scusa, ma cosa diavolo c'entrano le <sedi centrali> dei
musulmani in Italia?
Intanto i musulmani non hanno sedi centrali perché non sono una
chiesa.
E poi cosa c'entrano i musulmani d'Italia, o i musulmani in
generale, con le cattiverie di un povero scemo?
Pressappoco come se i turchi se la prendessero col papa perché due
marines imbecilli hanno fatto pipì su un cadavere.
Gradirei un poco di rispetto per il concetto di <musulmani>,
grazie.
Il 03/01/2013 18.31, Borghi Franco ha scritto:
Io stento ancora a credere alla
storia del chierico raccontata da Maria Di Rienzo. SE vera,
dovremmo reagire tutti con coraggio e determinazione facendom
opportune azioni dimostrative presso le nostre autorità e
presso le sedi centrali dei musulmani in Italia.
Tuttavia è anche opportuno
ricordare che anche i nostri soldati nelle guerre passate in
Europa e in Africa hanno stuprato a volontà. Lo stesso fanno
gli altri soldati di quaLSIAsi paese.
Franco
-----------------------------------------------------
BORGHI Franco
Via Frescobaldi 13 - 44042 CENTO (FE)
Tel. 051.6836715- Fax 051.18895462
Cell. no 348.3802633
Reply to: xenos at iii.it
- farabir at iii.it
----- Original Message -----
Sent: Thursday, January 03,
2013 5:32 PM
Subject: RE: [pace] Re:
[pace] Un nome da ricordare « Lunanuvola's Blog
Provo solo ribrezzo, ma che ribrezzo!
Paolo Bertagnolli
Date: Thu, 3 Jan 2013 12:30:07 +0100
From: nicam6 at gmail.com
To: pace at peacelink.it
Subject: [pace] Re: [pace] Un nome da ricordare «
Lunanuvola's Blog
Maria G, Di Rienzo è una persona serissima che si documenta
con attenzione e quindi questa purtroppo non è una bufala,
ma la squallida realtà di queste persone che hanno
l'appoggio del mondo per salvare la Siria... Queste notizie
vengono tenute nascoste, d'altronde ogni esercito ha sempre
avuto a disposizione donne usate per lo sfogo sessuale dei
soldati, la vita di molte donne è stata segnata dal
passaggio di eserciti occupanti, liberatori e via andare,
Bisogna cominciare a scandalizzarsi, sempre, a diffondere
tutti i fatti ed a criticarli, Il bell'articolo di Vandana
Shiva "dove tutto ha un prezzo e nulla ha valore" sullo
stesso blog fa una attenta analisi della interconnesioni tra
eventi che portano alla attuale situazione di violenza
contro le donne.
Il giorno 03 gennaio 2013 11:02,
tiziano cardosi <tiziano.cardosi at gmail.com>
ha scritto:
ditemi che è una bufala, per favore!
************
http://lunanuvola.wordpress.com/2013/01/03/un-nome-da-ricordare/
Un nome
da ricordare: Muhammed al-Arifi. Prestigioso
chierico saudita, propugnatore della violenza
contro le donne già in passato, bandito qualche
settimana fa dall’entrare in Svizzera dove
partecipava al Consiglio centrale islamico, ha
ora emanato una fatwa (ordinanza
religiosa) in cui chiama allo stupro di gruppo
per le ragazzine e le donne siriane.
E’ un
uomo pio che pensa al benessere dei suoi
confratelli, il chierico. L’ordinanza esprime
infatti la preoccupazione che i “guerrieri
dell’Islam” che stanno combattendo in Siria
possano perdere nerbo per la mancanza di piacere
sessuale. Il decreto di Muhammed al-Arifi
istituisce quindi i “matrimoni per coito”
(letterale) che dureranno qualche ora, di modo
che (sempre letterale): “ogni combattente possa
avere il suo turno”. La fatwa specifica che a
tale scopo possono essere usate ragazze maggiori di
14 anni e donne che siano vedove o
divorziate.
L’Arabia
Saudita e il Qatar stanno finanziando da almeno
da otto mesi i loro “rivoluzionari” in Siria; in
particolare, i sauditi hanno mandato anche armi
contraeree come missili e similia. Ora possono
aggiungere un primato al loro orgoglio islamico
e nazionale: è la prima volta nella storia
moderna che si chiama pubblicamente ed
esplicitamente allo stupro come arma da
guerra. I miei sentiti complimenti come donna e
infedele, anche se penso provengano davvero da
troppo in basso perché uomini santi come voi
possano apprezzarli. Maria G. Di Rienzo
--
Nicoletta Crocella
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