Re: [pace] Crisi di Gaza per distrarre da accelerazione in Siria ?



Non vorrei sembrare strabica, ma a me sembra che bisogna guardare con estrema attenzione sia a Gaza che alla Siria, la nostra attenzione sulla Siria permette al nostro governo di dichiararsi amico e sostenitore di Israele,  l'informazione di parte sottolinea in modo grottesco la paura degli Israelinai per il lancio dei missili da Gaza, e solo in un secondo tempo, e con molte esitazioni, racconta delle tragedie che stanno avvenendo a Gaza. A Gaza è guerra di aggressione, sono bombardamenti indiscriminati (ma come è possibile discriminare bombardando?) muoiono bambini che stavano giocando nel campetto sotto casa, intere famiglie strette intorno ad un fuoco per riscaldarsi, dato che mancano altre forme di energia. I crimini quotidiani di Gaza servono a distrarci dalla Siria? Come non vedere che Gaza è un passo verso la devastazione di tutto il mediooriente? Come non vedere che i cialtroni che ci governano riescono soltanto a balbettare, a nostro beneficio, che invitano Israele alla moderazione? Alla moderazione? che signifia? sparate un po' meno, uccidete più piano? Lasciate che siamo noi a lavorarci la Siria, intanto andate avanti a distruggere Gaza, senza troppo rumore?
Ho letto una affermazione del figlio di Ariel Sharon, (buon sangue non mente!) che ha dichiarato che Gaza va distrutta,non esistono innocenti a Gaza, anche solo perchè hanno scelto di vivere lì...  altri affermano di voler riportare Gaza al Medioevo, inteso come perdita di risorse, uccisione dei commerci, mancanza dei generi di prima necessità, come garze e fili di sutura! Non possiamo distrarci da Gaza, non indignarci per quanto viene fatto alla popolazione, guardare le fotografie terribili dei bambini morti, alzare alta la voce per fermare questa violenza assurda con ogni mezzo a nostra disposizione, compreso accuse pubbliche di connivenza per i nostri governanti ed i rappresentanti di molti partiti! Il bagno di sangue di Gaza è altrettanto grave, e preparatorio di quello della Siria, che aprirà la strada al tentativo di attaccare l'Iran, cioè alla guerra mondiale combattuta vicino a casa nostra!
Stanno testando sui palestinesi di Gaza armi che in realtà sono proibite, ci sono ancora una volta bambini con bruciature su tutto il corpo, feriti con fori di entrata molto piccoli e con lesioni interne gravisisme, e gli ospedali non riescono a curare tutti...
Un articolo di Noam Chomsky accusa proprio i giornalisti ed i rappresentanti dei media di non dire la verità, ma di sostenere la tesi degli attaccanti che la reazione israeliana sarebbe dovuta al lancio di missili, senza dire che il lancio è avvenuto dopo gli ennesimi assassinii più o meno mirati e dopo che persino un giovane disabile che si stava avvicinando alla barriera è stato ferito ed ucciso, ed ai soccorritori è stato impedito di ragigungerlo e tentare di salvarlo per oltre sei ore. I medici sospettano che la morte sia avvenuta anche per il ritardo nei soccorsi... Ma già, i colpevoli sono i razzi su Israele! A questo indirizzo il testo dell'articolo: http://www.osservatorioiraq.it/speciale-gaza-il-jaccuse-di-chomsky-alla-stampa
È necessario che almeno noi restiamo strabici, guardiamo in entrambe le direzioni, e non ci lasciamo distrarre da una tragedia per occuparci di un'altra tragedia, perchè rimbalzando la nostra attenzione cercano proprio di toglierci voce. Ci tocca gridare per due! Denunciare Terzi, che essendo stato ambasciatore in Israele evidentemente coltiva le sue amicizie anche ora, e chiederne le dimissioni, denunciare il sionismo bellicoso imperante, per cui Israele ha sempre diritto di difendersi, al massimo non deve esagerare! E per cui i ribelli siriani sono i nuovi santi che vanno sostenuti ed armati con la nostra benedizione, e se poi sono infiltrati da alkeida fanno anche loro il nostro gioco: meglio fondamentalismi tribali in lotta tra loro, intere nazioni distrutte che un popolo forte determinato, che possa decidere del suo futuro! Se non vogliamo essere complici dobbiamo delegititmare questi governi, i nostri, in Italia ed in Europa, che si inchinano al più forte, violano la costituzione, trasformano i paesi in mercati in cui il popolo non è più sovrano, ma deve divenire suddito obbediente delle compatibilità di una economia in sfacelo, a cui fanno gioco le commesse di armi e le guerre per sostenere la produzione e continuare imperterriti a devastare il territorio.
Nicoletta

Il giorno 19 novembre 2012 16:40, marco palombo <elbano9 at yahoo.it> ha scritto:
Un ipotesi simile e' nell' articolo di fondo di oggi del Messaggero.
 
 
Approfittando dell' interesse generale concentrato su Gaza oggi sono uscite notizie gravi sulla Siria che per ora sono passate quasi completamente inosservate:
 
L' Italia avrebbe riconosciuto la Coalizione nazionale Siriana come legittima rappresentante del popolo siriano. Così avrebbe detto Monti ma credo che su questo debba pronunciarsi il Parlamento.
 
Nel frattempo invece alcune grosse brigate islamiche che controllano territori nel Nord della Siria attorno ad Aleppo hanno detto di non riconoscere alcun coordinamento, neppure la neonata Coalizione, se non propongono uno stato islamico.
 
Tutto questo si puo' trovare con difficoltà ricercando con google, e' riportato solo da brevissime notizie di agenzie di stampa.
 
Dobbiamo fare il possibile perchè queste notizie escano, ma teniamo di conto che la crisi di Gaza nasconde la Siria e potrebbero approfittare per fare passi che in un altro momento sarebbero più visibili e contestabili.
 
Sul Messaggero di oggi l' articolo di fondo spiegava che la crisi di Gaza poteva essere provocata volontariamente per fare in Siria alcuni passaggi. Ma forse il giornalista ha sbagliato la direzione di questi passaggi, che non vanno verso un disimpegno dalla guerra civile, come ipotizza l' autore dell' articolo di fondo, ma vanno verso una accelerazione veloce della guerra civile.

--- Lun 19/11/12, filidimemoria at libero.it <filidimemoria at libero.it> ha scritto:

Da: filidimemoria at libero.it <filidimemoria at libero.it>
Oggetto: R: Su proposta urgente
A: elbano9 at yahoo.it
Data: Lunedì 19 novembre 2012, 09:08


Ciao Marco, consegno anche a te( ieri sera l ho comunicato direttamente a correggia) la mia adesione . È simbolica xke si Sto arrivando! Chi abbiamo di fronte. Cannibali democratici. Ma l unica cosa che possiamo fare é dire il nostro" nome", diverso dal loro, in nome del quale hanno disegnato un mondo di inganni e propagande peggio di hitler stesso. Tutti " alleati" in un' orgia di menzogne e morte.Un caro saluto. Rosanna Pappalepore ( ró) - Milano

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Il 19/11/2012, marco palombo ha scritto:



I ministri degli esteri dell' Unione Europea discutono oggi di Gaza e parleranno anche di Siria.  Non dovrebbero pronunciarsi oggi sulla revisione dell' embargo per le armi alla Coalizione Siriana.
 
Ricordo però che la Francia si è pronunciata a favore di questa scelta (togliere l' embargo) suggerendo di farlo definendo alcune armi "difensive".
 
Togliere l' embargo non e' indispensabile, anche in Libia la fornitura di armi ai "ribelli" non era permessa e addirittura la NATO bombardava le città per aprire loro la strada.
 
Catastrofica sarebbe invece l' istaurazione di no fly zone anche per piccole porzioni di territori cosiddetti "liberati". Difficilmente in questo caso sarebbe evitato un conflitto tremendo.
 
Per oggi credo sia inutile mandare messaggi al ministero ma nell' immediato futuro campagne di pressione, anche sulla o contro la Francia, oltre che giuste potrebbero infastidire i disegni bellicosi.
 
Io avevo scritto un piccolo testo. Credo che possa essere una traccia per l' immediato futuro, non per l' italiano usato ma per il ragionamento.
 
Ecco il testo
 

No alla fornitura di armi alla Coalizione Nazionale Siriana, SI al dialogo e al negoziato

 

La Coalizione Nazionale Siriana, che unisce gruppi di opposizione all’ attuale governo della Siria, si è costituita domenica 11 novembre firmando un accordo contenente alcuni punti fondamentali.

Tra questi c’è l’ impegno dei sottoscrittori a non dialogare e a non aprire alcun negoziato con lo stato siriano. E’ evidente quindi il proposito di combattere con le armi l’esercito governativo ad oltranza, fino alla sconfitta di quest’ ultimo.

Per questo motivo ritengo che:

-Fornire armi a questa Coalizione vuol dire contribuire ad una guerra che potrà essere lunga, sanguinosa e distruttiva per questo paese.

-Definire difensive queste armi sarebbe un’ ipocrisia scoperta essendo dichiarato che questo conflitto ha come scopo la sconfitta dell’ esercito siriano ed é quindi una guerra offensiva.

-Istituire alcune no fly zone in territori cosiddetti liberati sarebbe inoltre solo un pretesto per aiutare le attività bellicose e offensive dell’ Esercito Libero Siriano che non sembra avere le forze, senza aiuto di paesi stranieri, per sconfiggere militarmente lo stato siriano.

Esprimo quindi la mia contrarietà

-all’ adesione del governo italiano a scelte che contengano i propositi illustrati precedentemente

E chiedo invece l’ impegno dell’ Italia

-per l’apertura immediata di un negoziato senza precondizioni  tra le parti coinvolte in questo sanguinoso conflitto, allo scopo di trovare una soluzione politica e pacifica all’ attuale crisi.

 
 
 
 
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Nicoletta Crocella