTE LE DITTATURE":
>lettera aperta al presidente George Bush
>
>Racconti la verità al popolo, signor Presidente, sul terrorismo. Se le
>illusioni riguardo al terrorismo non saranno disfatte, la minaccia
>continuerà fino a distruggerci completamente. La verità è che nessuna delle
>nostre migliaia di armi nucleari può proteggerci da queste minacce. Nessun
>sistema di Guerre Stellari (non importa quanto siano tecnologicamente
>avanzate né quanti miliardi di dollari vengano buttati via con esse) potrà
>proteggerci da un'arma nucleare portata qui su una barca, un aereo, una
>valigia o un'auto affittata. Nessuna arma del nostro vasto arsenale, nemmeno
>un centesimo dei 270 miliardi di dollari spesi ogni anno nel cosiddetto
>"sistema di difesa" può evitare una bomba terrorista. Questo è un fatto
>militare.
>Signor Presidente, lei non ha raccontato al popolo americano la verità sul
>perché siamo bersaglio del terrorismo quando ha spiegato perché avremmo
>bombardato l'Afghanistan e il Sudan. Lei ha detto che siamo bersaglio del
>terrorismo perché difendiamo la democrazia, la libertà e i diritti umani nel
>mondo.
>Che assurdo, signor Presidente! Siamo bersaglio dei terroristi perché, nella
>maggior parte del mondo, il nostro governo difende la dittatura, la
>schiavitù e lo sfruttamento umano. Siamo bersaglio dei terroristi perché
>siamo odiati. E siamo odiati perché il nostro governo ha fatto cose odiose.
>In quanti Paesi, agenti del nostro governo hanno deposto dirigenti eletti
>dal popolo, sostituendoli con militari-dittatori, marionette desiderose di
>vendere il loro popolo a corporazioni americane multinazionali?
>Abbiamo fatto questo in Iran quando i marines e la Cia deposero Mussadegh
>perché aveva intenzione di nazionalizzare il petrolio. Lo sostituimmo con lo
>scià Reza Pahlevi e armammo, allenammo e pagammo la sua odiata guardia
>nazionale Savak, che schiavizzò e brutalizzò il popolo iraniano per
>proteggere l'interesse finanziario delle nostre compagnie di petrolio. Dopo
>questo sarà difficile immaginare che in Iran ci siano persone che ci odiano?
>Abbiamo fatto questo in Cile. Abbiamo fatto questo in Vietnam. Più
>recentemente, abbiamo tentato di farlo in Iraq. E, è chiaro, quante volte
>abbiamo fatto questo in Nicaragua e nelle altre Repubbliche dell'America
>Latina?
>Una volta dopo l'altra, abbiamo destituito dirigenti popolari che volevano
>che le ricchezze della loro terra fossero divise tra il popolo che le ha
>prodotte. Noi li abbiamo sostituiti con tiranni assassini che avrebbero
>venduto il proprio popolo per ingrassare i loro conti correnti privati
>attraverso il pagamento di abbondanti tangenti affinché la ricchezza della
>loro terra potesse essere presa da imprese come la Sugar, United Fruits
>Company, Folgers e via dicendo. Di Paese in Paese, il nostro governo ha
>ostruito la democrazia, soffocato la libertà e calpestato i diritti umani.
>È per questo che siamo odiati intorno al mondo. Ed è per questo che siamo
>bersaglio dei terroristi. Il popolo canadese gode di democrazia, di libertà
>e diritti umani, così come quello della Norvegia e Svezia. Lei ha sentito
>mai dire che un'ambasciata canadese, svedese o norvegese siano state
>bombardate? Noi non siamo odiati perché pratichiamo la democrazia, la
>libertà e i diritti umani. Noi siamo odiati perché il nostro governo nega
>queste cose ai popoli dei Paesi del terzo mondo, le cui risorse fanno gola
>alle nostre corporazioni multinazionali. Quest'odio che abbiamo seminato si
>ritorce contro di noi per spaventarci sotto forma di terrorismo e, in
>futuro, terrorismo nucleare. Una volta detta la verità sul perché
>dell'esistenza della minaccia e della sua comprensione, la soluzione diventa
>ovvia. Noi dobbiamo cambiare le nostre pratiche. Liberarci delle nostre armi
>(unilateralmente, se necessario) migliorerà la nostra sicurezza. Cambiare in
>modo drastico la nostra politica estera la renderà sicura. Invece di mandare
>i nostri figli e figlie in giro per il mondo per uccidere arabi in modo che
>possiamo avere il petrolio che esiste sotto la loro sabbia, dovremmo
>mandarli a ricostruire le loro infrastrutture, fornire acqua pulita e
>alimentare bambini affamati. Invece di continuare a uccidere migliaia di
>bambini iracheni tutti i giorni con le nostre sanzioni economiche, dovremmo
>aiutare gli iracheni a ricostruire le loro centrali elettriche, le stazioni
>di trattamento delle acque, i loro ospedali e tutte le altre cose che
>abbiamo distrutto e abbiamo impedito di ricostruire con le sanzioni
>economiche. Invece di allenare terroristi e squadroni della morte, dovremmo
>chiudere la nostra Scuola delle Americhe. Invece di sostenere la ribellione
>e la destabilizzazione, l'assassinio e il terrore in giro per il mondo,
>dovremmo abolire la Cia e dare il denaro speso da essa ad agenzie di
>assistenza. Riassumendo, dovremmo essere buoni invece che cattivi.
>Chi tenterebbe di trattenerci? Chi ci odierebbe? Chi vorrebbe bombardarci?
>Questa è la verità, signor Presidente. È questo che il popolo americano ha
>bisogno di ascoltare.
>
>Potrebbe averla scritta uno dei seguenti "comunisti": Bertinotti, Agnoletto,
>Casarini, Naomi Klein, padre Alex Zanotelli, Enzo Biagi, Furio Colombo,
>Rossana Rossanda....
>
>e invece l'ha scritta quel "comunista" del vescovo di Melbourne Beach, in
>Florida, mons. Robert Bowman, ex tenente colonnello ed ex combattente in
>Vietnam, dove ha compiuto 101 missioni di guerra.
>
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