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Re: Obiezione alla guerra



Scusa il ritardo, ma la posta è tanta e la cartella "lavori in corso" 
rischia di scoppiare. 

Non intendevo certo contestare il diritto all'obiezione di coscienza, 
ci mancherebbe; tantomeno tacciare gli obiettori di codardia o 
altro. Devo ad un obiettore, testimone di Jeova, l'inizio della mia 
presa di coscienza (era il 1961, al CAR di Sassari).

Nemmeno volevo sminuire l'importanza di ogni parziale risultato di 
qualsiasi campagna. E' ovvio che nessuno e nessuna azione 
risolverà tutto e che ciascuno ed ogni iniziativa può solo contribuire 
in parte al cambiamento complessivo, semmai risolvendo solo 
qualche caso o problema specifico. 

Non possiamo però perdere di vista il nostro scopo.
Ogni obiettore sa qual'è il suo legittimo obiettivo: se è salvarsi 
l'anima (o le anime) o se ottenere che non si faccia la guerra, che 
nessuno la faccia e che nessuno ne soffra le conseguenze. Nel 
primo caso, con il riconoscimento legale dell'obiezione di 
coscienza ha raggiunto (forse) il suo scopo; nel secondo caso, 
certamente no. 

Personalmente, da miscredente o non credente, non mi preoccupa 
la salvezza dell'anima e spero che l'obiezione di coscienza venga 
praticata per opposizione alla guerra. Quindi non posso ritenermi 
soddisfatto per una legge che riconosce l'obiezione, ma che non 
impedisce e nemmeno ostacola in alcun modo che la guerra si 
faccia. I fatti, dimostrano questo. Questo non significa che non sia 
stata importante la battaglia per l'obiezione di coscienza. Significa 
prendere atto che il primo risultato positivo (il riconoscimento legale 
dell'o.d.c.) è stato dal potere successivamente neutralizzato, reso 
praticamente ininfluente rispetto alle possibilità e alle decisioni di 
fare una guerra. 

Anche gli americani hanno difficoltà ad arruolare mercenari e anche 
per questo la guerra diventa sempre più tecnologicamente 
sofisticata e costosa: bisogna colpire senza essere colpiti, bisogna 
uccidere senza farsi uccidere. Non mi tranquillizza però sapere che 
nelle guerre future moriranno solo "i nemici" e capisco anzi che 
questo non potrà che alimentare nuovi e più orrendi terrorismi.  

Uno che vota Rifondazione credo non sia certamente contento di 
avere Berlusconi al governo, ma non sarebbe felice nemmeno se 
avesse Rutelli o D'Alema, che avrebbero fatto sventolare il tricolore 
a Kabul molto più prontamente di Berlusconi.

Tra le tante scontentezze, ho anche il grande rammarico di vedere 
sprecare tempo ed energie da parte di tante generosissime 
persone, cosa che poi produce frustrazione e rassegnazione se 
non disperazione. Siccome la mia speranza, di miscredente o non 
credente, sono le persone, puoi capire quanto mi pesa.

Ciao, 
Gianni Zampieri - cdm 

Date forwarded: 	Wed, 26 Dec 2001 07:50:43 +0100
Date sent:      	Wed, 26 Dec 2001 07:15:52 +0100
To:             	pace@peacelink.it
From:           	Pietro Reynaud-Bersanino <reynaud@inwind.it>
Subject:        	Re: Obiezione alla guerra
Forwarded by:   	pace@peacelink.it
Send reply to:  	pace@peacelink.it

> At 22:24 24/12/01, you wrote:
> 
> >In sostanza meno di quello che è successo con il riconoscimento
> >legale dell'obiezione di coscienza: qualcuno è esonerato dal fare la
> >guerra, ma la guerra si fa lo stesso.
> 
> Al di là del problema dei mercenari professionalizzati, a me non
> risulta che nessun obiettore di coscienza al servizio militare sia
> esentato dal fare la guerra. In caso di mobilitazione generale anche
> gli OdC potrebbero essere chiamati a svolgere servizi non militari, la
> vecchia legge parlava della possibilità di essere impiegati per
> incarichi "pericolosi" (quasi che gli ObC fossero degli imboscati).
> 
> Purtroppo questo mito dell'ObC come "imboscato" mi sembra che continui
> a resistere (sgarbi di Sgarbi a parte!).
> 
> Trattandosi di una Obiezione di COSCIENZA, penso tu condivida che la
> modalità di comportarsi possa essere lasciata alla Coscienza di
> ciascuno  ... banalmente, e sottolineo banalmente, potrei dire che
> rifiuterei di distruggere ponti ma accetterei di ricostruire ospedali.
> 
> 
> >Anzi, ora si fa con mercenari molto più professionalizzati.
> 
> Al di là della propaganda, mi sembra che tutti 'sti mercenari in
> Italia non si trovano, e penso che dopo 'sta guerra se ne troveranno
> ancora di meno! Non so se sia una conquista o meno, perchè ci
> troveremo un esercito, ed una polizia, sempre più fascitizzata! Anche
> di donne, dopo le sgallettate della prima ora (avete visto le
> interviste quando si parlava di partenza per la guerra ... penose ...
> noi dobbiamo partire perché abbiamo "firmato" ... quando mio nonno
> partì come volontario per la Grande Guerra almeno ci credeva ... poi
> ha cambiato idea) non se ne trovano più molte. All'inizio della guerra
> cercavano di usare la cosa come pubblicità, poi si vede che i
> responsabili del marketing dell'esercito si sono accorti che era
> peggio e hanno lasciato stare ...
> 
> ... anche lo SM britannico a dovuto stoppare il governo, dicendogli
> che non avevano uomini!
> 
> >Ma davvero un obiettore "di coscienza"
> >è contento che qualche altro infelice vada ad uccidere o a farsi
> >uccidere in sua vece?
> 
> Ma davvero uno che vota Rifondazione Comunista è contento che
> Berlusconi vada a governare? Ma davvero uno che vive in Italia, e ha
> luce elettrica, libera stampa, democrazia, cibo, acqua, scuola
> pubblica, servizio sanitario pubblico, etc. etc. è contento che
> miliardi di uomini vivono senza tutto questo? Ma davvero uno che vive
> in Europa, senza pena di morte, è contento che altri vivano in America
> o in Cina dove c'è la pena di morte?
> 
> L'Obiezione di Coscienza, come qualsiasi azione nonviolenta, non serve
> a mettersi a posto con la coscienza, quanto a mettere in discussione
> la coscienza degli altri.
> 
> Se permetti una mia considerazione finale
> Ma davvero uno è contento che la CNN dedichi 20 secondi al discorso di
> Natale del Papa e 5 minuti al Natale dei Marines, che hanno ancora le
> mani sporche di sangue ?
> 
> 
> 
> Pace&benE da Pietro
> 
> "Glory to God in the highest, and on earth peace to men on whom his
> favor rests"
> 
> 


"Non temo le parole dei violenti,
mi preoccupa molto il silenzio degli onesti" (M.L.King)