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Comunicato Stampa Uff.Internazionale CGIL contro le ipotesi diguerra all'Iraq



L'Italia contro la guerra

Non bastava al Governo Berlusconi ed alla maggioranza di centro destra la
guerra contro l'indipendenza della Magistratura ed una legislazione uguale
per tutti, il Ministro Martino ha dichiarato, primo ed unico fra gli
esponenti dei governi europei e degli alleati degli Usa, l'incondizionata
disponibilità a sostenere una azione militare americana contro l'Iraq con
un impegno diretto  e sostituendo i militari Usa distolti dall'impiego in
altri scacchieri .
I governanti italiani, evidentemente preoccupati di sostenere i falchi che
nel governo americano spingono per un ulteriore intervento militare,
calpestano le preoccupazioni presenti nell'opinione pubblica italiana ed
internazionale per il crescente rischio che corre la pace e mostrano
profondo disprezzo per le istituzioni internazionali a cominciare dall' ONU
e per le stesse prerogative del Parlamento italiano.
L'uso indiscriminato della forza militare insanguina Palestina ed Israele,
colpisce popolazione inermi, alimenta  il terrorismo, scava un solco
pericoloso fra popoli e religioni diverse e si traduce, lo dimostra quanto
avvenuto in questi anni, in un rafforzamento di regimi dispotici mentre
colpisce ingiustamente con lutti e sofferenze popoli innocenti.
Occorre una grande ed immediata mobilitazione per fermare l'uso delle armi
ed imporre una tregua ed un negoziato, sulla base delle deliberazioni dell'
Onu, garantite dalla comunità internazionale in Palestina e per impedire un
ulteriore guerra contro l'Iraq . I sentimenti e la volontà del popolo
italiano non sono rappresentati dalle dichiarazioni belliciste del Ministro
Martino.

Andrea  Amaro, dipartimento internazionale Cgil e componente del Cgie